"Sì stata 'o primmo ammore, e 'o primmo e ll'urdemo sarraje pe' me"

485 19 13
                                    

Venerdì 01 luglio 2016, Firenze

<<Stanotte non mi ha fatto chiudere occhio la tua principessa..>> sbuffò Sofia.

<<Perché? Che è successo?>> chiese Ignazio preoccupato.

<<Forse è emozionata anche lei, non lo so.. Ma dava dei piccoli calci che se non fosse femmina direi che ha il futuro assicurato come calciatore.>>

<<Uffa, ma perché quando ci sono io non lo fa mai?>> chiese lui triste. <<In tutti questi mesi non l'ho mai sentita muoversi!>>

<<Vedrai che quando meno te lo aspetti la sentirai.. E sarà una sensazione bellissima!>> rispose accarezzandogli la guancia per poi lasciargli un veloce bacio sulle labbra. <<Adesso vai a prepararti però, che è già tardi!>> Lui sbuffò un po', accoccolandosi di nuovo su Sofia, che però dopo un paio di tentativi lo convinse ad alzarsi.

Quando si fu chiuso in bagno, anche Sofia decise di alzarsi; voleva tirare fuori il vestito che avrebbe indossato quella sera. Lo aveva scelto qualche settimana prima insieme ad Ignazio, che lo aveva visto durante una delle loro passeggiate serali in una vetrina del centro di Bologna: nero con il corpetto tutto decorato e una gonna che arrivava poco sopra il ginocchio. E nonostante la pancia, era perfetto perché la mimetizzava al meglio.

Aprì l'armadio ma non lo trovò. Rimase per un attimo ferma davanti tutti i vestiti a pensare. "Però non ricordo di averlo tirato fuori.." Prese allora il trolley, ma questo era vuoto.. E fu a quel punto che le venne un dubbio atroce. "No! Non posso averlo lasciato a casa! No!" si disse in preda al panico.

Guardò di nuovo nell'armadio, ma del vestito nessuna traccia. Si avvicinò quindi alla porta del bagno. <<Ignà?>> chiese bussando. La porta era aperta, quindi decise di entrare. Lo chiamò di nuovo, ma lui stava beatamente cantando, quindi non la sentì.

Quando batté con il pugno sul vetro della cabina doccia, era nel bel mezzo di un acuto che, spaventandosi, steccò alla grande. <<Ignà!>>

<<Che minchia..?>> urlò spaventato. <<Sofi, che c'è?>>

<<Scusami.. Hai visto il mio vestito, quello per stasera?>>

<<No che non l'ho visto! Non sta nell'armadio?>>

<<Se te lo domando evidentemente no, che dici?>> rispose triste.

Lo sentì chiudere l'acqua e uscire dalla doccia completamente bagnato; si avvolse nell'accappatoio e la guardò. <<Perché sta faccetta?>> le chiese.

<<Perché non ho il vestito per stasera..>> rispose a testa bassa. <<Devo andare a comprarne un altro, ma Giorgia arriverà solo oggi pomeriggio e ho paura di non fare in tempo..>>

Lui non la fece finire. <<E che problema c'è?>> disse guardandola dal riflesso dello specchio. <<Se non c'è una sorella ce n'è un'altra..>> continuò lasciando la frase a metà.

<<Nina!>> Ignazio annuì. <<Ma dici che le va di accompagnarmi?>>

<<Lei non vede l'ora!>> rispose sorridendo.

Sofia tornò quindi in camera e chiamò Nina, chiedendole di raggiungerla appena possibile. Quando chiuse la chiamata Ignazio rientrò in stanza; aveva tolto l'accappatoio e fatto la barba, e indossava solo i boxer. <<Ma come hai fatto a dimenticare il vestito a casa?>> le chiese avvicinandosi all'armadio, iniziando a frugare fra i vestiti alla ricerca di qualcosa di comodo da mettere per le prove mattutine.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora