Mercoledì 22 ottobre 2014, Roma
<<Giò? Buongiorno!>>
<<Sofi! Buongiorno a te, come stai?>>
<<Benino.. Ma dove sei?>> chiese lei sentendo un gran vociare dall'altra parte del telefono.
<<Sono in facoltà con Francesco.. Oggi c'era una lezione di psicologia e ne ho approfittato..>> rispose Giorgia.
<<Oh.. Hai fatto bene allora!>> Sofia si era resa conto che lei e Francesco andavano molto d'accordo, e ultimamente passava molto più tempo con lui che con Piero. <<Senti, volevo dirti che probabilmente verso la fine della settimana vengo su..>>
<<Torni da Ignazio? Oh Sofi non puoi capire come..>>
Lei non la fece finire di parlare. <<Ho detto che vengo a Bologna, non ho detto che torno da Ignazio!>> rispose lei, anche se in fondo la sorella aveva detto la verità. Ma non voleva che lui lo sapesse. Voleva solo tornare in quella città, e una volta lì sarebbe stato il cuore a decidere.
<<Ok, va bene>> rispose Giorgia. Ci fu una pausa. <<So che vuoi chiedermelo Sofi..>>
Lei sospirò. <<Come sta? Lo hai visto?>>
Sentì le voci farsi sempre più lontane, e pensò che si fosse allontanata un po' dal gruppo. <<L'ho visto poche volte a dire il vero.. Ultimamente passano molto tempo in sala registrazione, ma quelle poche volte che l'ho visto ho notato che non è più quello di prima..>>
Sofia si allarmò. <<Che significa che non è più quello di prima?>> chiese ripetendo le sue parole.
<<Non lo so, non sorride più spesso e non partecipa alle uscite con gli altri..>> Fece una pausa sperando in una risposta della sorella. <<E poi mi chiede sempre di te e di come stai..>>
Una lacrima le scese involontaria lungo la guancia. <<Sofi? Sofi ci sei?>> chiese Giorgia non ricevendo risposta. Lei si asciugò il viso e tirò su con il naso. <<Sì sì, ci sono. Senti, ora devo andare.. Ti faccio sapere quando vengo.>> Chiuse il telefono e rimase a fissare lo schermo. Aver saputo quelle cose dalla sorella le aveva fatto capire quale fosse la cosa giusta da fare.. Aprì Whatsapp e gli scrisse un messaggio.
"Ciao Igna, come stai? Spero che questo mio messaggio non ti dia fastidio visto e considerato che non ho mai risposto ai tuoi di messaggi.. Giorgia mi ha detto che ti ha visto un po' giù di tono, che non sorridi più. Ti ricordi cosa c'è scritto sulla foto che ti ho regalato per il compleanno? E ti ricordi anche la promessa che mi hai fatto? Ecco, non deludermi. Continua sempre a sorridere, nonostante tutto. Mi manchi, e ti amo."
Poggiò il telefono sulla scrivania e si sdraiò sul letto. Quella mattina aveva un fortissimo mal di testa, a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti.. La gatta entrò in stanza e, dopo averle odorato il viso facendole il solletico con i baffi, si accoccolò vicino a lei e si addormentò. Ma in quel momento il suo telefono vibrò.
"E' impossibile sorridere se tu non sei qui con me.. Mi manchi anche tu cucciola mia!"
Di nuovo, una lacrima le rigò il volto. In quel momento prese una decisione, quella finale stavolta. Aprì internet e prenotò un biglietto per Bologna per venerdì stesso.
Venerdì 24 ottobre 2014, Roma-Bologna
"Ho preso adesso il treno, arrivo a Bologna alle 13:30"
STAI LEGGENDO
Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||
Fiksi Penggemar2/3 DELLA TRILOGIA DI IGNAZIO E SOFIA L'amore trionfa sempre, è vero. Ma è proprio nel momento in cui due persone iniziano ad amarsi davvero che nascono i primi problemi, le incomprensioni, le litigate... Ignazio e Sofia sono tornati, più innamorati...