Dove sei? Mi lasci così? Solo qui, pensieri che tormentano

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La mattina successiva Sofia si svegliò di colpo.. Aveva fatto un brutto sogno. D'istinto si girò dall'altra parte del letto e allungò la mano, cercando quella di Ignazio. Ma quando vide la sorella, in un baleno ricordò tutto quello che era successo la sera precedente, e fu come svegliarsi nel bel mezzo di una tempesta. Fu pervasa da un senso di tristezza, solitudine e rassegnazione. Si alzò senza far rumore e andò in bagno; quando tornò Giorgia si era svegliata. <<Sofi come stai?>>

Lei abbassò gli occhi. <<Male. Mi sento sola, triste, delusa, arrabbiata, ho una confusione nella testa tale che non capisco nulla.. Non sto bene per niente.>>

<<Posso solo immaginare come ti senti..>> le rispose mettendole una mano sulla spalla.

<<No, non credo. E' una sensazione difficile da immaginare.. E' come se tutto intorno a te si fosse fermato, come se stessi facendo un incubo dal quale cerchi in tutti i modi di svegliarti ma non ci riesci..>> disse mentre una lacrima le rigava il volto.

Giorgia abbassò lo sguardo, non sapeva proprio cosa dirgli. <<Senti, andiamo a fare colazione? Qui sotto c'è una pasticceria che fa dei cornetti buonissimi, sono sicura che..>>

Sofia non la fece finire. <<No, non voglio niente. Ho una nausea tale che penso che se mandassi giù una sola briciola darei fuori anche l'anima. Tu vai se vuoi, io resto qui..>> le rispose stendendosi di nuovo sul letto.

<<Ma non puoi rimanere nel letto tutto il giorno Sofi! Devi reagire!>>

La sorella la guardò contrariata. <<Reagire Giò? Reagire?>> disse arrabbiata, alzando la voce. <<Mi dici come faccio? Ho appena scoperto che la ex del mio fidanzato aspetta un bambino da lui! E lui non sa cosa deve fare, non sa cosa vuole! Come faccio a reagire, me lo spieghi?!>> Mentre parlava, aveva iniziato a piangere.

A quel punto, la porta della camera si spalancò ed entrò Piero, attirato dalle urla. <<Che sta succedendo?>> chiese allarmato.

Giorgia si alzò e gli andò incontro. <<Niente niente, non ti preoccupare>> disse trascinandolo fuori. Sofia si girò dall'altra parte e rimase fissa a guardare fuori dalla finestra, senza dire nient'altro. Una volta chiusa la porta, mentre andavano in cucina, Piero le chiese: <<Che è successo Giò?>>

<<Sta male Piè. Sta male e non riesce ad accettare la cosa. Adesso però vai a preparare il caffè che dobbiamo andare da Ignazio. Io intanto mi preparo.>>

<<Sei sicura che vuoi lasciare tua sorella qui da sola?>> le chiese.

<<Tranquillo, con lei non ho problemi. A quanto ho capito non ha intenzione di alzarsi dal letto. Ora sono preoccupata per Ignazio, e dobbiamo pensare a lui.>> Piero la guardò e l'abbracciò forte. <<Che è successo?>> gli chiese.

<<Niente. E' che non mi aspettavo dicessi una cosa del genere..>>

<<Cosa? Che sono preoccupata per Ignazio?>> Lui annuì. <<Certo che lo sono! Sarà anche tuo amico, ma in primis è il fidanzato di mia sorella, e non voglio che gli succeda niente!>> Fece una pausa. <<E poi ti avevo promesso che ti avrei accompagnato, quindi andiamo!>> Piero andò in cucina a preparare il caffè mentre Giorgia si chiuse in bagno. Dopo una mezz'ora uscirono di casa e si diressero verso quella di Ignazio.

Appena arrivati, Piero si fiondò davanti la porta e provò a bussare, ma da dentro non si sentiva un rumore. Guardarono verso il piano superiore: le serrande erano abbassate e le finestre chiuse. <<E se stesse ancora dormendo?>> disse Giorgia.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora