Voglio essere importante per te e non per la gente

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<<Ignà..>> Sofia cercò di svegliarlo in tutti i modi, ma senza esito. Quella mattina avevano registrato una parte dello speciale; quando era tornato in albergo si era buttato sul letto stanco e si erano addormentati abbracciati stretti stretti come sempre. <<Amore..>> lo richiamò di nuovo sfiorandogli il naso con le labbra.

<<Mmm?>> mugugnò lui. <<Ancora cinque minuti dai!>> disse girandosi dall'altra parte.

Sofia rise. <<Ignà!>> lo richiamò a voce più alta.

<<Chi? Che?>> disse voltandosi di scatto. <<Sofi! Che c'è?>> Sbuffò e si buttò di nuovo con la testa sul cuscino.

<<Amore.. Svegliati dai!>> continuò accarezzandogli i capelli. <<Abbiamo dormito quattro ore!>>

<<Ma io ho sonno!>> si lamentò, proprio come fanno i bambini che non vogliono svegliarsi la mattina per andare a scuola. <<E odio il fuso orario!>>

<<E io invece ho fame!>> rispose lei. <<Gian ha mandato un messaggio per sapere che fine avessimo fatto!>>

<<Uffa! Lui sempre iperattivo è!>> Si girò verso Sofia e la guardò. <<Ciao principessa.>> Sfoderò uno dei suoi meravigliosi sorrisi e le accarezzò la guancia. <<Hai fame?>>

<<Sì! Qui c'è qualcuno che borbotta!>> rispose prendendo la sua mano e mettendogliela sulla pancia. <<La senti?>> disse guardandolo. <<Eh lo so, è colpa del tuo papà! Diglielo anche tu che deve portarci a mangiare!>>

Ignazio si mise a ridere e la attirò a sé. <<Cosa volete mangiare? Ogni vostro desiderio è un ordine, mie piccole principesse!>>

<<Allora..>> disse Sofia pensierosa. <<Ho voglia di un bel piatto di pasta. So che a New York non la faranno mai buona come in Italia, però..>>

<<E invece ti sorprenderò>> rispose dandole un bacio. <<Conosco un posticino che è la fine del mondo!>> Rimase a guardarla mentre gli sorrideva, scuotendo la testa. <<Cosa? Ora che ho fatto?>> chiese incredulo.

<<Niente, niente..>> rispose lei. <<Stavo solo pensando a quanto sono fortunata ad averti vicino.>>

Ignazio la strinse ancora più forte. <<Cucciola mia..>> le sussurrò.

Lei gli nascose il viso nell'incavo del collo e gli lasciò un bacio. <<Sofi!>> la ammonì lui. <<Lo sai che non devi stuzzicarmi così..>> disse con un filo di voce. Sofia si allontanò ridendo e lo guardò; gli passò una mano fra i capelli e disse: <<Ti amo Ignà, non te lo dimenticare mai!>>

Lui in tutta risposta avvicinò le labbra alle sue e le diede un dolce bacio. <<Impossibile, non potrei mai!>> Lei sorrise e lo baciò di nuovo.

In quel momento squillò il telefono. Lo prese in mano e rispose. <<Pronto?>>

<<Ignà! Ma dove cavolo siete? Vi stiamo aspettando da venti minuti!>> disse Gianluca dall'altra parte.

<<Gianlù stai calmo!>> rispose lui sbuffando. <<Stiamo arrivando. Dateci dieci minuti e scendiamo.>>

<<Va bene, ma sbrigatevi! Abbiamo tutti fame qui!>>

<<Sì sì. A fra poco.>> Poggiò il telefono sul comodino e rimase a guardare Sofia, che nel frattempo si era già alzata e si stava vestendo. Non aveva un corpo perfetto, ma le forme lo rendevano comunque armonioso. I fianchi erano un tantino più morbidi del normale, e già si notava un piccolo accenno di pancia. Si alzò quindi piano piano e le si avvicinò.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora