Questo silenzio dentro me

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Martedì 7 ottobre 2014, Bologna

Quella mattina, Sofia si svegliò tardi; erano già le 9 quando aprì gli occhi. Ma non aveva molta voglia di alzarsi.. Sapete quelle mattine in cui vi svegliate e avete una strana sensazione, che qualcosa andrà storto? Ecco, Sofia si sentiva proprio così. Anche il tempo fuori non aiutava: era nuvoloso e faceva freddo. Si girò e rigirò nel letto, finché non notò il bigliettino sul cuscino di Ignazio. Lo prese in mano e lo lesse.

"Buongiorno principessa. Stamattina avevo appuntamento in sala registrazione molto presto, e ho preferito non svegliarti.. Anche perché dormivi profondamente e non mi hai neanche sentito quando ti ho dato un bacio prima di andare via. Io torno nel tardo pomeriggio, aspettami per cena. Ti amo, Igna."

Un po' quel suo messaggio le fece tornare il sorriso, ma comunque quella strana sensazione non la abbandonò. Si allungò verso Franz che stava dormendo in fondo a letto dalla parte del suo padrone, e accarezzandolo gli disse: <<E ora che facciamo io e te?>> Lui alzò il muso e sbadigliò. <<Ho capito va! Andiamo a fare colazione! Caffè anche per te piccolo Franz!>> disse Sofia alzandosi dal letto.

Scese giù in cucina e preparò la caffettiera; mentre aspettava che il caffè uscisse, chiamò la sorella. <<Pronto?>> le rispose ancora mezza insonnolita.

<<Buongiorno sis. Come stai?>>

<<Bene. Mi sono svegliata da poco.. Devo ancora prendere il caffè.>>

<<E si sente!>> le rispose ridendo. <<Ma dove sei?>>

<<A casa di Francesco. Piero è uscito presto stamattina.. Oggi mi porta in facoltà con lui, che stamattina ha lezione. E mi intrufolo anche io..>>

<<Ottimo, così almeno vedi bene con i tuoi occhi e ti rendi conto dell'ambiente.. Senti, sai fino a che ora ha lezione? Perché più tardi devo far uscire Franz, e se vi andava potevamo vederci e fare una passeggiata insieme.>>

<<Per me va bene. Ora che esce dal bagno glielo chiedo e ti faccio sapere.>>

<<Ok! Allora ci sentiamo più tardi! Ti voglio bene!>>

<<Anche io.>> Chiuse la chiamata e versò il caffè nella tazzina. Non aveva molta fame, quindi prese un biscotto da una busta lasciata lì sulla credenza da Ignazio la mattina e si andò a sedere sul divano, con lo sguardo rivolto alla finestra. Regnava il silenzio, non si sentiva volare una mosca. E con il silenzio, i suoi pensieri si fecero più rumorosi: si sentiva tremendamente sola in quella casa così grande. Tutto sembrava fermo, quasi fuori dal tempo.. Quando stava con lui il mondo sembrava più bello e colorato, ma quando lui non c'era le cose perdevano il loro colore, e lei si sentiva sola e indifesa. Capì che non era ancora pronta per la convivenza.. Se le mancava adesso che era a pochi chilometri da casa, cosa sarebbe successo quando invece sarebbe stato dall'altra parte del mondo?

Come se avesse sentito i suoi pensieri, Franz le si avvicinò mugolando e le si accoccolò sulle gambe: l'amore degli animali è senza confini, si rendono conto in un attimo se qualcosa non va, e lui aveva capito che in quel momento Sofia aveva bisogno di compagnia. Rimase per un po' ad accarezzarlo, finché non decise di alzarsi e dare una sistemata. Salì su in camera da letto e, dopo aver messo in ordine le coperte e raccolto un po' di vestiti sparsi in giro, andò a farsi una doccia per rilassarsi.

Sempre con Franz al seguito, tornò in cucina e controllò il cellulare; sua sorella le aveva scritto che Francesco aveva lezione fino alle 15, e decisero quindi di vedersi al parco della Montagnola intorno alle 16. Siccome era da poco passato mezzogiorno, per ingannare il tempo decise di mettersi ai fornelli; la fruttiera al centro del tavolo era stracolma di mele, perché non farci una bella torta? Per lei era un modo per non pensare a niente e rilassarsi, quindi prese tutto il necessario e iniziò ad impastare.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora