Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi

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Venerdì 17 ottobre 2014, Roma

Una volta tornata a casa Sofia si chiuse in sé stessa; non aveva voglia di fare niente, ci aveva messo due giorni per sistemare la valigia, e c'era ancora una lavatrice piena di panni da fare. Non ne aveva voglia, passava le giornate chiusa nella sua camera, con le cuffie nelle orecchie, guardando le foto che aveva fatto con Ignazio a Taormina, Marsala, e Bologna.. E le mancava tantissimo.

Suo padre cercava ogni giorno di instaurare una conversazione con lei, chiedendole cosa fosse successo, ma ogni volta lo liquidava con un semplice "Non mi va di parlarne". Non poteva raccontargli quello che era successo, a dire il vero non lo aveva raccontato a nessuno, neanche a Federica.. Ripensarci la faceva stare male, e non voleva rischiare di scoppiare a piangere davanti suo padre. Quindi se ne stava in silenzio in camera sua, e usciva solo per preparare il pranzo e la cena.

Una mattina, dopo essersi fatta una doccia, sentì suonare il campanello. Non aspettava nessuno; sua sorella era rimasta a Bologna e suo padre era al lavoro, e non sarebbe rientrato prima dell'ora di pranzo. Neanche il tempo di aprire la porta che Federica iniziò ad urlare. <<Si può sapere perché non mi rispondi al telefono?!>>

Sofia si mise le mani sulle tempie. <<Fè ti prego non urlare che mi scoppia la testa!>>

<<E invece io urlo e come! Non mi hai detto che sei tornata a Roma, non rispondi alle mie chiamate.. Che cavolo è successo? Perché sei rientrata prima del previsto?>> Si rese conto che la sua amica teneva lo sguardo basso e non le rispondeva. <<Sofi per favore mi dici cosa è successo?>>

Lei non riuscì a parlare; la abbracciò e scoppiò a piangere. <<Ti prego non fare così! Vieni, andiamo a farci un caffè così mi racconti tutto>> disse Federica portandola in cucina. Prese la caffettiera e iniziò a riempirla, mentre Sofia si sedette su una sedia. <<Allora, con calma adesso mi dici cosa è successo e perché sei rientrata prima. Ci siamo sentite il giorno del suo compleanno ed eri felicissima!>>

<<Ed è vero, è stata una giornata indimenticabile. Mi ha portata a cena in un albergo del centro molto lussuoso ed è stata una serata molto romantica, di quelle che piacciono a me.>> Federica annuì, sapeva quanto Sofia amasse le cose romantiche. <<E poi mi ha regalato questo..>> concluse toccandosi nervosamente l'anello.

<<E allora? Sofi, non ti capisco davvero. Cosa è successo?>> chiese Federica, sempre più confusa.

<<Qualche giorno dopo ha scoperto che la sua ex è incinta..>> rispose lasciando la frase a metà e abbassando gli occhi.

Lei rimase a bocca aperta e la guardò stupita. <<Ah..>> Fu l'unica cosa che riuscì a dire.

<<Eh.. Capito ora perché sono tornata?>>

Federica scosse la testa e le disse: <<Allora, con calma ragioniamo insieme. Come fa ad essere sicuro che quel bambino sia suo?>>

<<A quanto ne so si sono lasciati a metà maggio, e gli ha detto di essere al quarto mese..>> Federica fece il gesto di contare con le dita. <<Ok, ci potrebbe stare.. Poi?>> chiese, come se volesse sapere altro.

<<La sera stessa, quando è tornato a casa e mi ha raccontato tutto, ha detto che non sapeva cosa voleva fare con il bambino, non sapeva come comportarsi..>>

Federica concluse la frase per lei. <<E tu ti sei sentita messa da parte.>> Sofia non poté fare altro che annuire. <<Lo sapevo. Ma ascoltami..>> le disse prendendole la mano. <<Io penso che lui in quel momento non sapeva davvero cosa fare! Ma non per questo non ti ama più..>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora