Are you still mine?

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La mattina successiva Sofia fu svegliata da un raggio di sole che le arrivava dritto sul viso; si guardò intorno spaesata.. Dov'era? Aveva dormito in maniera talmente profonda che adesso non sapeva neanche dove si trovasse.

Ma appena sentì sotto le mani il tocco delle lenzuola di seta che avvolgevano quell'enorme letto, ricordò tutto. Era tornata da Ignazio.. E un sorriso le spuntò involontario sul volto.

Aveva dormito tutta la notte abbracciata a lui, facendosi coccolare come una bambina.. Ed era quello di cui aveva bisogno, perché per la prima volta dopo 8 mesi a dir poco infernali, era di nuovo felice.

Ma quella sensazione durò poco, perché quando si girò e non lo trovò nel letto insieme a lei, fu pervasa da un senso di panico. Si alzò immediatamente, e iniziò a girare per la stanza. <<Ignà?>> Si avvicinò alla porta del bagno e lo chiamò di nuovo, ma nessuno rispose.

"No, non può succedere di nuovo" si disse con le lacrime agli occhi. Appena vide il suo trolley tirò un sospiro di sollievo, e in quel momento la porta scattò.. Ignazio entrò con un vassoio in mano, su cui era poggiata la colazione.

<<Buongiorno principessa>> esordì poggiando il tutto sul tavolino. <<Speravo di farcela prima che ti svegliassi ma..>>

Non riuscì a finire la frase che Sofia gli si fiondò fra le braccia. <<Sofi..>> sussurrò stringendola a sé.

<<Non lo fare mai più>> lo implorò tremando. <<Ho avuto paura che te ne fossi andato di nuovo..>>

<<Ma no cucciola mia..>> rispose lasciandole un bacio fra i capelli. <<Non ti lascio più!>> concluse sorridendo per farla calmare.

Sofia gli prese il viso fra le mani e gli diede un bacio. <<Ti amo.>>

<<Anche io..>> rispose, per poi darle un altro bacio. <<Hai fame?>> Sofia annuì. <<Vediamo se mi ricordo bene..>> Si avvicinò al tavolino, mentre lei lo guardava sorridendo. <<Allora: caffè, che non può mai mancare.. Spremuta per fare il pieno di vitamina C, cornetto al cioccolato e plumcake. Ho preso tutto vero?>>

<<Sì..>> confermò lei. <<Hai preso tutto.>> Lui sorrise felice e le scostò la sedia per farla sedere.

Ma appena iniziarono a mangiare, il telefono di Ignazio squillò. <<Minchia! E ora cu jè?>>

<<Mi è mancato il tuo accento siciliano, sai?>> disse Sofia ridendo mentre addentava un pezzo di cornetto.

<<Pronto? Mamma..>> lo sentì dire. Sofia si voltò a guardarlo. <<Sì, sono a Roma.>> Fece una pausa. <<Va tutto bene.. Anzi, non potrebbe andare meglio.>> Pausa di nuovo. <<Sono con Sofia.>>

A quel punto Sofia sentì da lontano gli urli di gioia di Caterina. E Ignazio le si avvicinò, dandole il telefono. <<Vuole parlare con te..>> disse sorridendo.

Sofia lo prese in mano. <<Pronto?>>

<<Tesoro mio!>> urlò Caterina.

<<Ciao Caterina>> rispose sorridendo.

<<Come stai?>>

Lei guardò Ignazio che stava bevendo il caffè. <<Bene. Adesso sto bene.>> Lui alzò la testa e sorrise.

<<Lo sapevo! In cuor mio lo sapevo che prima o poi le vostre strade si sarebbero ricongiunte.>> Fece una pausa. <<E dimmi, come sta mio nipote?>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora