In un giorno qualunque

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Mercoledì 4 marzo 2015, Roma

Finita l'esperienza sanremese Piero, Ignazio e Gianluca tornarono nei loro rispettivi paesi.. E neanche a dirlo gli fu riservata un'accoglienza senza paragoni. Ignazio fu addirittura nominato "ambasciatore nel mondo della città di Marsala", anche se la cosa lo imbarazzava non poco.

Sofia invece tornò a Roma; quella di Sanremo fu un'emozione così grande che appena tornata ne parlò immediatamente con la sua migliore amica, che aveva assistito anche lei al festival da casa. <<Non potevano non vincere!>> le disse Federica. <<E non lo dico perché uno dei tre è il ragazzo della mia migliore amica, ma perché è vero!>> Sofia sorrise e l'abbracciò.

La mattina del 4 marzo Sofia si svegliò presto perché doveva andare in facoltà; entrò in cucina e vide Giorgia già sveglia intenta a scrivere qualcosa sul telefono. Sentì un odore strano, e quando vide la caffettiera sul fuoco, si stupì: non le aveva mai dato fastidio l'odore del caffè! Anzi, pensava fosse il modo migliore per svegliarsi. <<Buongiorno sis!>>

<<Buongiorno a te!>> disse Sofia sedendosi di fronte a lei. <<Che fai?>>

<<Niente.. Scrivevo un messaggio>> rispose senza aggiungere altro.

<<A chi?>> chiese lei curiosa.

<<Uffa quanto sei impicciona!>> La guardò e Sofia le lanciò uno sguardo ammonitore, facendole una linguaccia. <<Stavo scrivendo a Francesco, va bene?>>

<<Ma con Piero ti sei chiarita? Prima o poi dovrai..>> La sorella non la fece finire di parlare. <<No Sofi, non ci ho parlato perché non lo so neanche io quello che voglio ancora..>> disse addentando un cornetto. Sofia la guardava disgustata. <<Vuoi il caffè?>> le chiese.

<<No. Ho una nausea stamattina che mi si porta via. Mi dà fastidio persino l'odore!>> rispose con un'espressione schifata.

<<E allora fatti una camomilla e vai a rimetterti a letto se non ti senti bene..>>

<<No no>> rispose Sofia guardando l'orologio. <<Devo andare in facoltà che voglio iniziare a cercare qualcosa per la tesi.>> Andò in camera e si vestì; indossò un semplice paio di jeans e una maglietta a maniche corte. Era l'inizio di marzo, ma si stava benissimo.

Quando arrivò all'università incontrò Claudia, una ragazza più piccola di lei di due anni che frequentava il suo stesso corso; si erano conosciute durante una lezione di letteratura inglese, e dopo essersi scambiate una battuta sul nome di uno dei personaggi di un romanzo che stavano analizzando avevano iniziato a ridere.. E da lì era nata questa amicizia che durava ormai da due anni. <<Sofia!>> urlò appena la vide. <<Come stai?>> disse, per poi abbracciarla.

<<Ciao piccolina!>> rispose. <<Tutto bene, tu?>>

<<Tutto bene? Tutto bene?!>> continuò alzando di più la voce e scandendo le parole. <<Non devi raccontarmi nulla?>> le chiese euforica. Lei era l'unica in tutta la facoltà a sapere della sua storia con Ignazio; quando le aveva raccontato del loro incontro Sofia scoprì con immensa sorpresa che già li conosceva ed era una loro fan. Ma sentiva che di lei si poteva fidare, quindi le aveva raccontato anche di Sanremo. <<Beh che dire.. Sono al settimo cielo, è stata un'esperienza fantastica!>> le rispose con gli occhi che le brillavano.

<<Senti>> disse interrompendola. <<Accompagnami a prendere qualcosa al bar che ho fame.. Ci sediamo e mi racconti tutto per filo e per segno!>> Senza neanche darle il tempo di rispondere la prese per mano e la trascinò al bar. Ma appena varcò la soglia, un odore di caffè misto a cornetti e panini riscaldati le arrivò alla bocca dello stomaco. Tirò Claudia per un braccio, trattenendola, e lei si voltò. <<Sofi che hai?>> le chiese.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora