Finché mi resti addosso il mondo è nostro

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<<Sofi.. Sofi, amore. Svegliati.>> le sussurrò dolcemente Ignazio all'orecchio.

Sofia si svegliò; aprì piano piano gli occhi e immediatamente si perse in quelli di Ignazio che la stavano guardando. <<Amore, siamo arrivati>> le disse sorridendo.

Lei si stiracchiò e si stropicciò il viso. Si girò verso il finestrino e rimase a guardare New York che si stendeva sotto di loro, senza dire una parola. <<Ehi.. Tra un po' scendiamo, stai tranquilla. La stai guardando come se potesse scomparire da un momento all'altro!>> le disse ridendo.

Si girò a guardarlo. <<Ma siamo davvero a New York? O sto ancora sognando?>>

<<No, non stai sognando>> le rispose dandole un bacio. <<Preparati principessa, che fra meno di mezz'ora saremo sul suolo americano.>> Sofia sorrise felice e iniziò a rimettere le sue cose in borsa.

<<Siete svegli piccioncini?>> chiese Piero che era seduto dietro di loro.

<<Sì, certo che siamo svegli!>> gli rispose Ignazio. <<Gianluco?!>> lo chiamò urlando. <<Sei pronto?>>

<<Ci sono, ci sono>> rispose due file dietro. <<Sono pronto!>>

<<Ignà, ma che urli?>> disse Sofia scuotendo la testa e sorridendo. Lui le circondò il collo con il braccio e la attirò a sé. <<Qualche problema signorina?>> disse guardandola.

<<No.. Ma non urlare che svegli tutto l'aereo!>> rispose ridendo.

<<Beh, se non ci pensa il comandante, ci penso io a svegliare gli altri! Qualcuno deve pur farlo!>> continuò lui come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sofia scosse la testa. <<Sei incredibile!>> gli disse, poggiandosi poi sul suo petto.

<<Lo so!>> Le lasciò un bacio fra i capelli e attesero così il momento dell'atterraggio.

Come sempre, scesero dall'aereo per ultimi; mentre aspettavano che tutti gli altri passeggeri fossero scesi, Michele si avvicinò a loro. <<Allora ragazzi lo sapete.. Appena arriviamo in aeroporto e abbiamo preso le valigie, voi tre venite immediatamente con me che il Van ci sta già aspettando>> disse guardando a turno Piero, Ignazio e Gianluca. <<I vostri genitori e accompagnatori ci raggiungeranno in un secondo momento. Ok?>> Tutti e tre annuirono.

Mentre aspettavano le valigie, la gente non tardò a riconoscerli; Sofia si mise da una parte insieme a Martina e iniziarono a chiacchierare, quando all'improvviso si portò una mano sullo stomaco. <<Che hai?>> le chiese Martina preoccupata.

<<Non mi sento bene.. Mi accompagni in bagno per favore?>>

<<Certo. Andiamo.>> Sofia cercò Ignazio con lo sguardo che, vedendo la scena, si allontanò dagli altri e le corse incontro. <<Cucciola che hai?>>

<<Non mi sento bene Ignà..>> rispose sempre più pallida.

<<Martina, prenditi cura di lei. Io vi raggiungo subito.>>

In quel momento Michele lo richiamò. <<Ignazio! Andiamo!>> Lui si voltò a guardarle impanicato, mentre Sofia era ormai quasi piegata in due. <<Ignà vai, stai tranquillo..>> disse lei con le lacrime agli occhi, un po' per il dolore un po' per lo sconforto. Lui annuì e corse via.

Sofia si diresse velocemente verso il bagno; Martina la aspettò fuori. Quando uscì, era poggiata al lavandino con lo sguardo indagatore. <<Sei incinta, vero?>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora