Batto le mani emozionata mentre Stephan scarta il piccolo pacchettino...spero che il mio piccolo regalo gli piaccia, sicuramente non competerà per nulla con quelli che mi ha fatto lui ma ho avuto pochissimo tempo e sinceramente solo sei giorni prima non immaginavo certo di dover comprare un regalo per il mio fidanzato. All'epoca non avevo un fidanzato, e certo non sognavo minimamente di passare i primi minuti di quel 25 dicembre in una villetta al mare a Savona, seduta davanti al camino "Dai muoviti a scartarlo...voglio sapere cosa ne pensi" lui mi sorride e poi si fa cadere sul palmo della mano un braccialetto di cuoio con due piccoli pendenti "La S ovviamente sta per Stephan e poi c'è un angioletto...è una cavolata ma mi è piaciuto subito quando l'ho visto nella gioielleria del centro commerciale...ovviamente avendo più tempo mi sarei impegnata di più ma..." alzo le spalle e cerco di decifrare la sua espressione "Se te lo stesso chiedendo per caso l'angelo è perché..insomma sei il mio angelo no? Insomma mi hai salvata, soprattutto da me stessa e..è una cazzata vero?" lui scuote la testa e poi mi allunga il braccio "Me lo agganci?" faccio cenno di si anche se non ho ancora capito se il regalo effettivamente gli piaccia. Se lo sta indossando gli piacerà no? "È bellissimo..anche se non mi ci vedo nei panni dell'angelo" Stephan diventa rosso, ed io posso dire che amarlo incondizionatamente in quel momento. È di una tenerezza assurda quando si imbarazza "Secondo me invece sei proprio un angelo...insomma con me lo sei sempre stato, nonostante io abbia fatto la stronza e nonostante abbia cercato di allontanarti...tu ti sei sempre preoccupato per me e mi hai sempre messa al primo posto, anche se non lo meritavo per niente..."
"Non dire cavolate...se io sono il tuo angelo, tu sei il mio Chiara...come io ho salvato te tu hai salvato me..." mi mordo il labbro inferiore ricordandomi che quel gesto piace un sacco a Stephan...infatti lui sorride prima di passarmi il pollice sulle labbra "Mannaggia a te e a quelle tue labbra...ti avrei baciato dopo tre minuti da quando ti ho conosciuta...con quel maglione rosso e quel cappellino da babbo Natale"
"Ed io avrei baciato te...per sapere se le tue labbra erano morbide così come me le immaginavo..." è la prima volta che ammetto davanti a lui che Stephan mi ha colpito subito e lui naturalmente non me la fa passare liscia "Ah ecco che adesso si scoprono le cose...quindi mi avresti baciato anche tu quella prima sera..."
"Credo che non mi sarei fermata al bacio Stephan...sinceramente non so neanche come ho fatto a frenarmi per 5 giorni...forse semplicemente perché voglio godermi ogni più piccola sensazione che mi trasmetti...e ti assicuro che me ne trasmetti un sacco..."
"Vieni qua.." mi fa cenno di avvicinarmi ed io mi siedo davanti a lui sul tappeto intrecciando i piedi dietro la sua schiena "Vuoi prima un bacio o vuoi aprire i tuoi regali?"
"Un bacio.." sporgo le labbra e lui me le intrappola in un bacio da togliermi il fiato...dimentico per un momento tutto il resto...in realtà spesso e volentieri quando sono con lui dimentico ogni altra cosa e mi concentro solo su Stephan. Ha la straordinaria capacità di assorbire ogni mio pensiero...riesco solo a concentrarmi su di lui, su quanto mi faccia stare bene e su quanto vorrei scomparire in un suo abbraccio. È come se entrassi in una dimensione diversa, fatta solo di lui, dei suoi baci, delle sue labbra, delle mille sensazioni che riesce a farmi arrivare...sono una Chiara completamente diversa...accantono le paure ed i timori...sono più sicura e più forte...Stephan mi sta facendo crescere e maturare "Ora apro i regali e poi devo anche scartare te no?" lui ride abbracciandomi e poi mi sussurra un semplicissimo "Non vedo l'ora" all'orecchio. Con il cuore in gola lo guardo mentre mi allunga il primo pacco...non ricevo un regalo di Natale da un sacco di tempo. Dopo la morte dei miei mia zia che mi aveva accolta a casa sua aveva cercato di costringermi a festeggiare Natale a tutti i costi. Per almeno 4 anni mi aveva comprato i regali ma quando aveva capito che io li aprivo a forza e non avevo alcuna reazione aveva desistito. Da allora zero regali...in quel momento mi accorgo di quanto mi sia mancata la sensazione di scartare un pacchetto...quell'attimo di trepidazione e di attesa...e poi la sorpresa quando quello che trovi nel pacchetto è esattamente quello che volevi. Il primo pacco, che ha una dimensione abbastanza preoccupante, contiene un bellissimo abito rosso, tutto luccicante, abbastanza corto ma non troppo da risultare volgare "È per domani...dato che è senza maniche ci puoi abbinare questa giacchina di pelle...e ti ho preso anche degli stivali neri, con il tacco..." sgrano gli occhi alla vista di un paio di stivali di pelle nera, con il tacco di almeno 15 centimetri e alti fin sopra il ginocchio "È tutto bellissimo....fuori dal mio genere solito ma...mi piace" è un abbinamento audace ma senza scadere nel volgare, anzi...è tutto semplicemente perfetto "Ora per completare il tutto c'è questo pacchettino più piccolo" rido della sua espressione incerta...mi piace il fatto che lui sia da una parte sicuro di sé ma dall'altra timoroso della mia reazione. Quando apro il secondo pacchetto, più piccolo del primo, mi scappa una risatina "Se hai azzeccato le taglie di ogni cosa sei un mago"
"Ho controllato i tuoi vestiti...dovrebbe essere tutto giusto"
"Ma questo devo indossarlo sotto al vestito domani?" lui annuisce "Ovviamente si...è per quando torneremo qui domani sera...e ti toglierò il vestito rosso...sotto ad un vestito rosso ci vuole un completo intimo rosso ovviamente...spero ti piaccia..." è stupendo ma quando addocchio la marca lo guardo male "È di 'La Perla'....vuol dire che sarà costato una fortuna...."
"Sinceramente non ho neanche voluto sapere i prezzi...mi piaceva e l'ho comprato...cioè mi sono immaginato te che indossavi questo completo e...chi se ne frega del prezzo no?" passo le dita sul tessuto...è diverso da qualsiasi cosa abbia mai indossato. Quello non è un completo da ragazzina, è un qualcosa che una donna indossa per il proprio uomo...sono pronta ad imboccare quella strada? Sono assolutamente sicura e pronta? Guardo Stephan e non ho dubbi....per lui sono pronta a mettere da parte tutte le residue paure...se lo merita e poi il mio cuore ha già scelto. Oltre al completo intimo nel pacchetto c'è anche un paio di calze autoreggenti nere da mettere con il vestito "Mi hai rifatto il look per domani"
"Ovviamente se non ti piace qualcosa non sei obbligata a metterlo sia chiaro" gli prendo il viso fra le mani e lo bacio a stampo "È tutto non bello, non bellissimo ma stupendo...sono senza parole...e ovviamente ora il mio braccialettino di cuoio mi sembra insignificante" è una cavolata allucinante in confronto a quello che mi ha regalato lui "Non è assolutamente vero...e poi sei più con me e quello è il regalo più bello...comunque ora ti manca il pacchettino più piccolo..." alzo gli occhi al cielo perché di solito nei pacchetti piccoli ci sono i regali più importanti. Il pacchetto è quadrato e quindi non può contenere un anello...sarebbe assolutamente folle del resto..scuoto la scatoletta e sento qualcosa muoversi. Quando ero bambina facevo sempre così con i regali di Natale...li scuotevo per capire che cosa potessero contenere "Sembri una bambina di 5 anni..." Stephan mi pizzica il fianco ed io gli faccio la linguaccia "Scemo dai..." quando apro la scatoletta rimango a bocca aperta...dento c'è un bellissimo bracciale rigido in argento con alcuni pendenti "Questo si aggiunge alla marea di soldi che hai speso..." il bracciale è quello che ha reso famoso il marchio Pandora e scommetto che lui è andato a scegliere proprio i pendenti più costosi "Che palle che sei...ti piace?" annuisco "E allora i soldi sono ben spesi...dai che te lo aggancio" allungo il braccio e lui mi fa scattare al polso la chiusura "Naturalmente puoi aggiungerci altri pendenti...per ora ci ho messo le nostre iniziali, il pallone da calcio perché ti tocca no? E poi l'unicorno...invece queste pietre azzurre mi ricordano i tuoi occhi e poi te ne ho messa una verde perché magari ti ricorderà i miei di occhi...poi ho scelto tre altri pendenti che mi piacevano...ma c'è ancora spazio quindi ne potrò aggiungere altri..."
"Io potrò aggiungerne altri...non tu Stephan"
"No, no io...e se ne vuoi aggiungere tu qualcuno me lo dici e te lo compro io.."
"Ma non posso prenderli io scusa?" muovo il polso ed il bracciale tintinna e manda mille bagliori tutt'intorno...mi piace un sacco...anche se il verde della pietra non eguaglia certo la bellezza dei suoi occhi "No...perché come ti ricorderà sempre il pendente a forma di corona tu sei la mia principessa e quindi prendi il catalogo, scegli e io vado a comprare"
"Non sono una principessa Stephan..." non ho mai pensato di esserlo..o forse non ho mai incontrato nessuno che pensasse a me in questo modo. Me la sono sempre dovuta cavare da sola e adesso affidarmi ad un'altra persona in questo modo di destabilizza. La paura che poi lui si sposti ed io cada a terra rimane sempre "Infatti sei la mia principessa...sottolineo il mia"
"Quindi sono tua..." lo guardo inclinando la testa "Si...tecnicamente non sei ancora mia del tutto ma spero molto a breve di cambiare questo stato di cose...a proposito cara Chiara che ne dici se ce ne andiamo in stanza ora che abbiamo scartato tutti i regali? Ah no cavolo...ne manca uno...quasi me lo stavo dimenticando" Stephan si sporge e prende da dietro l'Albero un altro pacchetto che non avevo visto "Ste...sei un cretino...basta regali"
"Ma è Natale...e poi devi recuperare tutti i 25 dicembre che non hai festeggiato degnamente..." apro il quarto pacchetto e dentro ci trovo la sua maglietta della Roma, già autografata e con una dedica speciale 'Alla mia aiutante di Babbo Natale preferita...' ed un pass che mi dà diritto ad andare all'Olimpico per tutto il campionato in corso, ovviamente in Tribuna "Troppe cose Stephan..." mi viene da piangere e continuo a riguardare il bracciale che lui porta al polso. L'ho pagato una miseria mentre lui avrà speso migliaia di euro per tutto quello che mi ha regalato "Non sono mai troppe...comunque hai proprio preso tutto dall'ultimo pacchetto?" lo guarfo senza capire, capovolgo il pacchetto e sul palmo della mano mi arriva un mazzo di chiavi "Ma che...?" il portachiavi è l'ormai onnipresente unicorno ma non capisco quelle chiavi a cosa appartengano "Sono del mio appartamento di Roma...e prima che tu dica qualsiasi cosa...non ti sto chiedendo di venire ad abitare con me, ti sto semplicemente dicendo che quando avrai voglia potrai stare da me..insomma se una sera, o due, o tre o quanto vuoi non avrai voglia di stare nel tuo appartamento da sola potrai stare da me...sai che io avrò le trasferte e quindi ci saranno giorni in cui non ci vedremo ma quando vorrai, tutte le volte che vorrai, casa mia sarà sempre aperta per te...hai le chiavi quindi..." non me lo aspettavo minimamente...e non so assolutamente come reagire...tenendo le chiavi in mano lo abbraccio stretto "Ho paura Stephan...non hai idea della paura folle che ho"
"Di cosa hai paura Chiara? Io sono qua con te" lo so che lui adesso è lì con me ma ci tante incognite...Stephan non fa un lavoro normale...e se un giorno la Roma decidesse di venderlo mandandolo in un'altra città o peggio in un'altra nazione? Io cosa farei? Ecco perché mi ha sempre fatto paura l'idea di affezionarmi ad un'altra persona in questo modo così forte "Ho paura che tu te ne vada" incastro il viso nell'incavo del suo collo poi poso il mazzo di chiavi sul tavolino "Ma io non me ne vado"
"E se te ne dovessi andare per forza? Se cambiassi città? Come farei io? Ti amo così tanto dannazione e non sopporterei di vivere una storia a distanza..."
"Ti sei resa conto di quello che hai detto o no?" scuoto la testa perché sono così in panico in quel momento che non so nulla "Hai detto che mi ami" me lo sussurra all'orecchio e poi ride prima di baciarmi la guancia "Ho detto che ti amo? Era la foga del momento..." lui mi scosta leggermente...le sue mani scendono fino ai miei fianchi e strattonano il tessuto del mio maglione. Alzo le braccia e me lo faccio sfilare rimanendo in reggiseno "Ok..quindi se io ti dico una roba tipo 'anche io' è sempre per la foga del momento" alzo le spalle giocherellando con il tessuto dei suoi jeans "Chiara...mi guardi?" alzo gli occhi e mi ritrovo i suoi a pochi millimetri "Se ti sono uscite quelle due paroline vuol dire che le pensavi...perché non sei una ragazza che butta lì un 'Ti amo' così tanto per dire"
"Posso toglierti anche io il maglione?" lui annuisce così io faccio risalire il tessuto e poi lo faccio scivolare a terra accanto a noi "Se te ne andassi Stephan? Come cazzo farei?"
"Non posso assicurarti che non me ne andrò mai da Roma...ma lo affronteremo se e quando avverrà..adesso pensiamo al fatto che è Natale e che siamo insieme...se non vuoi pensare a quello che mi hai detto fa niente ma a piacerebbe che tu mi dicessi di nuovo quelle due parole guardandomi in faccia...ce la fai?"
"Se te le dico diventa tutto ancora più reale e...non so se ne sono capace...non so se sono capace di gestire tutto quello che provo...è tanto...è troppo...sento che non riesco neanche a contenere questo sentimento...fa una paura boia..."
"Ma io sono qua accanto a te...non sei sola...e quando sarò lontano e vorrai sentirmi vicino, guarda la mia iniziale del tuo bracciale....oppure ancora meglio prendi le chiavi e vai a casa...ti va?" sorrido involontariamente perché sapere che potrò andare a casa sua anche quando lui non ci sarà mi calma un sacco...potrò mettermi a letto e dormire dalla sua parte sentendolo vicino. Gli passo le dita lungo i muscoli del petto e mi fermo sui bottoni dei jeans "Andiamo a letto?" lui annuisce ma so che sta pensando ancora a quelle due parole. Gli prendo il viso fra le mani e lo bacio sulle labbra, poi sulle guance, sulla punta del naso, sulle palpebre che lui ha chiuso e infine sulla fronte "Ti amo da morire" glielo sussurro all'orecchio e sento subito il suo respiro accelerare. Gli poso una mano sul cuore e lo sento galoppare veloce "Senti l'effetto che hai su di me? Non solo te hai paura di perdermi ma anche io ho paura di perdere te..."
"Ma non mi perderai...mai..." lo abbraccio e quando sento il mio seno ancora costretto nel reggiseno sbattere contro il suo petto nudo mi si mozza il respiro in gola "Ti amo Chiara...." non dico altro, non servono ulteriori parole..basta che lui mi tenga fra le sue braccia, basta che io mi possa perdere in lui...ho così tanta voglia di diventare una sola cosa con Stephan che mi gira quasi la testa "Fai l'amore con me...ho un disperato bisogno di te" mai ho avuto così bisogno di un'altra persona..e quando lui si alza in piedi e poi mi tende le mani so di aver fatto la scelta giusta...lui è quella persona che mi ribalterà l'intera esistenza, lui è vita, lui è l'amore, l'unico possibile...
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VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIO
FanfictionLA PAURA DI AMARE...LA PAURA DI STAR MALE....FORSE BASTA UN ABBRACCIO NEL QUALE SCOMPARIRE