25. PER FORTUNA CHE CI SEI

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Quando apro gli occhi Chiara non è accanto a me nel letto...sono solo le sette e mezza e abbiamo ancora parecchio tempo prima di dover lasciare lo chalet, direzione Bergamo e poi Roma...non ho assolutamente voglia di affrontare il viaggio di ritorno nella capitale, sinceramente me ne starei ancora qualche giorno in montagna, senza che nessuno venga a ficcare il naso nella mia vita privata, soprattutto il quel matriminio di cui nessuno sa ancora nulla. Mi metto seduto e dalla posizione in cui mi trovo riesco a vedere Chiara seduta su una delle poltrone del salotto, davanti al camino spento. Ha una coperta sulle spalle e una tazza di quello che credo sia il suo primo o forse secondo caffè della giornata in mano. I lunghi capelli biondo scuro sono buttati su una spalla e ha lo sguardo perso fuori dalla finestra. Mi vesto con le cose che raccatto per la stanza e la raggiungo "Hey...che ci fai già alzata?"
"Stavo fissando il panorama...sai che giorno è oggi?" scuoto la testa, so che il suo compleanno è a Novembre quindi sono abbastanza certo di non aver dimenticato di farle gli auguri, a meno che lei non mi abbia detto una cazzata e il suo compleanno invece sia il 14 gennaio...tutto è possibile con quella piccola svitata di mia moglie...sorrido al pensiero che ormai tendo a pensare a lei in automatico come a mia moglie e non più come a Chiara o alla mia fidanzata...non è neanche il suo onomastico, almeno credo, dato che gli unici due di cui sono sicuro al 100% sono Santo Stefano e Santa Lucia "No.." non è neanche passato un mese dal nostro incontro, quello me lo ricordo bene "È il compleanno di mamma"...lei mi fissa e vedo quanto i suoi occhi siamo emozionati. Chiara tende a parlare poco della sua famiglia, fa qualche accenno sporadico e molto lieve ogni tanto. Capita che mi dica qualcosa dei suoi genitori ma è sempre una cosa molto veloce, quindi non ero assolutamente a conoscenza che sua madre fosse nata il 14 gennaio "Non me lo avevi detto" mi siedo accanto a lei e le prendo la tazza dalle mani sorseggiando il suo caffè ormai freddo "Che schifo...è freddo e sembra che tu ci abbia messo 20 bustine di zucchero" faccio finta di vomitare e lei si mette a ridere "Esagerato...comunque si oggi è il compleanno di mamma e..mi chiedevo se...insomma...a che ora arriviamo a Roma?"
"Verso le quattro dovremmo anche aver ritirato i bagagli..vuoi andare al cimitero?"
"Leggi nel pensiero adesso?" Chiara posa la tazza e poi si gira verso di me avvolgendomi nella coperta "Sono normali deduzioni Chiara, non serve leggere nel pensiero...sai a che ora chiude?" lei scuote la testa così io prendo il cellulare e digito il nome del cimitero che lei mi dice "È anche facilmente raggiungibile, almeno credo...impostiamo il navigatore...chiude alle 19 di domenica quindi ce la facciamo tranquillamente"
"Però sei stanco magari...facciamo che ci andiamo un altro giorno"
"Chiara...non sono stanco..e poi è il compleanno di tua madre...da quando non vai a trovarli?" penso che lei mi dica una cosa tipo "due anni" o magari 4 o 5, certo non sono assolutamente preparato alla sua risposta "Non ci sono mai andata"
"Non sei..." scuoto la testa mentre Chiara fa una faccia colpevole "Sono una bruttissima persona vero?"
"No piccola, non sei affatto una bruttissima persona, non pensarlo neanche per scherzo...solo che...da quello che mi hai detto sei legatissima ai tuoi quindi...insomma..credevo che magari dopo aver fatto passare qualche tempo, ci fossi andata, per poi decidere di non essere pronta...o qualcosa del genere"
"Mia zia mi ci voleva portare ma ogni volta mi veniva un attacco di panico e quindi dopo qualche tentativo ha desistito...sinceramente non so se lei ultimamente ci sia andata, io e lei abbiamo solo qualche rapporto molto superficiale...messaggi a Natale e ai compleanni e basta..credo che in parte mi abbia sempre vista come la causa indiretta della morte di sua sorella quindi..."
"Ma non è colpa tua" lei alza le spalle "Non ha mia avuto figli e non si aspettava certo di doversi occupare di una bambina problematica per otto anni..."
"Bambina problematica...ti sono morti i genitori Chiara e tu sei stata ricoverata in ospedale per mesi...vorrei vedere chi non avrebbe avuto dei problemi"
"Stephan devi riconoscere che non sono certo la persona più equilibrata sulla faccia della Terra...ho fatto ammattire mia zia e quando a 18 anni le ho detto che sarei andata presto ad abitare da sola fra poco faceva i salti di gioia...credo che mi abbia sempre reputata una ragazzina piena di ansie e paure, troppo difficile da gestire e sicuramente destinata a rimanere da sola a vita...quando saprà del matrimonio probabilmente penserà che anche tu non abbia tutte le rotelle a posto"
"Che è vero anche..." la abbraccio e lei sorride debolmente lasciandosi andare ad un sospiro fra le mie braccia "Bhe per innamorarti di me e per sposarmi dopo tre settimane certo tu non devi avere tutte le rotelle a posto..." le pizzico il fianco e lei cerca di fuggire al mio tocco "Ma non dire cazzate Chiara...forse eravamo solo destinati a stare assieme quindi io sono tipo l'unico che può sopportarti..."
"Probabile...sai ho sempre pensato che sarei rimasta da sola a vita..avrei avuto Sally, il mio lavoro, magari qualche storiella passeggera...sarei invecchiata da sola, senza nessuno attorno che avrebbe sentito eccessivamente la mia mancanza quando me ne fossi andata...poi sei arrivato tu e hai scombinato tutti i miei piani...sei quella variabile che non avevo mai preso in considerazione, perché mai avrei pensato che una persona come te si interessasse ad una come me Stephan"
"Uno come me...sembro di un altro pianeta Chiara"
"Intendo..uno così pulito e puro...tu pur avendo i tuoi difetti sei un ragazzo d'oro Stephan...ora tu dirai di no...e arrossirai come stai già facendo...e questo mi conferma al 100% che tu sei una categoria a parte...e non capisco ancora come tu abbia fatto a innamorarti di me...ma lo accetto perché è come se fosse un regalo che la vita ha voluto farmi...la vita mi ha tolto i miei quando ero troppo piccola e poi è come se avesse voluto regalarmi qualcosa...anzi qualcuno..te...sei un regalo bellissimo Stephan..." quando lei mi dice quelle cose non so proprio cosa rispinderle. Credo che lei abbia vissuto un'esperienza che avrebbe fatto uscire fuori di testa chiunque "E tu sei il mio regalo..." lei scuote la testa e poi si districa dal mio abbraccio prima di alzarsi in piedi. Va verso la finestra che da sulle montagne innevate e poggia la testa sul vetro "Dobbiamo proprio tornare a Roma?" le vado vicino abbracciandola da dietro "Anche io vorrei stare qua con te ma non possiamo Chiara..la vita reale ci aspetta...questa settimana è stata bellissima e torniamo a casa con due fedi in più e con la consapevolezza che il per sempre per noi esiste..ma dobbiamo fare i conti con il mondo esterno Chiara.."
"Lo so..ma non sono capace di gestire il mondo esterno Stephan..non ne sono mai stata capace...ho sempre preferito rimanere da sola, stare sempre ai margini...non mi piace stare al centro dell'attenzione"
"E allora sposare un calciatore di Serie A non è stata una mossa molto azzeccata" lo dico scherzando ma sotto sotto ho sul serio paura che quel particolare prima o poi si rivelerà insormontabile per lei. Chiara è forte, più di quanto lei immagini ma il fatto di stare sotto i riflettori forse è qualcosa che lei non accetterà mai...anche per questo ho accelerato tutto, le ho messo una fede al dito anche per legarla a me "So che è la tua vita, è parte di te...ma a volte vorrei non esistesse...vorrei che tu fossi un ragazzo normale...e sai cosa intendo...per normale intendo quello che amo solo io mentre credo che tu faccia innamorare parecchie ragazze...intendo il fatto che..hai le fan...e alcune sono carinissime, mi scrivono delle cose molto belle ma altre...bhe diciamo che non le sopporto, e loro non sopportano me..."
"Credo sia il prezzo da pagare no? Ne eri consapevole Chiara" sono stufo di affrontare quel discorso...io sono io, e non ho certo chiesto di avere 1000 fan al seguito. Alcune sono molto carine, gentili e premurose con me, altre a volte superano leggermente il limite, altre lo superano di molto come successo con Susanna che spero abbia capito l'antifona...devo tantissimo alle persone che mi seguono ma capisco che una ragazza come Chiara, insicura per natura, faccia fatica a digerire questa cosa "Lo sapevo...forse ho solo paura che quando torneremo a Roma la nostra bolla di felicità pian piano esploda...ed io non lo voglio assolutamente"
"Non esploderà proprio nulla...ovvio che non saremo in vacanza, in una sperduta baita in mezzo alla neve...ci saranno tutte le persone che parleranno, e giudicheranno...e spareranno cazzate su cazzate...basta che tu ti faccia scorrere tutto addosso.."
"Come fai? Hai imparato con il tempo? Io tipo strozzerei chiunque ti scrive qualcosa di anche solo vagamente negativo" rido e poi la faccio oscillare a destra e a sinistra scatenando la sua risata cristallina..fare lo scemo serve a volte "Perché tu mi ami Chiara...si, ho imparato con il tempo anche se ovviamente a volte me la prendo ancora...ma ne hanno dette tante, la maggior parte delle quali false e cattive...delle cattiverie gratuite che ho imparato a farmi entrare da un orecchio e ad uscire dall'altro...ovvio che non è mica semplice...ma ci sono dei metodi per far si che le cose negative tu possa mandarle a quel paese..."
"Quali metodi?" lei si gira fra le mie braccia e sfiora il naso contro il mio...mi verrebbero in mente mille cose bellissime da fare con lei per scacciare i pensieri negativi...decido che quella mattina farò lo scemo, perché sentirla ridere è la cosa più bella per me...e quando faccio il cretino lei ride sempre "Ci sarebbe il metodo di trascinarti a letto e vedere se riesco a toglierti quella faccina preoccupata...potrei prepararti la colazione, oppure potremmo fare un'altra cosa" indietreggio trascinandola con me. Le prendo il viso fra le mani scostandole i capelli dagli occhi "Ti fidi di me?"
"Ovviamente Stephan...credo che tu sia l'unica persona sulla faccia della terra di cui io mi fidi ciecamente" sorrido perché mai avrei pensato che lei riuscisse a mettere da parte le sue riserve. All'inizio Chiara era spaventata da morire all'idea di lasciarsi andare e di dare a me un pochino dell'enorme peso che si portava sulle spalle..sapere che in venti giorni la situazione si è ribaltata e lei ora si fida così tanto di me da voler passare con me la sua intera esistenza mi scalda il cuore "Non è sempre positivo fidarsi di me sai?" Chiara mi guarda senza capire...le sorrido "Sai che ti amo vero?" lei annuisce "Si che lo so...ma che cavolo significa?" mi sposto di lato e poi, senza che lei possa anche solo connettere vagamente e capire cosa sta per succedere, la spingo facendola finire dritta dritta nella piscina riscaldata. In quei giorni spesso abbiamo fatto il bagno nella piscina ed è uno dei particolari che mi mancheranno di più di quello chalet. Forse dovrei far installare una piccola vasca di acqua riscaldata anche nella casa di Roma. Chiara riemerge dall'acqua portandosi i capelli indietro e sputacchiando "Ma sei completamente scemo? Sono vestita...dai..." cerco di non ridere per non farla incazzare ancora di più ma mi è veramente difficile rimanere serio con lei che si toglie la felpa zuppa d'acqua e me la tira addosso. La schivo all'ultimo ma qualche goccia mi raggiunge "Mi hai chiesto tu qualche metodo per non pensare alle cose negative...io te ne ho mostrato uno"
"Pensavo più a qualcosa dove fossimo sdraiati a letto..." mi fa la linguaccia, sintomo che alla fine l'ha presa con filosofia "Magari possiamo comunque finire a fare quello che avevi in mente di fare tu.." incrocio le braccia al petto e la guardo battendo il piede a terra "Non so mica se adesso voglio ancora fare quella cosa che avevo in mente sai? Questo scherzo mi ha fatto cambiare idea" Chiara si muove verso il bordo della vasca poi posa le mani fuori e si tira su sgocciolando acqua sul pavimento. Si siede per terra e si strizza i capelli lunghi completamente fradici. La fisso, senza staccarle gli occhi di dosso, perché non so assolutamente cosa abbia in mente di fare...so che le rotelle all'interno della sua testa stanno girando vorticosamente. Quando si alza in piedi e poi mi posa una mano sulla spalla per tenersi in equilibrio e togliersi i pantaloni non parla. Non so se sia incazzata o meno. Cerco di guardare il meno possibile la maglietta bianca che è diventata pericolosamente trasparente...Chiara si mette le mani sui fianchi sbuffando poi prende la porta anteriore della maglia e la strizza bagnandomi i piedi "Cretino"
"Però adesso non sei più preoccupata" lei scuote la testa "No, adesso sto solo cercando di architettare un modo per fartela pagare..perché non è giusto che dei due la sola fradicia sia io sai? Non è assolutamente giusto" mi gira attorno e poi mi posa le mani sui fianchi facendo aderire la sua maglia bagnata alla mia schiena "E odio avere la cose fradice addosso" si toglie la maglia, sento il tessuto bagnato cadere a terra..quando mi giro me la ritrovo davanti, solo con le mutandine ed i capelli bagnati che le ricadono addosso e le coprono parzialmente il seno "Mi piaci tutta bagnata"
"Oh non ho dubbi sai?" si mette sulle punte e mi sfiora la labbra con le sue "Ti amo lo sai...proprio tanto" sorrido alle sue parole sussurrate. Chiara, nonostante creda di non essere sensuale o bella, nonostante creda di essere sempre inferiore alle altre, ha qualcosa che le altre ragazze si sognano. Uno sguardo che ti arriva dentro, che ti fa rimescolare l'anima...dal primo momento in cui l'ho vista ho pensato che con quegli occhi avrebbe potuto farmi fare qualunque cosa, anche la più folle "E mi dispiace di dover rovinare la tua sempre perfetta pettinatura" senza che me ne sia reso conto, troppo preso a perdermi nei suoi occhi e soggiogato dalla sua voce, Chiara mi ha portato fino al bordo della vasca "Non hai il coraggio"
"Sogna El Shaarawy...ho il coraggio di farti finire in acqua e di farti andare in bianco per 2 giorni guarda" scoppio a ridere soprattutto per la seconda parte "Ma fammi il piacere"
"Scommetti?" Chiara mi spinge ma all'ultimo, non dandole modo di spostarsi, la afferro per i fianchi e la trascino con me nell'acqua. Lei urla e quando ritorniamo il superficie tenta di rimettermi la testa sott'acqua "Ci siamo sposati ieri...vuoi già uccidermi? Che stronza che sei" la prendo per la vita e le blocco le mani "Non è giusto..sei più forte te" tenta di rimanere seria ma ride anche lei "Ora sai che per punizione dovrai esaudire ogni mio desiderio per la prossima mezz'ora?" Chiara sbuffa e alza gli occhi al cielo "Cosa sei diventato quello di Cinquanta Sfumature? Ma guarda che non mi incanti..."
"Sono molto meglio di quel tizio Chiara....e guarda che poi ti ho già incantata a dovere...e poi basta che faccia questo..." le sfioro il collo con le labbra e la sento trattenere il respiro "...e sei pronta a fare qualunque cosa io voglia"
"Neanche morta" tenta di divincolarsi ma invece di allontanarsi si avvicina ancora di più "Allora proviamo questo" la giro fra le mie braccia e abbasso una mano fino a sfiorarle le mutandine bagnate "Sei diventata più docile adesso?" lei ride e appoggia la testa alla mia spalla "Solo se ti spogli e fai l'unica cosa che potrebbe farmi dimenticare il fatto che fra poche ore dovremo lasciare questo paradiso"
"Sarebbe?" lei gira il viso e cerca le mie labbra che in primo momento le nego "Ripeto...sarebbe?"
"Fai l'amore con me..." sono io a cercare le sue labbra e poi ad aiutarla a togliermi i vestiti bagnati. Li lasciamo galleggiare sull'acqua mentre ci spostiamo verso il punto della piscina che ha la copertura che può essere aperta. Schiaccio il pulsante e apro i vetri prima di portare Chiara verso il lato della piscina che da sul prato della chalet "Mi mancherà questo posto Stephan...abbiamo passato dei bellissimi momenti qui...non solo il fatto che ci siamo sposati"
"Ci torneremo...dev'essere bellissimo anche in estate...anche se questa estate voglio portarti al mare...perché voglio passare almeno una settimana a guardarti andare in giro per qualche spiaggia sperduta solo in costume e poco altro"
"Non è che sia questa visione paradisiaca eh Stephan" adesso sono tentato io di metterle la testa sott'acqua se non smette di dire stronzate "Credo di averti dimostrato decine di volte quanto mi piaci ma evidentemente ti serve un ripasso" intreccio le mani alle sue e poi gliele bacio mentre la spingo contro il bordo della piscina "Molto ripasso"
"Ho una moglie smemorata" Chiara ride ma smette quando le faccio agganciare le gambe ai miei fianchi e poi entro dentro di lei. Si abbiamo passato momenti favolosi lì ma qualunque momento sarebbe favoloso se passato con lei...dovunque saremo, io e lei staremo bene perché saremo assieme, come il destino ha deciso parecchio tempo prima. Noi abbiamo solo dovuto assecondarlo, non potendo certo ignorare quanto i nostri cuori, prima ancora di noi, si sono riconosciuti...e quando le sussurro 'ti amo' e lei mi risponde semplicemente 'anche io' capisco che non solo ogni istante passato assieme è bellissimo, ma ogni attimo è diverso e unico..ogni respiro è da incorniciare....

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora