17. LEGATA A TE

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"Manca un minuto...tieni" allungo a Chiara uno di quei bastoncini che fanno le scintille e glielo accendo...lei ride come una bimba mentre le luci si proiettano sui suoi occhi spalancati "Vieni qua che allo scoccare della mezzanotte ti voglio baciare" mi prende la mano ed io rido mentre i miei amici iniziano a fare il conto alla rovescia "Stephan...per quella cosa tre minuti dopo la mezzanotte allora?" annuisco in direzione di Mauro mentre Chiara ci guarda senza capire "Quella cosa cosa?"
"Nulla amore mio...dai che mancano 20 secondi" iniziamo a fare il classico conto alla rovescia. Arrivati al meno 10 faccio girare Chiara verso di me e le prendo il viso fra le mani. Al meno 5 mi avvicino ancora di più mentre lei ride. Già al -1 la sto baciando e lei non si sottrae. Mentre gli altri gridano 'Auguri' ed iniziano a darsi pacche sulle spalle e ad abbracciarsi noi ci baciamo senza curarci di nessun'altro. Se vogliamo stare alla tradizione che quello che si fa a Capodanno si farà tutto l'anno per forza di cose devo baciare Chiara perché intendo farlo per tutti i mesi a seguire, a tempo indeterminato "Dobbiamo festeggiare anche con gli altri dai"
"Dopo" lei ride e intreccia le braccia al mio collo tenendo in mano il bastoncino "Auguri amore mio..che questo 2018 sia pieno di soddisfazioni..ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni...te lo meriti Stephan, perché sei un ragazzo favoloso..ed io sono fortunatissima ad averti nella mia vita..dico sul serio" non so cosa rispondere. Sinceramente nessuna ragazza mi ha fatto sentire così importante e fondamentale per la loro felicità, anzi. A volte, dopo il momento iniziale, mi sono sentito scontato...come se facessi parte delle loro vite ma fossi diventato una specie di soprammobile. Chiara invece ha la capacità di darmi sempre qualcosa, qualcosa di diverso ogni giorno, mi fa capire con ogni suo singolo gesto quanto tenga a me ma soprattutto ad avermi nella sua vita. Non sono un soprammobile che lei sfoggia all'occorrenza per sentirsi importante o per dire 'guardate che fidanzato figo e famoso ho', per lei sono Stephan, con i suoi lati positivi e quelli negativi, con le mancanze e i problemi, con le cazzate che farò perché non sono assolutamente perfetto..ma lei mi ama ugualmente "Io sono fortunato ad avere te"
"Smettila..." ci guardiamo negli occhi e in quel momento so che quello che sto per fare non è un azzardo. Anzi lo è, è un azzardo bello e buono ma è la cosa più giusta che possa fare...sono stufo di scivolare sulla vita senza afferrarla fino in fondo, sono stufo di passare le giornate da solo e di non condividere con nessuno, se non con la mia famiglia ed i miei amici, le soddisfazioni che il calcio mi porta. Ho bisogno di una donna che sia amica, amante, confidente, spalla su cui piangere, ma soprattutto voglio una donna accanto che ami la persona che sono e non il personaggio che gli altri hanno creato "Spostiamoci dall'altra parte del terrazzo...si vedono meglio i fuochi" Mauro urla la frase che abbiamo concordato e tutti si spostano verso l'angolo opposto del terrazzo "Andiamo a vedere i fuochi Stephan?"
"Prima dovresti tipo vedere un'altra cosa" Chiara mi guarda senza capire così la faccio girare. Il mega terrazzo del padrone di casa è spettacolare e per mia fortuna è abbastanza grande da avermi dato la possibilità di fare quella pazzia. Sulla parete ho fatto installare una composizione di lucine che ho fatto preparare apposta per l'occasione. In tre giorni ho preparato tutto con l'aiuto di Mauro, Matteo, Aurel e Riccardo. Abbiamo creato tutto perché tre minuti dopo la mezzanotte la frase che ho scelto illuminasse la parete...tempo di far girare Chiara ed infatti le lucine si accendono...la frase è molto semplice "Mi vuoi sposare?"...avevo pensato ad altre frasi per poi fare io la proposta a Chiara ma poi ero arrivato alla conclusione che o le cose si fanno in grande o non si fanno. E una proposta degna della favola che io e lei stiamo vivendo doveva essere fatta a Capodanno con la classica domanda proiettata su una parete. Chiara si immobilizza ed io metto la mano nella tasca del cappotto per prendere l'astuccio nero. Poi mi inginocchio aspettando che lei dica qualcosa...

*********
All'inizio la frase che mi si illumina davanti non ha significato...è solo un ammasso di parole che non mi dicono nulla...perché quella frase non può essere quella che penso io no? Penso che chiunque abbia fatto quella cosa debba aver sbagliato....le mani mi tremano e faccio per appoggiarmi a Stephan, pensando che mi stia tenendo ancora per le spalle quando mi accorgo che le sue mani non mi sostengono più. Mi giro e poi barcollo all'indietro. Lui è in ginocchio e ha una scatoletta quadrata in mano. Faccio cadere a terra il bastoncino che continua a scintillare prima di sfrigolare a contatto con il terreno. Sento gli scoppi dei fuochi d'artificio e sento le parole delle altre persone che sono poco distanti da noi ma che per me potrebbero stare a chilometri e chilometri di lontananza "Alzati Stephan..." scuoto la testa e faccio un passo indietro mai suoi occhi che mi implorano di restare mi fanno fermare. Fa scattare la chiusura della scatoletta ed io vedo un solitario quadrato con quattro diamantini più piccoli attorno "Come dice la frase...mi vuoi sposare?"
"Non puoi dire sul serio Stephan...ci conosciamo da 10 giorni"
"Sono dodici giorni...e non me ne frega proprio niente sai? Hai già acconsentito a sposarmi...però la proposta vera e propria non te l'avevo ancora fatta....adesso dobbiamo renderlo ufficiale....e ti dico di più...giugno 2018..."
"Giugno 2018 cosa?"
"Il matrimonio...perfetto per farlo in spiaggia...e magari il top sarebbe che tu fossi incinta" scoppio a ridere ma ridivento seria quando mi accorgo che lui non sta scherzando "Stephan...non puoi dire sul serio...pensavo che..." cosa pensavo? Che lui scherzasse quando diceva del matrimonio e dei figli? Me lo avevo già ribadito di essere serio ma io non avevo voluto registrare questa informazione...invece lui è serio...e la sua espressione pian piano da emozionata diventa triste e delusa "Pensavi che fosse una cazzata dettata dal momento? No Chiara...evidentemente per te lo era" Stephan si alza e chiude la scatoletta ma io lo blocco "Lo sai che non è così...per me tu non sei una cazzata e non lo è la nostra storia. Sei la persona più importante della mia vita ma questo..."
"....questo è definitivo lo so...cazzo se lo è...ma io voglio che la nostra storia sia definitiva...non voglio nessun'altra ragazza oltre a te, e non ho mai desiderato che nessun'altra ragazza stesse nella mia vita come voglio che ci stia tu...dobbiamo aspettare un anno per sposarci? O due? O quattro? Ma io ti sposerei anche stasera...cazzo se trovassi uno che ci sposasse adesso come in America lo farei...ma perché dobbiamo aspettare? Se ci amiamo perché non possiamo farlo a breve?"
"Perché non ci conosciamo Stephan...perché potremmo anche capire che stiamo sbagliando ogni cosa" lui si rimette la scatoletta in tasca e poi fa un passo indietro "Giusto...perché è sbagliato no? È sbagliato amarti alla follia e averlo iniziato a fare quella stessa sera? Perché è sbagliato per una volta essere realmente felice? Già, è sbagliato...forse è giusto che continuassi a stare di merda, come è giusto che tu continuassi a soffrire...già...era proprio giusto Chiara" allungo una mano ma lui si scansa "Avevo preparato tutto...perché sono stufo di aspettare...che cazzo dobbiamo aspettare? Ho aspettato fin troppo che tu arrivassi...ho aspettato veramente troppo che la persona giusta arrivasse..adesso qualcuno mi impone di aspettare che sia passato tot tempo prima di chiedere di sposarti"
"Non qualcuno...io te lo sto chiedendo...che fretta c'è? Stiamo bene assieme...ci amiamo...e allora perché devi rovinare tutto chiedendomi di sposarti?"
"Ho rovinato tutto...beh perfetto" Stephan mette distanza fra me e lui e scherma la sua espressione incazzata con la sottoscritta dietro un sorriso di circostanza. Mi sta tenendo a distanza e il modo in cui mi guarda è un'espressione che non avrei mai voluto vedere dipinta sul suo volto "Non intendevo quello e lo sai...ma stiamo bene così...si, ho accettato di sposarti ma possiamo organizzarlo con calma...magari possiamo sposarci fra un anno..che ne dici?"
"Un anno? Certo Chiara, facciamo direttamente nel 2020...prenditi tutto il tempo che ti serve...tanto quello che soffre sono io adesso..." alza le mani e blocca il mio tentativo di prendergli le mani "Non ho detto che non ti sposo Stephan...ti ho chiesto di aspettare...già siamo andati ad abitare assieme e sai che per me è un grande passo in avanti..ora perché devi incasinare tutto mettendomi pressione? Lo sai come sono fatta..."
"E tu sai come sono fatto io...forse starò pure sbagliando ma sei quella giusta Chiara e non voglio aspettare un anno o due...cosa potremmo mai capire di più di noi due che già non sappiamo?" nessuna cosa che non so ancora sul conto di Stephan, potrebbe mai farmi cambiare idea sul fatto che lui sia quello giusto. Ogni fibra del mio corpo lo sa, come anche il mio cuore e ogni terminazione nervosa. Ma un conto è stare assieme da fidanzati un conto è avere l'impegno di un matrimonio "Ti dico io perché non vuoi accettare...perché in questo modo hai sempre la tua porticina aperta per scappare, sai di avere una scappatoia...mettendo un anello al dito invece non avresti modo di tirarti indietro..allora facciamo così...mettiamo più spazio possibile fra me e te...in questo momento ho bisogno io di starti lontano..." Stephan indietreggia e raggiunge gli altri che stanno ancora guardando i fuochi che scoppiano nel cielo. Io rimango in disparte, mentre i ragazzi che probabilmente erano a conoscenza della sua proposta mi guardano e poi cercano di distrarre Stephan...non immaginavo certo così i primi minuti del nuovo anno. Mi stringo nel cappotto e poi faccio per tornare in casa ma la ragazza che ci ha provato spudoratamente con Stephan qualche ora prima mi sbarra la strada "Hai fatto il tuo passo falso Chiara...bhe grazie di avermi spianato la strada..."
"Ginevra giusto?" lei annuisce e poi soffia verso l'alto la nuvola della sua sigaretta "Non è per cattiveria ma non sei parte di questo mondo Chiara...e non sei quella giusta per lui...Stephan ha bisogno di una ragazza forte, di una ragazza che non abbia paura di nulla..."
"Che cazzo ne sai te?"
"Stai a vedere..." lei si allontana continuando a fumare poi spegne la sigaretta in un bicchiere e raggiunge il gruppetto che sta pian piano rientrando in casa. Ginevra si accosta a Stephan e gli sussurra una cosa all'orecchio. Lui mi guarda poi si gira verso la ragazza e annuisce. Le mette una mano alla base della schiena e la accompagna dentro. Io rimango fuori, sicura che quello sia il mio posto, lontana da lui e dal suo mondo...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora