82. SCEGLIERE TE

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"Ricordami di dire a Lorenzo di non organizzare più nessun tipo di festa" lo spingo scherzosamente e lui ride "Smettila scemo...è stato carinissimo invece"
"Non lo metto in dubbio ma abbiamo tirato le tre di notte...senti ma se cerchiamo un posto nei dintorni dove dormire?" scuoto la testa "Voglio tornare a casa...se ci mettiamo per strada adesso quaranta minuti e ci siamo...posso guidare io se sei stanco...ovviamente se non mi ritieni all'altezza di poter guidare la tua amata Lamborghini dovrai guidare tu"
"Ma se l'hai già guidata...non è per quello lo sai...e poi possiamo dormire di più domani...solo che pensavo volessi stare qua...magari svegliarti con il rumore del mare" si, sarebbe bello, e anche io ci ho pensato. Anche nel Castello ci sono delle stanze e se lo chiedessimo credo che non si farebbero problemi a darmi una camera ma volevo tornare a casa per la nostra prima notte assieme "Torniamo a casa...volevo stare lì..se però sei troppo stanco" lui scuote la testa e mi bacia a stampo "Anche io voglio tornare a casa nostra....però prima stiamo almeno una mezz'ora in spiaggia...vieni" mi prende per mano e scende la scaletta. Attorno al Castello c'è ancora fermento..coloro che dovranno mettere tutto a posto per la mattina successiva sono già all'opera. Stephan tiene in mani un piattino con quello che rimane della sua buonissima torta di compleanno. Si ferma vicino ad una sdraio e mi ci fa sedere prima di mettersi dietro di me e di avvolgermi fra le sue braccia "Come stai?"
"Bene...me lo hai chiesto anche dieci minuti fa" in realtà me lo ha chiesto almeno 50 volte dall'inizio dalla serata...adoro il fatto che lui si preoccupi per me, lo ha sempre fatto, ma a volte diventa quasi comico il suo atteggiamento "Mi preoccupo" lui abbassa gli occhi e si mette a giocherellare con l'orlo della sua camicia. Io prendo un pochino di torta e gliel'avvicino alle labbra "Lo so..ma io sto benone...ovviamente sia fisicamente che moralmente ci metterò un pochino a riprendermi totalmente ma sto bene..."
"Mangia tu la torta che sei scheletrica Chiara...quando t'ho abbracciata ho sentito quanto sei dimagrita...e non credere che visto che non te l'ho detto non mi sia spaventato" so di essere dimagrita parecchio ma adesso mi rimetterò in carreggiata "Mangio da adesso in poi tranquillo..ora tu devi pensare solo a riprendere ad allenarti e a tornare stabilmente in campo ok? Poi il resto verrà di conseguenza..." Stephan annuisce ma vedo che non è convinto "Non lascerai il calcio...piuttosto ti incateno a Trigoria"
"Chiara...è anche colpa del calcio e del mondo che mi ruota attorno se tu sei stata male" scuoto la testa energicamente e mi volto per guardarlo in viso "Assolutamente no...sai che la colpa è solamente di una persona...che lui sia un calciatore è soltanto un piccolo particolare che non c'entra nulla con te..non pensare a quello che ti ho detto a Parigi...ho detto un sacco di stronzate, ma proprio tante...non pensarci...tu sei un calciatore e devi tornare a giocare...con calma, con i tuoi tempi ma ti voglio vedere correre all'Olimpico a breve...ok?"
"E se mentre sono ad allenarmi o in ritiro ti succede qualcosa?"
"E se mentre vado a fare la spesa mi succede qualcosa? Può capitarmi e può capitarti qualcosa di brutto in qualsiasi momento...mica possiamo evitare di vivere...sono 40 giorni che non vivo e ti assicuro che non voglio passare neanche un altro giorno senza farlo...ma dobbiamo cercare di vivere al meglio ogni momento..a partire da questo...ci sono il mare, la luna, le stelle...io e te..una fetta di torta buonissima...diamoci ancora oggi e domani per riprendere in mano la nostra vita...e poi ripartiamo...ma dobbiamo essere in due, perché ci saranno momenti dove inciamperò di nuovo e tu dovrai sostenermi...perché non ti nego che ho paura, e anche tanta...ma di te mi fido, sei l'unica persona di cui mi fidi al 100% sulla faccia della terra" lui sorride e annuisce "Mi sei mancata" so di cosa parla..io e lui abbiamo sempre parlato un sacco, di tutto mentre da quando sono finita in ospedale non ci siamo mai detti nulla, se non le cose essenziali "Anche a me sei mancato..."
"Di cosa avevi paura Chiara? Che ti voltassi le spalle? Allora hai preferito farlo tu per prima?" annuisco e lui mi fissa con tristezza "Aspettavo solo un tuo cenno, solo quello...sai quanto è stato difficile aspettare tutte quelle ore a Parigi in aeroporto pensando a te da sola? Con la paura che tu facessi qualche stronzata? Non solo tu hai paura Chiara...anche io ne ho, e ne ho anche tanta, perché fra il ricordo di te stesa su quel cazzo di letto a casa sua e te in bagno con quel pezzettino di vetro in mano non ti dico gli incubi..."
"Mi dispiace...non...insomma..."
"Non dirmi che non volevi portare a termine quello che avevi iniziato..."
"Non te lo dico allora..anche perché tu mi hai vista quella sera...e sai che sarei voluta andare fino in fondo" l'occhiata che lui mi lancia è di quelle che ti fanno gelare il sangue nelle vene..è paura, mista ad un senso di impotenza che non lascia scampo...mi trapassa il cuore, me lo stritola "E io che cazzo avrei fatto? E non dirmi che ti avrei dimenticata facilmente e mi sarei ricostruito una vita perché mi alzo e me ne vado...che opinione hai di me? Si, ho sbagliato con Noemi ma poi non ti mai dato modo di dubitare di me...cosa avrei fatto qui senza di te?"
"Avresti vissuto"
"Che vita? La mia vita e non solo la tua te la stavi portando via con quel pezzettino di vetro...e cosa avrei detto a Federico?" detta in quei termini la mia decisione sarebbe stata egoistica ma in quel momento non vedevo via d'uscita. Ci sarebbero stati inevitabilmente altri momenti bui ma credo che quello che aveva detto Stephan fosse l'esatta dimostrazione che insieme potevamo farcela...dovevamo darci la possibilità di essere felici "Mi dispiace..." lo abbraccio e lui mi stringe. Piango, anche se non sono lacrime di tristezza, ma solo un modo per buttare fuori tutte le emozioni che ho vissuto nelle ultime 24 ore "Promettimi che non lo farai più"
"Promesso..ma tu devi promettermi che ti allenerai e che tornerai a giocare al più presto..." Stephan annuisce mentre guarda il mare...so che ci sono ancora un sacco di argomenti di cui dobbiamo parlare...so che ci saranno volte in cui inevitabilmente io lo odierò o lui odierà me perché in un modo o nell'altro l'amore che ci lega è così forte che comporta anche una buona dose di dolore...ci saranno momenti in cui mi verrà istintivo rinchiudermi in una stanza, con la musica a palla nelle orecchie, momenti in cui i suoi occhi verdi che mi scavano dentro non mi sembreranno la cosa più bella del mondo ma al contrario la mia condanna...una condanna fatta di un legame che sia io e che lui abbiamo messo a dura prova. Un legame che forse nessuno dei due era pronto a vivere ma che ci è capitato fra le mani, come qualcosa più grande di noi "Mi sei mancata per tante cose Chiara" prende l'ultimo pezzettino di torta con le dita e me lo avvicina alla bocca...io lo prendo e lo assaporo per poi leccargli lentamente le dita, senza staccare mai il contatto visivo "Lo so" ovviamente anche lui mi è mancato, mi è mancato dividere le mie giornate e le mie nottate con lui ma so che in quel momento lui parla del lato più puramente fisico del nostro rapporto. La tensione e la corrente sessuale fra di noi sono state a livelli estremi per tutta la serata ma io non sono ancora pronta a lasciarmi andare del tutto. Ovviamente lui mi fa sempre effetto, soprattutto vestito così..ovviamente i baci che ci siamo scambiati e il tenerci costantemente la mano non hanno fatto altro che acuire il senso di mancanza estrema di un contatto fisico più ravvicinato e prolungato ma...c'è sempre quel 'ma' che aleggia fra di noi "Ti voglio Chiara....non te lo nego"
"Lo so che mi vuoi..e anche io..ovviamente sento anche io il bisogno di farmi toccare da te ma il blocco mentale c'è sempre..."
"Hai paura?" scuoto la testa "No...non è paura..ma è comunque la consapevolezza che l'ultima volta che sono stata con qualcuno era contro la mia volontà...so che stare con te è diverso che stare con lui..ti amo...e so che tu mi ami..e so anche che mi aspetteresti.."
"Si che ti aspetterei...ma non voglio negarti che la conclusione perfetta di questa serata sarebbe solo una" la mia più grande paura è non essere più alla sua altezza neanche da quel punto di vista "E se non ti piacesse più?"
"Stai scherzando spero...cosa non dovrebbe più piacermi? Fare l'amore con te?" muovo la testa su e giù diventando rossa "È follia Chiara..cosa è cambiato?" vorrei dirgli che è cambiato tutto ma alla fine dentro di me so che non è cambiato proprio nulla...l'attrazione e la voglia sono sempre le stesse...il bisogno di sentirlo mio è sempre uguale e non importa se nel frattempo io sia stata di un altro ragazzo per una volta...a Patrick non ho dato nulla di me in definitiva...mi sono resa conto che ho permesso a quel singolo episodio di condizionarmi la vita oltre l'inverosimile. Ero disposta ad ammazzarmi a causa sua..si, quella sera sarei andata fino in fondo ed ora mi do mentalmente della cogliona solo per aver sfiorato l'idea...ho permesso a quel ragazzo che credevo mi volesse bene di avvelenarmi la vita e soprattutto di avvelenare la cosa più bella che ho, il mio rapporto con Stephan. Quello che è successo con Patrick ha colorato di nero un qualcosa che invece con mio marito ha mille e mille sfumature di colore..il rosso della passione, il rosa della tenerezza, il verde dei suoi occhi...non posso permettere che quel singolo episodio definisca me ma anche un qualcosa di naturale come fare l'amore con lui "Per me nulla...magari per te si"
"Sai cosa è cambiato? Che prima lo facevamo anche tre volte al giorno mentre adesso è da quella mattina ad Ostia che non lo facciamo e mi manca un sacco...ma mi basterebbe anche abbracciarti tutta notte e basta...anzi, per questa notte basta veramente solo quello...voglio sentirti piccola...che non vuole dire necessariamente fare sesso ma sentire che ci sei...poi se domattina o quando vorrai e te la sentirai vorrai fare un altro passo avanti lo faremo...ma non è quella la cosa fondamentale..è sapere che ci sei, che sei accanto a me..perché la cosa più brutta è il fatto che ti ho sentito lontana...non sai quanto..." sono stata distante ma non l'ho fatto consapevolmente..è stato un meccanismo di difesa...ho allontanato tutti per paura che loro si allontanassero "Sono stata lontano anche da me stessa Stephan.." mi alzo e mi metto a passeggiare sulla sabbia per poi decidere che posso benissimo togliermi i sandali e affondarci i piedi dentro "E adesso cosa è cambiato?"
"Mi sono accorta che c'è una cosa da cui non potrò mai e poi mai allontanarmi..." mi raggiunge e si toglie scarpe e calde....solo noi due potremmo stare in riva al mare alle tre e mezza di notte a fine ottobre "Cosa?"
"Te..perché nonostante ci abbia provato e tu lo sai alla fine sei inciso da qualche parte dentro di me e mica te ne puoi andare così facilmente" faccio un passo avanti e sfioro con le dita dei piedi l'acqua fredda "Cosa hai in mente di fare? È gelida"
"Nulla...magari schizzarti giusto un pochino" muovo la gamba e lo bagno "Chiara..." nonostante cerchi di fare l'incazzato vedo che sta ridendo "Stephan..." mi divincolo dal suo abbraccio, o meglio tento di farlo perché lui mi riprende facilmente e mi fa fare un giro "Ora ne paghi le conseguenze" la sua voce bassa e roca dovrebbe farmi paura invece mi fa solo schizzare il cuore in gola per l'emozione...nulla di lui potrà mai farmi paura...e quello che ho detto è assolutamente vero, lui ormai è inciso dentro di me e nulla e nessuno potrà mai farlo andare via.

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora