23. LA MIA PAZZIA PIÙ BELLA

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NdA a causa di Wattpad che fra ieri sera e stamattina ha fatto i capricci probabilmente non tutte avete letto il capitolo 22 della ff che ho pubblicato ieri sera...andate a leggerlo prima di questo...

"Chiara...mi dai il tuo documento?" fisso Stephan come se mi avesse chiesto di dirgli la fornula di qualche complicatissimo quesito matematico "Si...si certo" cerco di aprire la fibbia della borsa ma le mani mi tremano così tanto che non ce la faccio così lui posa le mani sulle mie "Lascia fare a me" annuisco e lascio che lui mi apra la borsa, prenda il portafoglio e cerchi il mio documento nello scomparto giusto "Torno subito" lo fisso mentre va dal funzionario del comune di Livigno che in quel giovedì 11 gennaio 2018 mica si aspettava di trovarsi davanti a un calciatoredi serie A che avrebbe preteso di sposarsi di lì a 48 ore massimo, senza nessun invitato e praticamente nell'anonimato più assoluto "Ci sono due salette qui per sposarci...vuoi vederle?" lui mi trascina via ed io lo seguo sorridendo debolmente "Ma ti hanno detto qualcosa?"
"Ci possiamo sposare sabato nel primo pomeriggio...così poi abbiamo tempo per festeggiare noi due prima di ripartire per Roma...ci sono queste due salette fra cui possiamo scegliere oppure c'è una piccola chiesetta sconsacrata a tipo 2000 metri..." mi illumino letteralmente e lui sorride "Sapevo che ti sarebbe piaciuta l'idea...credo che sarebbe molto romantico..."
"Sarebbe il massimo...ma aspetta però.." lo blocco mentre continua a camminare...le due salette sono carine, molto intime e sicuramente più convenzionali, ma l'idea di sposarci nel mezzo del nulla mi attira un sacco "...sei veramente sicuro? Insomma se ci sposiamo, se diciamo la formula e tutte le cose che si dicono di solito, poi siamo sposati"
"L'idea è proprio quella amore mio"
"Mi hai chiesto di sposarti il primo gennaio"
"Siamo all'11...ho aspettato fin troppo..." mi metto a ridere mentre lui mi prende le mani e poi se le porta alle labbra per baciarmi le nocche "Hai le mani gelate"
"Sono agitata da morire...cioè ipoteticamente fra tipo 48 ore potremmo essere sposati..."
"Si, fra poco più di 48 ore saremo sposati" gli sorrido e gli butto le braccia al collo "Ma sei sicuro? E la cerimonia al mare? E i tuoi genitori? Tuo fratello? I tuoi amici? Si arrabbieranno a morte e mi odieranno perché mi hai sposato" so che quella è una cazzata bella e buona ma in quel momento straparlo "Ma non dire cazzate te...magari si stupiranno e non poco ma non potranno mai odiarti..sanno che ti amo e che tu mi ami..e questo basterà...tu sei convinta?" mi mordo il labbro inferiore e muovo la testa su e giù "Si...ma sono anche agitata al massimo..cioè di solito le persone normali ci mettono tipo sei mesi o anche un anno per organizzare il matrimonio..invece noi facciamo tutto in 48 ore neanche.."
"Avrai 6 mesi per organizzare quello al mare..dove potrai tipo scegliere l'abito, i fiori, tutte le menate varie..ma questo sarà una cosa solo nostra...solo noi due, perché alla fine ci sposiamo noi e nessun'altro...alla fine basta che siamo convinti noi due.."
"Lo so Stephan, però...insomma, io non ho nessuno ma tu hai un sacco di persone che sarebbero contentissime di assistere al nostro matrimonio..."
"E ci saranno a quello di giugno...adesso voglio solo te, perché alla fine solo tu sei importante adesso...servi solo tu che mi dici che mi sposerai, che starai sempre con me.."
"Ma io starò comunque con te Stephan..." capisco in parte il suo estremo bisogno di un qualcosa di stabile e definito ma ho paura che quello sia un desiderio passeggero. Sull'onda del momento lui si è fissato sul matrimonio...ma poi? Se si ritrovasse imbrigliato in qualcosa che in realtà non vuole? "E allora due fedi al dito suggelleranno solo qualcosa che comunque i nostri cuori sanno già...se hai paura che io me ne penta ti assicuro che non potrà mai accadere. Ti sposerei anche adesso Chiara..." Stephan sembra così diverso dal ragazzo che mi ha urlato dietro allo chalet solo la sera prima...e forse il suo nervosismo derivava da qualcosa che sentiva dentro, qualcosa che la nostra decisione di sposarci di lì  a due giorni, sembra aver spazzato via..ora sorride, è felice e quindi perché negargli qualcosa che lui sembra volere con tutto il cuore? "Sposiamoci allora"
"Alla chiesetta? Dopodomani alle 15, altrimenti poi fa troppo freddo.." guardo l'orologio che è appeso proprio sopra di noi, e calcolo che fra 50 ore dirò sì a Stephan e avrò una fede al dito "Alla chiesetta, dopodomani alle 15..." mi metto a ridere e lui mi segue. Mi solleva da terra e mi fa fare un mezzo giro mentre io non so se urlare, ridere, piangere "Dai andiamo che abbiamo un sacco di cose da fare" mi bacia a stampo ma io non sono affatto d'accordo e quindi gli mordo il labbro inferiore con i denti e lo riporto attaccato a me "Adesso baci la tua futura sposa come si deve, altrimenti potrei sempre dirti di no"
"Non ci provare Chiara..." mi prende il viso fra le mani e mi bacia facendomi inarcare all'indietro. Mi lascio scappare un gemito e afferro con le mani il tessuto della sua felpa "Stephan...non siamo da soli" cerco di resistere al suo assalto ma sinceramente non ne ho né la forza né la voglia...quando fa così, ho imparato che devo sconnettere completamente il cervello e seguire la corrente..una corrente che adesso mi porta ad avvinghiarmi a lui in una stanzetta nel comune di Livigno, una saletta che di solito viene usata per qualcosa di sacro come i matrimoni mentre i nostri pensieri sono tutt'altro che sacri in quel momento "Non riesco a staccarmi da te al momento...assecondami"
"Ma ti assecondo più che volentieri lo sai...solo che siamo in un luogo che non è molto adatto a quello che hai in mente di fare..." Stephan mi spinge contro il muro ed inizia a baciarmi il collo mentre io ridacchio "E secondo te cosa avrei in mente di fare?" caccio un urlo quando lui mi morde la pelle "La stessa cosa che ho in mente di fare io...ma sicuramente non qua Stephan...possiamo magari arrivare alla macchina" gli rifilo il mio sguardo più sensuale e lui mi bacia di nuovo, soffiandomi sulle labbra "L'abbiamo mai fatto in macchina piccola?"
"No...ci manca farlo in macchina Stephan...mi pare che il posto dove hai parcheggiato sia abbastanza riparato...oppure potremmo andare da qualche altra parte...dato che siamo in vena di pazzie, facciamole tutte ste pazzie"
"Ma dove cavolo eri prima Chiara? Dove cavolo eri? Potevi mica arrivare nella mia vita un pochino prima?" continuaimo a baciarci mentre parliamo, sembra che non riusciamo seriamente a staccarci l'uno dall'altra "Si vede che adesso è il nostro momento amore...e dobbiamo vivercelo fino in fondo sai?"
"Voglio viverti fino in fondo Chiara...è esattamente quello che intendo fare...sei pronta?" non so se sia tipo un'allusione bella e buona ma a giudicare dalla sua espressione credo proprio che la sua frase abbia un doppio senso..decido di giocare anche io "Fino in fondo..."
"Andiamocene da qua" i suoi gesti però cozzano con le sue parole perché continua a tenermi stretta a sé con una mano alla base della mia schiena. Sento ogni dettaglio del suo corpo premuto contro il mio. Il respiro accelerato, il cuore che batte all'impazzata, i muscoli che ormai conosco alla perfezione, il fatto che sia eccitato da morire, così come lo sono anche io. Proprio in quel momento sentiamo dei passi avvicinarsi e decidiamo che è meglio non dare spettacolo. Ci ricomponiamo quanto basta e poi ci prendiamo per mano giusto in tempo per non destare sospetti nel funzionario che ci sorride "Allora Signor El Shaarawy...Signorina...avete deciso per il luogo?"
"La chiesetta sconsacrata"
"Ottima scelta...alle 15 sabato giusto? E ci occupiamo noi dei due testimoni...voi portate solo le fedi...sicuri di voler fare questa cosa? È veramente un matrimonio atipico"
"Siamo sicuri...vero amore mio?" Stephan sorride e io annuisco "Si, siamo sicuri...assolutamente sicuri di volere questo matrimonio atipico diciamo" il funzionario annuisce "Naturalmente come da sua richiesta terremo la massima discrezione e andando contro le regole esporremo le pubblicazioni all'interno di modo che nessuno le veda...ci vediamo sabato allora, celebrerò io stesso il matrimonio" lo salutiamo e poi sempre mano nella mano usciamo dal comune di Livigno. Appena fuori ci mettiamo a ridere nello stesso istante, non so neanche il motivo. Sarà che adesso non si torna assolutamente indietro, sarà che adesso la cosa è tremendamente seria, perché ormai che le pubblicazioni sono state fatte è come se fossimo praticamente già sposati "Abbiamo un sacco di cose da fare Stephan...le fedi, io devo prendere qualcosa da mettermi, almeno un maglioncino nuovo, magari bianco...e poi voglio andare a pattinare dato che tu hai fatto il coglione ieri e mi hai rovinato la giornata sui pattini...e poi dobbiamo ancora andare in centro a Livigno per il giro in città"
"Abbiamo anche domani per fare qualcosa Chiara...mica dobbiamo fare tutto oggi"
"Domani sarò troppo agitata...e poi tipo dovremmo stare lontani il giorno prima di sposarci"
"E dove dovrei andare scusa? Non fare la cretina va...passeremo appiccicati questi tre giorni...a partire da adesso...macchina, io e te" mi abbraccia da dietro ed io tento di scansarlo "Stavo scherzando sul farlo in macchina...mica possiamo Stephan"
"Ti ricordo che la macchina ha i vetri oscurati..." mi bacia il collo ed il capitolo nell'esatto momento in cui la sua voce bassa e vibrante raggiunge per non so quale tortuosa strada il mio centro più intimo..credo ci sia una connessione diretta "Mi dici cosa hai fatto per far si che potessimo sposarci così in fretta?"
"Un assegno molto generoso è bastato" sgrano gli occhi...sapevo che probabilmente quello sarebbe stato l'unico modo ma speravo che alla fine sarebbe bastato dire che desideravamo sposarci al più presto e basta. Sapere che lui ha dovuto sborsare dei soldi per fare quella cosa mi fa sentire tremendamente in colpa "Stephan..."
"Non ti dirò mai e poi mai la cifra..neanche sotto tortura...ora andiamo alla macchina" mi faccio trascinare dolcemente verso l'auto ma quando siamo arrivati lo spingo verso la portiera e lo abbraccio sorprendendolo "Ti amo Stephan...veramente tanto..tu fai un sacco di cose per me, invece io non riesco mai a ricambiare in qualche modo. Mi sento in difetto e non so come dimostrarti che ti amo da morire"
"Hai accettato di sposarmi...è la più grande dimostrazione di amore che potessi farmi...so che non sono semplice da amare Chiara...so che a volte mi odi, ieri mi sono odiato da solo quindi so benissimo che non è una passeggiata stare con me..ma ti giuro che ti amo, ti giuro che cercherò di renderti felice.." appoggio la bocca sulla sua "Lo so...ora facciamo questa pazzia?" vado verso il sedile posteriore "Ovviamente non esiste che lo facciamo scomodi sul sedile anteriore con il volante che rischia di spaccarmi la schiena" apro la portiera e salgo dietro con lui che mi segue poco dopo "Oscurano vero sti vetri? Cioè non si vede vero?"
"Sono scuri apposta Chiara..." Stephan mi aiuta a togliere il piumino e la sciarpa poi io faccio lo stesso con lui. Scalcio via le scarpe buttandole sul tappetino e poi faccio scendere lungo le gambe i leggins e le mutandine "Cavolo piccola...così mi uccidi però"
"L'intento non è ovviamente di ucciderti ma di farti stare bene...se vuoi che mi rivesta devi solo dirlo...io pensavo che ci volesse un momento solo per noi...ma se tu hai cambiato idea.." mi metto a cavalcioni su di lui poi mi arrotolo attorno all'indice una ciocca di capelli "Mi uccidi perché starei chiuso in sta macchina con te mezza giornata...voglio solo perdermi in te...sto così bene quando siamo solo noi due..."
"Ed io sto tremendamente bene quando siamo io e te..e basta...ma ovviamente non possiamo sempre stare noi due isolati dal mondo esterno..sai che prima o poi dovrai affrontare le conseguenze di quello che stiamo facendo vero? Cioè torniamo a Roma con una fede ciascuno al dito..non possiamo nasconderlo"
"E chi vuole nasconderlo? Io no...pensi che andrò ad allenarmi togliendo la fede? Assolutamente no Chiara...la terrò al dito con orgoglio e gioia...perché l'ansia che sentivo dentro ieri è scomparsa nell'esatto istante in cui hai accettato di sposarmi qui...ho bisogno di stabilità e la voglio adesso...non fra sei mesi o un anno...voglio metterti una fede al dito adesso...perché non mi serve altro tempo per capire che sei quella giusta..non mi serve tempo per capire che voglio passare con te il resto della mia vita. Lo so già e anche da parecchio. Lo so da quando mi hai chiamato e ti sono venuto a prendere alla Fontana di Trevi, lo so da quando ti sei addormentata appiccicata a me, lo so da quando ci siamo baciati mentre c'era il temporale...lo so da quando ho iniziato a sentire questa voglia matta di proteggerti e di proteggere il nostro amore...perché ci amavamo già, ci siamo amati da quel momento in ospedale, quando il tuo profumo mi è entrato dentro e non mi ha più abbandonato..." lo bacio prendendo il suo respiro e donandogli il mio. Non sono mai stata più sicura di una cosa in vita mia...lui è il mio unico destino, l'unico possibile...mentre lui mi sposta i capelli sulla spalla destra e inizia a baciarmi il collo io sposto le mani fino all'elastico dei suoi pantaloni. Mentre io mi faccio strada lentamente con le mani che tremano come al solito lui mi tocca "E se tipo fossi già incinta?"
"Vorrà dire che fra 9 mesi avremmo un nuovo membro della famiglia...non ho paura Stephan e soprattutto non me ne vado fidati...se non ti ho ucciso e poi seppellito nella neve ieri non capiterà più" ridiamo mentre alzo il bacino per farlo entrare dentro di me. È bellissimo come al solito, è la consueta scarica di brividi lungo la spina dorsale. È veloce e appagante, anche se non mi basta mai il contatto con lui...rimaniamo a baciarci per almeno mezz'ora dopo, io accoccolata in braccio a lui. Per noi due adesso il mondo è racchiuso in quella macchina "Sul serio l'ansia ti è passata? Non c'entrava con le voci della possibile cessione allora"
"In parte c'entrava con quello...ho silenziato il telefono per noi leggere tutti i messaggi che mi stanno arrivando...ma non era solo quello..." parlando mi sfiora il viso con le dita ed io sorrido inclinando la testa per seguire il suo movimento "Da quando ti ho conosciuta ho questa voglia assurda di stare con te, sempre e comunque...non è solo una cosa fisica, è anche qualcosa di mentale..come se mi si fosse accesa una lampadina dentro che mi dice una roba tipo 'lei è tua, non fartela sfuggire'...e credevo che chiedendoti di sposarmi questa sensazione si sarebbe placata, invece è peggiorata..e ho capito che non voglio aspettare...che senso ha in fondo? Perché dobbiamo aspettare? Ci amiamo e allora dimostriamo al mondo che due che si conoscono da neanche un mese possono sposarsi a 2000 metri senza dire niente a nessuno.."
"È folle lo sai vero?"
"Lo so...ed io in realtà ho sempre preferito non fare follie soprattutto ultimamente...ma tu mi porti a fare follie Chiara...perché sei tu stessa una follia" sorrido...sono una follia, qualcosa di totalmente fuori dal suo controllo...so quello che Stephan prova perché lo provo anche io "Anche tu sei una follia per me, lo sai...perché prima di te non esisteva nulla, c'era solo tanto buio, ed io pensavo, anzi ero fermamente convinta che non avrei più vissuto...poi ti ho incontrato e nulla è stato più come prima...e ho paura, ho sempre paura, ogni dannato minuto, anzi ogni secondo, che tu te ne vada e quel buio torni...solo che sarebbe ancora peggio, perché adesso che so come si sta ad essere felici, assurdamente felici e quindi non so se ce la farei a tornare a quando non avevo nulla"
"Hey Chiara...guardami..." mi alza il viso e mi bacia, mentre sento una sensazione strana alla bocca dello stomaco "L'hai sentito anche tu vero?"
"Cosa?" è impossibile che l'abbia sentita anche lui, è impossibile che quella sensazione come se fossi su un precipizio e guardassi il vuoto sotto di me l'abbia percepita anche lui...mi tremano le mani "Lo sai di cosa sto parlando...quella cosa allo stomaco...la sento sempre quando sto con te..." mi accorgo che è vero, è un qualcosa che sento sempre ma non ci ho dato mai molto peso. Lo attribuivo al post orgasmo, a qualcosa di fisico, invece pensandoci bene a volte quella sensazione mi sommerge anche quando siamo semplicemente vicini, o in mezzo alla gente e lui mi tiene per mano. La sento quando lui mi sorride, quando lui mi guarda negli occhi, la sento sempre, in qualsiasi circostanza, basta che lui sia vicino a me "Anche io la sento..." è come se le viscere mi si attorcigliassero e il cuore iniziasse a battermi direttamente in gola, è come se nella gabbia toracica ci fossero non una, non due ma mille farfalle che mi sbattono dentro "E aĺlora sai che non possiamo rinunciare a quella sensazione...ti voglio sposare, fra due giorni, in mezzo al nulla, senza nessuno..solo io e te"
"Va bene..solo noi due...l'importante è quello no?" si, l'importante è che io e lui siamo convinti di quello che stiamo facendo...lo so che è folle, ma ho capito che l'amore non può non esserlo,  se ci pensi troppo perde la sua componente fondamentale che è quella di sfuggire alla logica e a qualsiasi forma di controllo. L'amore è stravolgere le regole, sovvertirle e crearne di nuove...l'amore è tutto e niente, l'amore è bianco e nero, oltre ad altri mille colori in mezzo...l'amore è il ragazzo davanti a me che mi ha insegnato soprattutto che l'amore si vive in due, sempre con il pulsante dell'acceleratore pigiato al massimo...senza follia non ci sarebbe amore, senza follia non ci saremmo noi...senza follia il mio mondo sarebbe ancora buio, mentre adesso è pieno zeppo di luce..

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