"Signora El Shaarawy...sei pronta?" sorrido a Stephan e mi giro nel caldo rifugio delle sue braccia "Tecnicamente non sono ancora la signora El Shaarawy, per ancora pochissimo sono semplicemente Chiara...comunque si, sono pronta" guardo la chiesetta sconsacrata a pochi passi da noi "Anche se non avrei mai pensato di sposarmi, soprattutto con un ragazzo semplicemente favoloso come te"
"Grazie del complimento amore mio ma non sono per niente favoloso Chiara..."
"Invece sei favoloso, anzi sei ancora qualcosa di più che favoloso...soprattutto perché mi sopporti e per sopportare me ci vuole decisamente qualcuno di fantastico"
"Finiscila...sei facile da amare Chiara, almeno per me.." mi da un buffetto sulla guancia e poi sfrega il naso contro il mio. Mi piace un sacco quando lo fa...è uno di quei gesti che mi fanno capire che siamo una coppia a tutti gli effetti, come se il fatto che fra venti minuti saremo sposati non sia un indizio sufficiente "Facile da amare io Stephan? Non credo proprio sai? Insomma non mi amo manco io..."
"Adesso che siamo quasi sposati non ti ami di più anche tu? Ti sei finalmente perdonata?" bella domanda...la maggior parte delle volte credo di si, insomma in quelle tre settimane ho lasciato dietro di me molte delle mie paure, ho accettato quello che è successo ai miei genitori, l'ho messo fra le cose che succedono nella vita e su cui tu non hai assolutamente alcun controllo...ovviamente sposarmi e non avere neanche mia madre e mio padre accanto non è una bella sensazione perché mentre Stephan ha deciso di sposarsi con il nulla attorno ma a Giugno avrà accanto la sua famiglia io non avrò nessuno comunque e quello fa male "In parte si...ma fa male comunque...a volte la tenebra ritorna Stephan e faccio fatica a ricacciarla indietro...perché riesco a farlo solo se ci sei tu vicino a me...sei tu l'antidoto al male di vivere che comunque mi porterò dietro per sempre...è per questo che all'inizio avevo paura di avvicinarmi a te...e perché adesso ho una paura folle che sia tu ad allontarmi o ad allontanarti" Stephan mi prende il viso fra le mani e mi bacia poi mi prende per mano e mi porta fino all'ingresso della chiesetta. Sembra un costruzione messa lì a caso, senza alcuna logica dato che attorno non c'è assolutamente nulla. Siamo a circa 2100 metri di altezza e siamo arrivati lì seguendo le scrupolosi indicazioni del navigatore per non perderci. Per fortuna l'auto che Stephan ha noleggiato va agilmente sulle strade di montagna e abbiamo raggiunto abbastanza agevolmente il luogo della cerimonia. Ora stiamo aspettando l'ufficiale di stato civile che dovrebbe arrivare a momenti insieme ai nostri due testimoni. Per ora c'è solo un altro funzionario del comune di Livigno che ha aperto la porta della chiesetta e che ora sta preparando tutto il necessario "Sei tu che hai trovato la forza dentro di te per sconfiggere i tuoi demoni Chiara, io sono stato solo un aiuto ma hai fatto tutto da sola"
"Non è vero Stephan...senza di te io non sarei qua...non intendo solo che ovviamente non sarei qui a 2100 metri ma probabilmente non sarei neanche qui, su questa terra...quando ci siamo conosciuti ero al limite e tu credo te ne sia potuto rendere conto quando mi sei venuto a prendere alla Fontana di Trevi..ti amavo già lo sai, ma non ero pronta per te...e a volte non sono pronta per te neanche adesso...perché tu sei più di tutto quello che avrei mai potuto desiderare per me..sei fin troppo a volte e ci sono momenti dove mi dico che io non sono decisamente abbastanza per te.." lui fa per protestare ma io gli metto un dito sulle labbra per zittirlo "...aspetta che finisco...per esempio stamattina mi sono svegliata alle sette e mezza, tu dormivi ed io ti ho guardato per un'ora buona, sono stata zitta accanto a te e ti ho guardato...come si guarda una cosa troppo bella, troppo delicata, troppo perfetta...e si cerca di non sfiorarla neanche per paura di contaminarla con lo schifo che ci portiamo dietro...tu sei questo per me...e lo so che anche tu non sei perfetto, ho imparato a conoscere anche i tuoi lati peggiori. Ma in confronto ai miei lati peggiori non sono nulla...ho sempre pensato che tu sia la luce, una luce accecante che sarebbe inevitabilmente scemata fino a scomparire del tutto se l'avessi fatta incontrare con la mia tenebra...sto cercando di far coesistere le due cose..a volte faccio fatica e lo sai anche tu..ci sono momenti dove crollo..." quella mattina mi sono fatta un pianto di due ore fra le sue braccia perché ero convinta che lui si sarebbe pentito di avermi sposata due secondi dopo aver detto il 'lo voglio'. Sono tutte mie paranoie, so che lui non se ne pentirà, come non lo farò io ma il mio carattere insicuro e pieno di paure rimane quello, non posso certo modificarlo del tutto "Ti amo Chiara...questo lo sai...e amo anche la tua tenebra, amo anche i tuoi lati più bui, fanno parte di te e li amo allo stesso identico modo dei tuoi lati più luminosi. Perché non sei solo tenebra piccola...come io non sono solo luce"
"Però sei più luce tu...basta che sorridi o che spalanchi gli occhi e sei pura luce lo sai" lui arrossisce ed io lo abbraccio affondando il viso nella sua giacca pesante "Sei la mia luce Chiara e se gli altri non l'hanno vista peggio per loro"
"Basta che l'abbia vista tu Stephan..perché basta che sia tu ad amarmi, degli altri non me n'è mai importato nulla" rimaniamo abbracciati fino a quando sentiamo una macchina arrivare e parcheggiare davanti alla chiesetta. Scendono il funzionario che abbiamo incontrato due giorni prima e due ragazzi più giovani, vestiti tutti con giacconi pesanti, cappelli e guanti "Scusate il ritardo...entriamo nella chiesetta così possiamo toglierci almeno i guanti ed i cappelli..credo che ci sia anche una piccola stufetta che viene accesa quando si celebrano i matrimoni altrimenti dobbiamo rimanere tutti imbacuccati" ci precede nella chiesetta, che è piccolina ma forse anche per questo ancora più carina. Le panche sono state tolte e sostituite da un lungo tavolo con quattro sedie davanti e qualche altra sedia sparsa per l'ambiente "Non celebriamo molti matrimoni qui, soprattutto a Gennaio...la maggior parte delle coppie sceglie di sposarsi in comune giù a Livigno ma devo dire che chi sceglie di celebrare il rito qui è sempre stato molto contento della scelta...ora potete sistemarvi che poi iniziamo...loro sono due dei ragazzi che lavorano con me in Comune e che saranno i vostri testimoni" ci presentiamo e poi prendiamo posto. Mi tolgo il piumino e rimango con il mio nuovo maglione bianco. Me ne sono innamorata subito, anche se credo di non aver mai indossato qualcosa di bianco negli ultimi 10 anni. Ma almeno al mio matrimonio devo rispettare in parte la tradizione...sotto porto dei jeans chiari e un paio di scarponcini da montagna. Ho lasciato i capelli sciolti, come da espressa richiesta di colui che diventerà mio marito fra poco. La collana con il mezzo cuore mi scende fino ai seni, ed io ogni tanto prendo il freddo metallo fra le mani come per sincerarmi che sia vero. Stephan indossa la felpa rossa che gli ho comprato io due giorni prima e un paio di pantaloni neri. Non siamo sicuramente vestiti da matrimonio, se per matrimonio si intende tutta la serie di consuetudini che di solito si cerca di rispettare...l'abito bianco, lo sposo vestito elegante, i fiori, la musica, gli invitati, la festa...nel nostro grande giorno non c'è nulla di tutto questo...però so che ci sono le cose più importanti su cui un matrimonio dovrebbe basarsi...c'è l'amore, tanto amore, un amore folle che ci ha fatto decidere di salire fino a 2100 metri per dire di si, un amore che non tutti capiscono, che verrà giudicato e verrà anche condannato..un amore che ho anche pensato potesse trasformarsi in odio ma che poi si è rivelato soltanto un amore difficile da gestire e ancora più difficile da contenere. Ma noi due ci siamo resi conto che nonostante le difficoltà, nonostante le inevitabili pressioni che il mondo esterno ci farà noi staremo assieme. Siamo due persone che insieme creano qualcosa di unico e straordinario, siamo due persone che sono più forti insieme e per questo sono destinate a formare una cosa sola per sempre "Sei pronta amore mio?" Stephan mi prende la mano e me la stringe "Assolutamente si...però posso mettere come sottofondo una canzone?" lui mi guarda stranito mentre gli altri sorridono e mi dicono che posso fare quello che voglio. Prendo il cellulare e faccio partire a volume basso per non disturbare la cerimonia ma abbastanza alta perché si senta "Meraviglioso amore mio" di Arisa. È la stessa che ho messo come suoneria del cellulare associata a Stephan quando mi chiama...è la stessa che ascolto sparata nelle orecchie quando ho bisogno di sentirlo vicino e lui magari è lontano. Lui sorride e mi lascia un bacio fra i capelli poi mi riprende per mano "Ora possiamo cominciare" il funzionario di stato civile inizia a parlare...dice quanto sia importante amare, quanto sia importante il vincolo del matrimonio, quanto sia fondamentale cercare di trovare un appiglio forte in un momento così particolare e strano per il mondo intero...poi mi indica e mi chiede se voglio iniziare con la mia promessa. Annuisco e prendo la fascetta destinata all'anulare del ragazzo davanti a me. Bacio quel piccolissimo oggetto e poi glielo faccio scivolare al dito "È facile amarti Stephan, anche se io ho avuto serie difficoltà ad ammettere di amarti e soprattutto a dire quelle due parole. Quando mi sono resa conto di essere innamorata di te ho avuto paura, una paura folle tuttora ne ho. Ho paura di ogni cosa che ti riguarda, ho paura che ti succeda qualcosa, ho paura che un singolo dettaglio che all'inizio sembra insignificante ti allontani da me. Non lo soporterei perché adesso che so quanto è bello amarti ma soprattutto quanto è bello essere amata da te sarebbe difficilissimo staccarmi da te. Ti sposo per mille ragioni che tu sai ma la più importante è che senza te non sarei la stessa Chiara, anzi probabilmente non sarei proprio nulla. Mi hai insegnato a vivere di nuovo, a sorridere, a ridere, ad amare, a fare pazzie...ad essere semplicemente una ragazza che ama, che ama in modo forse troppo forte, forse non convenzionale ma sicuramente vero. Ti amo in mille modi diversi, ti amo per tanti motivi ma se devo pensare a quello che mi fa andare avanti, sempre e comunque, è il tuo sguardo...sapere che è sempre posato su di me, che mi segue sempre, che tu mi vedi, realmente, come nessuno ha mai fatto è la cosa più bella per me. Non so cosa prometterti, non so cosa dirti...forse che cercherò di ripagare almeno in minima parte quello che tu hai fatto, che fai e che continuerai a fare per me...non so in che modo, perché a volte mi sento troppo piccola e insignificante davanti all'immenso amore che tu mi dai...ma ti amo...anche se non sapevo cosa volesse dire amare fino a tre settimane fa...però se non è amore quello che provo per te non so proprio cosa potrebbe esserlo...è amore, è bisogno di amarti...è voglia di amarti, anche se non so se ne sono capace, anche se non so se basterà..." abbasso lo sguardo ma la sua mano me lo rialza. Incontro i suoi occhi e mi perdo come ogni volta. Contravvenendo a qualsiasi regola lui avvicina il suo viso al mio e mi bacia teneramente "Basta per me lo sai" poi mi sfiora la fronte con le labbra prima di staccarsi. Io mi asciugo le lacrime con la mano "Avevi promesso di non piangere Chiara"
"Ma quando? Non è assolutamente vero..." mi rifugio fra le sue braccia e sento andare a posto tutti i pezzettini di me che stavano ancora sparsi in giro. Lui fa andare al loro posto tutti i pezzi di me che avevo perso per strada, lui è la mia luce, quella che mi indica la strada, l'unica che posso seguire, tenendo lui per mano.
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VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIO
FanfictionLA PAURA DI AMARE...LA PAURA DI STAR MALE....FORSE BASTA UN ABBRACCIO NEL QUALE SCOMPARIRE