52. NON POSSO PENSARE DI VIVERE SENZA DI TE

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"Ok, ora tocca a me" allungo la mano e mostro il palmo rivolto all'insù a Stephan che invece mi fissa di rimando con aria scettica "Mi sa che ho cambiato idea...è molto meglio se continuo a guidare io" metto le mani sui fianchi con aria incazzata e sbuffo "No, non puoi cambiare idea...e poi era uno dei punti della nostra importantissima lista, quindi non puoi stravolgere questa cosa" gli rubo le chiavi dalle mani e faccio per salire sul motorino "No, no ferma a parte gli scherzi...nella lista avevamo messo salire sul motorino mi pare"
"No, era guidare il motorino che è molto diverso...mica posso continuare a guardare te che lo guidi, per quanto questo sia assolutamente una figata pazzesca...per favore...non succederà nulla Stephan...andrò piano...e comunque mi devi insegnare come si porta sto coso"
"Non ne hai mai guidato uno?"
"No...un'altra delle mille mila cose che non ho mai fatto...ti prego..." congiungo le mani e vedo che lui pian piano cede alla mia richiesta "Ho solo paura...per te e per lui" mi posa la mano sulla pancia ed io sorrido "Lo so...ma andrà bene..a me sinceramente la cosa che preoccupa di più è avere te appiccicato dietro per tutta la strada...non so veramente come farò a concentrarmi Stephan...sei una distrazione continua e posso solo immaginare quanto mi riuscirai a distrarre mentre mi stringi messo dietro di me sul sedile...no ok meglio non pensarci...ora mi dici cosa devo fare?" lui ridacchia e poi mi spiega che devo solo tenere la posizione e cercare di non curvare troppo. Il motorino è di quelli che al massimo vanno a 50 all'ora quindi non ci sarà alcun tipo di pericolo "Dove andiamo comunque?"
"Alla Moschea di Al-Mustafa, una delle più belle di Sharm. Purtroppo non si può entrare, ma possiamo passeggiare nella parte esterna e poi distante tipo 5 minuti a piedi c'è il mercato delle spezie..." sorrido istintivamente perché Stephan sta cercando di condensare in quelle poche ore tante piccole cose da fare, tante piccole cose che mi permetteranno di poter vivere Sharm a 360 gradi "Ma possiamo tipo mangiare qualcosa di tipico?"
"Certo...basta che vai piano con i condimenti e le cose piccanti...anzi, sai cosa facciamo? Possiamo prendere anche qualcosa da mangiare stasera al bungalow..magari mangiamo vicino alla riva, facciamo una specie di pic-nic" l'idea mi piace un sacco..ma la cosa che mi piace di più è sicuramente il fatto che lui si stia rilassando sempre di più, lasciandosi pian piano alle spalle tutte le preoccupazioni che hanno contraddistinto le ultime settimane. Probabilmente rimango a fissarlo come una scema per qualche istante di troppo perché lui mi passa la mano davanti al viso "Ti sei incantata?"
"Guardavo te..concedimelo" Stephan abbassa la testa arrossendo ed io gli prendo il viso fra le mani avvicinando le nostre labbra "Sei la cosa in assoluto più bella nei dintorni..."
"C'è il mare...e anche la barriera corallina che andremo a visitare domani, e poi ci sono tantissime altre cose più belle della mia vista fidati"
"Fidati tu se ti dico che non esiste veramente cosa più bella di te" faccio scontare le nostre labbra una, due, tre volte prima di far scivolare la lingua nella sua bocca. Lui mi spinge delicatamente sul sellino del motorino stringendomi le mani sui fianchi "Grazie di aver permesso che vivessi questa mini vacanza veramente da turista...stai organizzando dei momenti che sono a dir poco perfetti...e poi mi hai anche convinta ad andare su una barca, quindi un altro punto aggiunto alla nostra lista..ora sali dietro che andiamo...anche se non so assolutamente la strada"
"Ti guido io seguendo le indicazioni che ho stampato" lui tira fuori un foglio dove c'è stampato l'itinerario che porta dal piccolo porto dove siamo adesso fino alla moschea..la prima tappa, l'Isola del Faraone, è stata magnifica. Per la prima volta nella mia vita ho potuto fare realmente la turista, con le cuffiette nelle orecchie, seguendo le indicazioni della voce registrata, facendo mille foto e comprando al bazar della Fortezza che domina l'isoletta le classiche cose da turisti. Stephan mi ha indirizzato però verso le cose più caratteristiche e alla fine sono anche rimasta imbambolata a fissarlo come una deficiente quando lui ha parlato con la proprietaria del negozietto, sfoggiando sai il suo inglese che il suo arabo..non so perché sentirlo parlare in arabo mi fa scendere sempre un brivido assurdo lungo la spina dorsale. Forse perché ha un modo tutto suo di arrotolare le parole e poi lo trovo erotico da morire...amo vederlo in un ambiente totalmente diverso..per quei tre giorni non voglio assolutamente che lui sia El Shaarawy ma che sia solamente Stephan, mio marito e colui che mi sta regalando una favola formato tascabile. Una favola solo mia, fatta proprio su misura per me..
Indosso il casco e mi faccio aiutare a stringere la cinghia poi giro la chiave e sento il motore scoppiettare...ho una paura boia ma voglio che Stephan sia orgoglioso di me e so che lo è molto quando riesco in qualche modo a superare le mie paure. Lui si mette dietro di me ed io trattengo il respiro. Potrei descrivere ogni più piccolo dettaglio del suo corpo anche se in quel momento non lo sto guardando. Potrei farlo ad occhi chiusi...potrei descrivere con esattezza e molto dettagliatamente quante vene passano sulle sue braccia, come la maglietta rossa che porta disegni i muscoli del suo petto, cosa si celi sotto ai pantaloncini neri con la banda bianca che ora aderiscono in modo indecente al tessuto dei miei shorts..il suo profumo, quello inconfondibile della sua pelle, non contaminato da alcun profumo artificiale, mi circonda e mi fa pregustare il momento in cui il suo odore si mischierà al mio "Mi distrai troppo" nonostante le mie parole il mio fondoschiena arretra ancora un pochino entrando il collisione ancora maggiore con il suo corpo bollente "Ti piace quando ti distraggo di la verità...potremmo distrarci a vicenda direttamente sulla spiaggia stanotte...oppure in mare..." le sue parole, la sua promessa, mi fanno battere il cuore a tremila, oltre a mandarmi una scarica assurda al basso ventre "Facciamo tutte e due" lo sento ridere e la sua risata mi si riverbera sulla pelle, facendomi venire i brividi "Ora parti...io magari cerco di renderti il compito leggermente più difficile iniziando a distrarti"
"Non lo faresti mai Stephan"
"Non hai idea di cosa ti farei adesso...vista così da dietro sei assolutamente illegale..." quando lui posa le mani sotto alla mia canotta massaggiandomi la pelle calda capisco che lui mi renderà la vita difficilissima. Mi stacco lentamente dal marciapiede e mi immetto sulla strada...scoppio a ridere quando mi accorgo che guidare il motorino è più facile del previsto. Riesco a destreggiarmi abbastanza agilmente nel traffico e seguo alla lettera le indicazioni di Stephan per raggiungere la moschea. Naturalmente, come mi ha promesso, mi distrae ampiamente perché mi sussurra le cose direttamente all'orecchio, con voce bassa che andrebbe notevolmente meglio su una linea vietata ai minori..le sue mani mi massaggiano la pelle dei fianchi e della pancia e le sue gambe racchiudono le mie senza darmi alcuna possibilità di sfuggirgli. Il suo bacino sfrega contro il mio fondoschiena e in alcuni frangenti sento distintamente quanto lui mi desideri. Stephan ovviamente non perde occasione anche per dirmelo all'orecchio "Ti amo...da morire"
"Me lo ridici come stanotte? Per favore...giuro che non ci faccio finire fuori strada" quando lui mi ripete la stessa frase in arabo sento la stessa sensazione di qualche ora prima. Ora so perché mi fa quell'effetto sentirlo parlare nella sua seconda lingua. È perché dopo tre mesi da quando ci siamo conosciuti, abbiamo abbattuto la barriera finale che c'era fra di noi. Come io ho mostrato a Stephan tutti i lati del mio carattere, tutte le crepe del mio cuore e tutte le macerie che stavano intorno a me dopo la morte dei miei genitori, anche lui mi ha portato al centro esatto del suo mondo. Stephan è come quella città che mi sta entrando nell'anima...è pura contraddizione..accanto ai resort di lusso ci sono le case diroccate, accanto al mare cristallino ci sono le persone che fanno l'elemosina. Così è lui...è forza ma anche debolezza, è sorrisi ma anche lacrime, è mille aspetti diversi, tutti da scoprire e tutti da vivere...ovviamente tutti da amare ma quello lo sapevo già "Anche io ti amo" e mentre il mare ci scorre accanto e lui mi lascia un bacio sul collo, proprio dietro l'orecchio, io capisco di appartenere anche io in minima parte a quel luogo...lì mi sento a casa, lì riesco finalmente ad essere Chiara, lì riesco a vedere la mia vita in modo diverso, come Stephan ha sempre cercato di dirmi. Non una serie ininterrotta di giorni sempre uguali, ma un'eternità piena di luce e di colori, colori che solo lui ha saputo tirare fuori...un sole accecante che per me ha il suo nome...l'unico che assocerò sempre a colui che mi ha salvata...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora