21. SOLTANTO IO E TE

1K 30 0
                                    

'Scusa la domanda idiota Stephan ma quante volte hai messo gli sci ai piedi?" lui mi guarda male, come se volesse fulminarmi con lo sguardo. Per fortuna indossa gli occhialoni da sci, oltre ad un buffisimo cappello rosso, con il ponpon finale, che si intona alla sua giacca a vento anch'essa rossa. È figo anche o forse soprattutto messo così perché so benissimo cosa si cela sotto quegli strati e strati di vestiti e non vedo l'ora di toglierglieli alla fine di quella giornata "Per tua informazione due volte un sacco di tempo fa..ho una paura boia di cadere..per questo ho pagato per una lezione privata della durata di due ore...mentre tu andrai a sciare godendoti tutta sta neve io cercherò di rimanere almeno in piedi" scoppio a ridere perché lui ha piantato i bastoncini nella neve come se fosse una questione di vita o di morte...è troppo tenero mentre sbuffa con quel cappello in testa "In realtà la tua maestra di sci per tutta la giornata ce l'hai davanti a te"
"Eh?" lui si sbilancia e rischia di cadere poi si rimette dritto mentre io cerco di soffocare una risata "Mentre tu ci hai messo venti minuti per allacciarti gli scarponi io sono andata a gironzolare in giro e per puro caso ho sentito la conversazione fra due maestre di sci...donne...e una di queste stava vantandosi di avere una lezione privata di due ore con testuali parole sue 'quel gran pezzo di gnocco di El Shaarawy'..secondo te potevo mai lasciarti due ore con quell'oca? Ma neanche morta...così ho gentilmente liquidato la tizia, e ho piantato su un casino che metà bastava. Insomma ho rotto così le palle che ti hanno anche restituito i soldi e ci hanno anche dato un buono per il pranzo completo che più completo non si può al rifugio...quello a non so quanti metri di altezza...dopo prendiamo la seggiovia e lo raggiungiamo...adesso muovi il sedere che ti devo almeno insegnare a stare in piedi senza picchiare il tuo bellissimo culo sulla neve" alla fine del racconto lui è allibito "Cioè cosa hai detto a quella tizia scusa?"
"Che mica potevo lasciarti due ore con una che ti aveva definito 'quel gran pezzo di gnocco di El Shaarawy'...lei ha cercato di dirmi che ovviamente non intendeva certo provarci con te...ma io le ho detto che preferisco prevenire che curare...fine della storia...ora signor El Shaarawy...pronto per la lezione con la severissima maestra di sci?"
"Per niente...ma tipo se uso uno slittino e ti aspetto a fine pista?"
"Siamo sulla pista dei bambini Stephan"
"Sai che non posso spaccarmi nulla vero? Altrimenti viene fuori un bordello di proporzioni epiche" sbuffo e mi affianco a lui "Lo so...per questo siamo su una pista dove sciano anche quelli di tre anni...zero pendenza, zero buche...cerchiamo almeno di farti fare due metri però" Stephan annuisce ma ha la faccia di uno che sta per vomitare l'anima. Sono solo le nove e mezza ma la pista è già abbastanza affollata. Nonostante le scuole abbiano riaperto molti fanno la classica settimana bianca quando la pazza folla di Natale e Capodanno se n'è andata. Noi, dopo la giornata passata a non fare nulla, siamo pronti ad affrontare quella pista...io sicuramente, lui molto meno "Iniziamo scivolando sulla neve..."
"Perché quando dici scivolare a me pare di sentirti dire cadere?"
"Perché sei cretino...dai vieni" gli faccio vedere come andare avanti con i bastoncini e poi scivolare semplicemente in avanti con gli sci...i bimbi di tipo 5 anni ci superano fissando Stephan come se fosse un perfetto idiota ed io ogni volta rido. Stephan ci mette la buona volontà ma evidentemente lui e lo sci non sono molto amici. Nonostante questo mi ascolta e si sforza di migliorare. Riesco miracolosamente a fargli capire come andare avanti più velocemente, anche se lui rischia di cappottarsi ogni volta perché incrocia gli sci sul davanti...per una volta sono io quella che sa fare qualcosa e lui quello che mi deve seguire...è una sensazione nuova e credo che Stephan faccia anche finta a volte di cercare per forza il mio appoggio. Sa che sentirmi utile in qualche modo innalza la mia autostima e quindi fa il cretino dicendomi che non è capace quando a volte ci riuscirebbe benissimo. Io seppur non scii da un sacco di tempo mi trovo da dio sulla pista. Quando lui si sente abbastanza sicuro io vado avanti per un pezzo e poi lo aspetto. Ci divertiamo un sacco...ci facciamo gli scherzi, cercando sempre di preservare la sua incolumità, non me lo perdonerei mai se si dovesse far male seriamente. Dopo due orette circa riesco anche a farlo curvare con gli sci e gli batto le mani come se avesse vinto la coppa del Mondo. Vedere il suo sorriso e sapere di esserne in parte responsabile è veramente bello. Ha le guance rosse e gli occhi che brillano dietro gli occhiali..non so se sia possibile ma in quel momento mi innamoro ancora di più di lui. Sapevo che la montagna non fosse il suo habitat naturale ma venire a scoprire che lui ha una paura boia di sciare e di cadere ma mi ha seguita comunque mi fa sciogliere il cuore "Andiamo verso la seggiovia, così mangiamo e poi scendiamo pian piano..anche se ci mettiamo parecchio fa niente..nessuno ci mette fretta" lui annuisce "Mi tieni la mano vero?"
"Ovvio...come sempre" quando siamo vicini alla seggiovia, nell'area adibita per salire gli slaccio i bastoncini e glieli metto in una mano poi gli prendo l'altra "Devi solo sederti...e poi ci godiamo la salita" riusciamo non senza qualche difficoltà a sederci e lo vedo sbuffare come se avesse corso per novanta minuti di fila "Peggio di una partita..."
"Potevi dirmelo che avevi paura" gli alzo gli occhiali e poi gli sistemo il cappellino "E rovinarti la sorpresa? Assolutamente no..che poi tu ti sia rivelata una maestra favolosa è stata una bellissima scoperta.." sorrido e poi lo bacio sulle labbra ghiacciate "Mi piace sciare..facevamo sempre almeno una settimana bianca con i miei.." poggio la testa sulla sua spalla mentre guardiamo il panorama. La giornata è magnifica, con un sole favoloso e senza un alito di vento. Nonostante questo siamo sui -7 gradi..quando strofino il naso contro il suo ridiamo perché sono gelati..per scaldarci ci baciamo mentre la seggiovia sale, regalandoci un panorama ancora migliore "Se vuoi poi possiamo anche fare una parte di discesa con gli sci ed una parte con la cabinovia"
"Direi che sarebbe l'ideale dato che mi sembra di salire per chilometri" effettivamente il rifugio dove dobbiamo mangiare è parecchio in alto e quindi la discesa con Stephan che va pianissimo ci porterebbe ad arrivare a valle a notte fonda credo. Quando scendiamo dalla seggiovia ci prendiamo un attimo per ammirare le cime innevate. Sembra di stare sul tetto del mondo e poi la cosa migliore è sicuramente la poca affluenza. Aiuto Stephan a sganciarsi gli sci e poi camminiamo fino al rifugio. Non sembra ma insegnargli a stare almeno dritto sugli sci ci ha portato via un sacco di energie ed infatti tutti e due abbiamo fame. Dato il pasto pagato, quello super completo di ogni cosa possibile ed immaginabile, i camerieri iniziano a servirci un sacco di portate..ci siamo seduti in un angoletto appartato, separato dal resto della sala da una specie di separè e questo ci dà la possibilità di stare in relativa privacy. Non abbiamo voglia di stare al centro dell'attenzione, quella vacanza ci serve anche per staccare da quell'aspetto della vita di Stephan. So che lui adora la parte pubblica del suo lavoro, è sempre disponibile e i tifosi sono una componente fondamentale per lui ma ha bisogno di prendere una pausa da tutto, anche da quel continuo stare al centro dell'attenzione "A che pensi? Hai visto qualcosa di interessante?" lui ogni tanto prende il telefono e mette mi piace alle foto che i suoi compagni stanno postando da ogni parte del mondo..moltissimi sono al mare, gettonatissime sono Dubai e le Maldive, alcuni sono tornati in patria "Nulla di bello sinceramente. Stavo leggendo alcuni commenti poco carini sotto alcune foto di miei compagni" alza le spalle e riprende a mangiare "Cosa hanno scritto?"
"Che invece di andare in vacanza dovremmo fare altro" intreccio la mano libera alla sua "È per questo che non stai postando nulla e le tue fan ti scrivono di mettere almeno una foto? Non vuoi accontentarle?"
"Pensavo che a te andasse bene" mi va bene, ovviamente ma immagino le ragazze che lo seguono che non hanno sue notizie da quando ha giocato contro l'Atalanta. Mentre gli altri postano foto e danno cenni di vita lui non vuole farlo "Hai paura di leggere commenti poco carini?" lui per un attimo non mi risponde "A volte vorrei solo riprendere a giocare a calcio e basta..senza tutto quello che ci gira attorno...amo questo mondo, ma solo la parte più genuina...cosa ne sa la gente di quello che noi ci mettiamo a livello di cuore? Pensano che a noi interessino solo i miliardi e basta? Credono che sia tutto rose e fiori? Che dopo una sconfitta non ci incazziamo anche noi?" non so cosa rispondere a questo suo sfogo perché sinceramente non ho mai preso molto in considerazione il gioco del calcio e tutto quello che ci ruota attorno prima di conoscere lui..adesso posso vedere in prima persona che non tutto è scintillante, che almeno per quanto riguarda Stephan oltre a tutto il contorno bello e con mille possibilità c'è anche qualche scheggia negativa dietro, tanto lavoro, tanto risentimento quando le cose non girano per il verso giusto. Dietro i suoi sorrisi ci sono anche dei momenti in cui lui guarda lontano e so benissimo che ripensa ancora a come sarebbe stato diverso se lui avesse calciato leggermente più forte o con una traiettoria diversa quel pallone "Qualcuno mi ha insegnato che spesso dobbiamo mettere da parte le nostre paure" lui mi guarda senza capire "Tu pensi che mettendo una foto di te in vacanza è come se dicessi che non te ne frega nulla della sconfitta di sabato...e hai paura del giudizio degli altri..sai cosa penso sinceramente? credo che la vita di un calciatore sia quella di una persona privilegiate, inutile nascondersi, il fatto è che ti puoi permettere cose che molta gente non può fare. Io ne sono l'esempio lampante..stando con te posso fare cose che prima non facevo...ma credo anche che se un calciatore ci tiene veramente si vede...si vede da quanta grinta ci mette in campo, dal culo che si fa, dalla faccia dispiaciuta che ha alla fine di una gara persa...e tu fai parte della categoria di giocatori che ci tiene veramente..poi non è mica colpa tua se vi hanno dato questa settimana di vacanza..credo che il riposo e lo stacco serva anche a voi. Non tutti capiscono che è un lavoro da privilegiati ma ti costa tanto anche a livello di testa...ovviamente se ce la metti la testa...e tu lo fai...poi se non vuoi postare nulla a me sta bene eh...sai che sono per non mostrare troppo...però sarebbe carino farti vivo con chi ti segue"
"Sei diventata saggia Chiara" lo guardo male...prima non ero saggia allora...però capisco quello che vuole dire. Prima di conoscere lui me ne sbattevo sempre del mondo esterno, adesso so che esiste un universo intero oltre a me, e a noi due. Certe persone sono belle, altre molto meno...certe riescono a capire molte sfumature che altri non riescono neanche a cogliere "Ho sempre avuto paura del giudizio degli altri"
"Lo so...ti conosco ormai...ogni cosa che ti scrivono te la rigiri in testa 200 volte.." mi alzo dal mio posto e mi piazzo in braccio a lui...abbiamo quasi finito di pranzare, manca il dolce ed ho deciso che lo mangerò lì, direttamente fra le sue braccia "Lo fai anche tu"
"Ma io poi non devo giocare a calcio...se la testa è inceppata, si inceppano anche le gambe...è per questo che esistono i periodi di vacanza" lui mi fissa e poi mette via il cellulare "Per ora solo io e te poi vediamo...ho bisogno di lasciar andare tutto per qualche giorno..." la stanchezza sta scomparendo dal suo viso, la giornata che abbiamo passato completamente a letto senza fare nulla ci serviva proprio. È lunedì e abbiamo ancora un pochino di giorni solo per noi due...voglio che lui ricarichi completamente il cervello e poi riprenda a giocare come sa fare, perché mi sono vista qualche sua partita su Internet e so riconoscere uno che gioca bene a calcio, anche se non ci capisco nulla. Insomma è oggettivo che lui sappia giocare, solo che ogni tanto la testa non gira a dovere e a quel punto non gira nient'altro "Cambiando argomento..sei pessimo sugli sci Stephan"
"Ho anche esagerato un pochino eh" in parte gli credo ma credo anche che abbia fatto uno sforzo assurdo per salire sugli sci assieme a me e per venire in montagna in generale "La prossima volta mare...una settimana su una spiaggia solo io e te"
"Ma anche qui sto bene Chiara, non pensare che mi sia pentito di averti portata qui..mi sto divertendo un sacco e poi vederti con questi pantaloni super attillati mi piace molto...ti fanno un culo proprio...bello..." gli tiro una manata sul braccio ma non gli sposto di un millimetro la mano che si è posata sul mio fondoschiena "Cretino"
"Mi pare che questo cretino ti piace quando ti tocchi però.." mi sfiora il collo con il naso "...o ti baci..." ridacchio ma poi mi sposto quando il cameriere ci porta i dolci...mangiamo parlando del suo innegabile talento come giocatore ma della sua pessima carriera come sciatore. Quando usciamo il sole accecante ci accoglie. Decidiamo di scendere con gli sci fino al successivo punto dove parte la cabinovia...quando intimo a Stephan di non fare lo stupido e di sciare in modo decente lui mi dà retta...ha un andatura traballante ma almeno riesce a procedere abbastanza velocemente. Il sole scende presto e vorrei essere allo chalet prima che faccia veramente buio. Quando arriviamo alla cabinovia aspettiamo di essere soli e poi saliamo su una cabina solo per noi "Non te lo vorrei dire ma ho paura"
"Di cosa?" lo guardo di traverso ma lui sembra non scherzare affatto. È bianco cadavere e penso che tipo stia per svenire "Di questo aggeggio che ondeggia"
"Ma se sali sugli aerei" mi avvicino e lo abbraccio "Traballano meno..." rido ma poi mi blocco "Hai paura veramente o è solo un modo per farti abbracciare?"
"Tutte e due Chiara" mi prende il viso fra le mani e inizia a baciarmi "Se ti bacio non penso a sta roba che traballa e che fa un rumore pauroso"
"Ti do il mio respiro allora..." di solito è lui a darmi il suo, perché sono sempre io quella piena di paure. Per una volta invece do io a lui il mio respiro...quando ci stacchiamo Stephan mi sorride mentre dietro di lui il sole sta tramontando pian piano "Grazie per avermi regalato questa giornata..so che non è stato semplicissimo per te.."
"Ti regalerei il mondo intero se me lo chiedessi lo sai bene" si, so che lui per me farebbe tutto e anche oltre...anche per me è uguale, del resto probabilmente io darei la mia vita per lui e lui darebbe la sua vita per me...fra anime gemelle funziona così...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora