19. TU CON ME ED IO CON TE

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"Se respiri ogni tanto forse è meglio Chiara" respirare? E come si faceva a respirare? Al momento non mi ricordavo neanche come si facesse e ovviamente non riuscivo a farlo...era come se avessi della carta vetrata nella gola "Se vai in panico dimmelo ok?" annuisco in direzione di Veronica ma la tranquillizzo "Non sto per aver un attacco di panico..è solo che sono agitata...e se la partita finisse male? E se lui fosse scazzato ed intrattabile quando torniamo a casa? E se volesse stare da solo?"
"E se invece fosse l'occasione per dimostrargli che non solo lui c'è sempre per te ma anche tu ci sei per lui? Il mestiere del calciatore non è facile e non è facile gestire un fidanzato calciatore fidati ma voi siete fatti per stare assieme..in qualsiasi momento tu guarda il solitario che porti al dito e pensa al fatto che lui ti ha scelta fra mille altre ragazze..e come si dice nella formula matrimoniale...nella buona e nella cattiva sorte Chiara...tu starai con lui non solo quando le cose vanno bene ma anche quando vanno male e nel calcio spesso vanno male...ma lui ha trovato una persona come te, che lo ama comunque vada.." sorrido alla ragazza seduta accanto a me in tribuna allo Stadio Olimpico. È il 6 gennaio e fra pochi minuti inizierà Roma-Atalanta, la prima partita del nuovo anno e la prima partita del girone di ritorno..sinceramente non ho mai visto una partita per intero, non mi sono mai interessata più di tanto al calcio, non ho mai neanche capito l'attaccamento viscerale che molte persone hanno per questo sport e per i suoi protagonisti. Al momento io vedo solo una persona sul terreno di gioco e credo che la cosa proseguirà per tutta la durata della partita "Sai più o meno le regole vero?"
"Stephan me le ha spiegate ma credo che alla fine mi atterrò al mio proposito iniziale...guardo lui e basta..." Veronica ride e poi mi scompiglia i capelli prendendomi in giro. Mi ha preso sotto la sua ala protettrice e credo che lei mi veda come una sorellina più piccola che ha bisogno di una persona che le stia affianco nonostante le stranezze. Credo che costruiremo un buonissimo rapporto e credo che lei possa diventare una delle poche amiche che avrò nella mia vita "Lorenzo e Stephan sono molto amici vero?"
"Si, sono molto amici..." annuisco mentre li guardo parlare in campo "Sai che all'inizio non vedeva di buon occhio il nostro rapporto?"
"Non è che non lo vedeva di buon occhio Chiara...ha solamente consigliato a Stephan di andarci piano...ma quando ha capito che lui ti ama sul serio ma soprattutto che tu ami lui lo ha anche aiutato ad organizzare la sua proposta..probabilmente ha perso 10 anni di vita quando tu gli hai detto di no all'inizio" arrossisco ripensando all'enorme cazzata che ho fatto qualche giorno prima "Lì sono andata letteralmente in panico"
"Lo so, infatti lo avevo detto a Lorenzo. Probabilmente sarei andata in panico io stessa...insomma per chiederti di sposarlo dopo dodici giorni deve essere proprio innamorato..e poi vi ho visto al locale a capodanno...e lì ho capito..."
"Cosa hai capito?" mi copro parzialmente la faccia con la sciarpa che indosso "Che siete fatti per stare assieme...lui guarda solo te e tu guardi solo lui...non esistono le altre persone per voi due..ci siete solo voi" abbasso lo sguardo non sapendo assolutamente cosa dire. Mi imbarazzo un sacco quando qualche persona mi dice qualcosa su me e Stephan. Viverci attraverso gli occhi di un'altra persona è stranissimo "Fate bene al cuore sapete? Perché Stephan con te ha un qualcosa che non gli avevo mai visto prima...si, lui è sempre sorridente e carino con tutti...insomma io l'ho sempre visto come il ragazzo allegro e sempre pronto a farsi in quattro e a ridere e scherzare ma mancava sempre qualcosa..mancavi te nella sua vita" Veronica si alza e mi lascia un attimo sola per andare in bagno. Io rimango al mio posto guardandomi in giro..sono in soggezione in un posto così grande e che per me è così estraneo..Stephan percorre i pochi metri che lo separano dal tunnel che lo porterà negli spogliatoi...fra poco tornerà in campo per iniziare la partita..non so se cercare di intercettare il suo sguardo per cercare di trasmettergli qualcosa, oppure lasciar perdere. Non so assolutamente cosa fare perché non mi sono mai trovata nella situazione di dover cercare di tranquillizzare una persona così fondamentale per me...so che Stephan è in ansia perché dietro la sua facciata sempre sorridente e tranquilla ribolle una parte di lui che vuole dare sempre il massimo e che se non ci riesce entrerà in crisi pensando di aver sbagliato e di essere inutile "Veronica.." mi alzo e la cerco individuandola che corre verso di me "Chiara...che succede?"
"E se non sono capace di dargli quello di cui lui ha bisogno?" lei mi prende per le spalle e mi fa sedere di nuovo "Lui ha solo bisogno che tu ci sia per lui...e tu ci sei...devi essere l'altra sua metà...ora guardi la partita...se va bene, dopo andate a festeggiare...se va male andate a casa e tu lo coccoli finché lui non si dimentica della sconfitta...devi essere forte Chiara perché diciamolo questo mondo non è semplice..un giorno sei su e l'altro sei giù e se non hai qualcuno che ti aiuta vai sempre più giù.."
"Io lo amo da morire Vero...solo che non sono una persona forte..per niente"
"Invece lo sei Chiara...stai combattendo con lui e per lui...amare è anche questo..." mi tormento le mani ma lei me le blocca "Dai che adesso entrano" da quel momento non ho occhi che per lui. È strano vederlo giocare dal vivo, pensare che lo stesso ragazzo che corre e fa a spintoni con gli avversari è lo stesso che il giorno prima ti ha preparato la colazione da portarti a letto. Quello è il suo lavoro, è il lato che mostra al mondo....è El Shaarawy, la sua parte pubblica che impreca per un gol sbagliato e che cerca in ogni modo di buttare la palla in rete, non riuscendoci. È nervoso, me lo ha scritto in un messaggio quella mattina..perché lui è sempre sotto i riflettori, perché a volte quella palla che non vuole entrare diventa una maledizione, più ci prova e più sembra che la sfiga ci metta lo zampino..tutta la squadra non gira e anche lui è come spento in alcuni momenti...vorrei entrare sul terreno di gioco, correre assieme a lui e zittire coloro che dopo un suo errore lo fischiano...vorrei sostituirmi a lui, prendere io i fischi...in quel momento, anche se non sono affatto una persona forte, lo diventerei per lui. So che lui sta male, vive male le sconfitte, me lo ha detto lui in uno dei momenti in cui si apre totalmente con me, come probabilmente non ha mai fatto con nessun'altro "Non si può andare giù nell'intervallo vero?"
"No Chiara...anche perché la situazione non sarà proprio bella" la Roma perde 2-0 e quindi il classico cazziatone non tarderà ad arrivare "Ma puoi tipo metterti in quell'angoletto...vedi i giocatori scendere e puoi urlargli qualcosa" annuisco e poi corro giù dalla fila dove io e Veronica siamo sedute. Mi metto dove mi ha detto lei e vedo sfilare i giocatori l'uno dopo l'altro. Stephan è uno degli ultimi e ha la testa bassa. Starà tipo imprecando contro se stesso probabilmente "Stephan..." urlo abbastanza forte perché lui alzi la testa e sorrida impercettibilmente quando mi vede "Hey piccola..."
"Stai tranquillo ok? Ci sono io dopo..cioè se va male io ci sono ugualmente..."
"Lo so..." allunga una mano oltre il vetro che ci divide e sfiora la mia mano "Ti amo Chiara"
"Anche io Stephan" poi lui viene inghiottito dal tunnel che scende. Io ritorno da Veronica che mi sorride "Tieni" mi allunga il telefono ed io all'inizio non capisco cosa mi faccia vedere. Poi realizzo che ha ripreso me e Stephan "Oddio...è strano vederci da fuori" io ho sempre la faccia allucinata e impanicata, come sempre del resto ma ho anche un qualcosa di diverso nello sguardo. C'è un sentimento nuovo dietro i miei occhi...riconosco la totale simbiosi che vivo con Stephan. Lui sta male e sto male anche io, ma sono consapevole di essere probabilmente l'unica che potrà tirargli su il morale dopo "Guarda come ha occhi solo per te" è vero, lui mi guarda come se fossi l'unica persona nel raggio di chilometri, come se fossi l'unica cosa importante per lui. Io lo guardo nello stesso modo del resto, ma questo lo sapevo già..per me non esiste altro, c'è lui e poi viene il resto, ma è tutto distaccato e confuso. Lui è l'unica figura nitida "Poi avrete una settimana solo per voi..dove ve ne andate?"
"In realtà non lo so...ha preparato tutto lui, mi ha solo chiesto se so sciare quindi presumo che ce ne andremo a sciare..a me bastarebbe tipo stare semplicemente a casa con lui, sa che in fondo non mi serve altro"
"Ma come tutti i ragazzi innamorati starà organizzando qualcosa di spettacolare...magari uno chalet immerso nella neve...con quelle piscine di acqua calda dove puoi fare il bagno all'aperto anche con tipo -10 gradi" sorrido involontariamente perché avrei proprio bisogno, anzi avremmo proprio bisogno di qualche giorno totalmente isolati dal resto del mondo. Dormire fino ad orari assurdi, riposarci come si deve senza pensare ad allenamenti ed incombenze varie, staccare anche i telefoni per stare solo noi due, senza il resto. Guardare fuori dalla finestra e vedere assolutamente il nulla, poi passeggiare magari in un paesino imbiancato di neve, dove ci sono quei locali caratteristici "Ovviamente adesso immaginati anche le notti passate sotto le coperte davanti ad un camino" lei riacchiappa il telefono dalle mie mani mentre io divento completamente rossa "A proposito ma tipo l'altra sera, a capodanno, dove siete finiti ad un certo punto?"
"Noi? Da nessuna parte...abbiamo ballato e poi ce ne siamo andati"
"Ho tipo un buco di dieci minuti...e mi pare che qualcuno dicesse che il bagno dei dipendenti era chiuso" apro la bocca ma la richiudo subito "Non so di cosa tu stia parlando guarda" lei si mette a ridere e mi da una spinta "Dai che ti capisco benissimo"
"Ma tu e Lorenzo sembrate gestirla bene sta cosa..."
"Sta cosa sarebbe la voglia di saltarci addosso ogni secondo della giornata? Si diciamo che dopo 5 anni abbiamo imparato a gestirla leggermente meglio dell'inizio ma anche noi abbiamo i nostri momenti dove ci imboschiamo da qualche parte...è assolutamente normale, mica te ne devi vergognare"
"Ma non me ne vergogno figurati..solo che per me l'attrazione è sempre stata una cosa che sapevo gestire alla grande.."
"Ti è mai piaciuto un altro ragazzo nel modo in cui ti piace lui?"
"Ma neanche di striscio"
"Ecco spiegato il motivo per cui ogni volta che lo vedi immagini quando sarete in una stanza solo voi due e non avrà maglietta e calzoncini...e tutto il resto" mi giro verso Veronica e scoppio a ridere "Hai chiarito il concetto ma adesso per me sarà difficilissimo vedere il secondo tempo" anche lei ride e alza le spalle. È una ragazza fantastica, che viaggia sulla mia stessa lunghezza d'onda, forse perché ama nello stesso modo in cui amo io. In modo totale ed assoluto, senza pensare al calciatore ma focalizzandosi sull'uomo che sta dietro, quello che poi se andrà male tu dovrai consolare a casa. La partita effettivamente va male..anche se la Roma riesce a segnare un gol con Dzeko su assist di Stephan poi non riesce più a ribaltare il risultato. Ste ha anche l'occasione di segnare ma la sfiga e dei difensori a cui sembra andare bene tutto gli negano la gioia. Al triplice fischio lui si copre il viso con la maglia prima di correre quasi negli spogliatoi...io mi alzo di scatto e vado verso i cartelloni che dividono la tribuna dalla pista di atletica "Stephan" lui si blocca sentendo il suo nome e mi fissa "Vieni qua" lui all'inizio scuote la testa ma alla fine ritorna sui suoi passi e mi raggiunge "Ci vediamo giù"
"Aspetta un attimo..." gli prendo il viso fra le mani e glielo alzo cercando i suoi occhi lucidi e incazzati. So quando hai mille emozioni dentro che non sai gestire, so quando hai troppe cose dentro che non sai come buttare fuori, so quando vorresti spaccare qualcosa ma ti trattieni per paura che gli atri poi ti allontanino "Ti aspetto giù...io ci sono lo sai"
"Si che lo so...e non c'è bisogno che me lo ripeti sai?" ha impostato la modalità stronzo che vuole stare da solo ma io sono una maga in quella modalità quindi non mi fa per un cazzo paura "Invece si...ora fila" lui si avvicina di sua spontanea volontà per un bacio ed un sorriso stiracchiato quindi sotto sotto vuol dire che ha capito che con me la sua parte da stronzo non attacca. Mi piace anche quella...mi piace ogni lato di lui quindi Stephan non potrà mai fare nulla che mi allontanerà da lui. Ormai siamo legati a doppio filo..e neanche uno stadio che lo fischia ed il quel momento gli è contro mi fa paura se ho lui accanto...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora