54. IL NOSTRO AMORE DURERÀ PER SEMPRE

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Sto per chiamare Stephan quando perdo momentaneamente le parole e non riesco neanche più a ricordarmi come mi chiamo. Se in futuro mi chiedessero di descrivere il paradiso, una singola immagine che rappresenti per me il paradiso io descriverei quel momento. Dopo essere tornati dalla spiaggia Stephan si è chiuso in bagno, uscendone poco dopo in boxer neri, dopo aver fatto la doccia. Già quella singola immagine avrebbe potuto rappresentare per me il paradiso. Ora però dopo aver fatto io la doccia ed essermi vestita, lo vedo in riva al mare, con un paio di pantaloni neri ed una camicia bianca, le mani in tasca e a piedi nudi...ecco, quella è la mia definizione di paradiso per eccellenza. Una spiaggia, il tramonto, il mare e lui...potrei anche rinunciare alle prime tre cose ma alla quarta assolutamente no. Scendo i due gradini che dal bungalow mi portano in spiaggia e mi avvicino a lui "Il tuo proposito è farmi tipo morire l'ultima sera che passiamo a Sharm?" sento la sua risata e poi Stephan si gira "Mi sa che muoio prima io...sei bellissima" gli faccio un leggero inchino prima di prendere la sua mano e fare una specie di giravolta "Il bellissimo sei te" in soli due giorni la sua pelle già ambrata si è scurita leggermente donandogli un colore che io avrei dopo aver passato in spiaggia tre mesi ininterrotti e forse non ce la farei comunque. Se a questo si somma il contrasto con la camicia bianca lasciata leggermente aperta ne esce un quadro che attenta seriamente alla mia sanità mentale "Smettila" mi avvicina a sé e mi bacia sulla fronte prima di rigirare il viso verso il mare "Anche tu sei bellissima...pronta per tutto quello che ti ho preparato per questa ultima per ora notte in Egitto?" annuisco totalmente rapita dalla sua voce cantilenante. Ci sono attimi in cui ancora non capisco come lui voglia vedere me al suo fianco per tutta la vita e non una modella super mega figa che sicuramente gli farebbe fare più bella figura agli eventi e alla cene ufficiali. Io sono a malapena carina, in confronto a lui scompaio proprio..ma lui mi ama, in un modo che non avrei mai creduto...non mi pare ancora possibile che un ragazzo come lui possa amare alla follia una come me ma ho smesso di chiedermelo...accetto quell'amore come uno dei regali che la vita decide di farti "Dormiamo fuori stanotte"
"Eh?" lo guardo senza capire...il nostro bungalow è bellissimo e già ce lo siamo goduti veramente pochissimo "Andiamo che ti porto in un posto speciale" già per me pure Roma è speciale assieme a lui, figuriamoci se lui stesso definisce speciale un posto...vuol dire che è una di quelle esperienze che si vivono solo una volta nella vita, e lui la vuole condividere con me. Mi aiuta ad indossare le mie scarpe e poi si infila le sue immancabili scarpe da ginnastica. Saliamo sulla macchina che avevamo preso all'aeroporto di Sharm e poi usciamo dal complesso del resort "Un indizio? Ti prego sto seriamente diventando scema"
"Hai mai visto le stelle? Sei mai andata al planetario?" annuisco perché credo di esserci andata in quarta elementare con la mia classe, prima che anche andare a scuola diventasse difficile se non impossibile "Io ti porto a vedere le stelle, ma in un posto che sicuramente in Italia non c'è" già che lui mi porti a vedere le stelle...poi se mi dice che le vedremo in un posto che in Italia non c'è...la mia mente inizia a girare velocemente per cercare di arrivare alla conclusione ma non capisco quale possa essere questo ipotetico posto "Un posto che da noi non c'è...il mare lo escludo allora...un semplice planetario anche"....poi passiamo davanti ad un cartello stradale scritto in arabo ma che riporta anche il disegno di un cammello...collego il cammello ad un posto "Il deserto"
"Può essere" mi metto a ridere perché so di aver azzeccato...solo che la mia idea di deserto è tipo una camminata sotto il sole cocente, con il malcapitato di turno che non vede l'ora di trovare una fonte d'acqua. Non avrei mai pensato di associare il deserto ad una nottata passata a guardare le stelle. Mi sporgo per lasciargli un bacio sulla guancia, poi gli prendo la mano per il tratto di strada che ci porta a ridosso del deserto...strano pensare che fra un attimo sarò in un luogo che mai avrei pensato di visitare..quando scendiamo dalla macchina ci aspetta un ragazzo alla guida di una specie di jeep. Ci fa cenno di montare dietro e Stephan mi aiuta a salire prima di raggiungermi. Quando ci mettiamo in viaggio mi metto a ridere fissando il panorama attorno a noi...il nulla completo, punteggiato solo da qualche capanna "Dobbiamo tornare proprio a Roma domani?" sono consapevole che a lungo andare una vita in un posto del genere mi stuferebbe e mi andrebbe stretta ma un mese lì me lo farei più che volentieri "Direi di si ma tanto abbiamo prenotato la nostra luna di miele qui no? Dopo il rinnovo delle promesse" faccio cenno di si perché voglio passare in quei luoghi più di qualche giorno...mi sono entrati nel cuore e voglio soprattutto visitare la città natale dei parenti di Stephan "Se non ti va di dormire qui stanotte possiamo sempre tornare al bungalow...decidi tu...di solito questa escursione comprende il giro in cammello nel deserto ma ho evitato perché mi sarebbe venuto un infarto...ho optato per la jeep...poi c'è la cena tipica e poi altre cose che scoprirai prima di metterci a guardare le stelle..."
"Ma dove dormiremmo?"
"In una tenda" sgrano gli occhi perché ci avevo pensato ma ora che lui me lo conferma non so cosa dire...sono sempre stata una persona poco incline alle cose nuove e ovviamente una nottata nel deserto rientra in quelle cose che non prendi neanche in considerazione di fare, soprattutto se abiti a Roma ed il primo deserto è lontano centinaia di migliaia di chilometri. Se poi aggiungi la prospettiva di dormire in una tenda nel deserto "Una tenda..."
"Si...lo so che l'idea non ti attrae molto...so che non ami le cose decise all'ultimo e che tu non puoi controllare..ma fa parte del pacchetto sorpresa...ovviamente se è troppo evitiamo...cosa vuoi fare?" sto per replicare quando la jeep si ferma. Mi giro e quello che mi trovo davanti è qualcosa di troppo bello, troppo fantastico, troppo tutto...e in un secondo capisco quale sia la risposta giusta alla sua domanda..davanti a noi c'è una tenda, ma non una di quelle tende che un colpo di vento più forte del solito potrebbe far ribaltare, ma una tenda che pare una piccola casetta..accanto c'è un telescopio, ma uno di quelli iper mega belli, enormi e che probabilmente fanno sembrare le stelle vicinissime e a portata di mano. Vicino c'è un tavolino dove probabilmente verrà servita la cena....attorno il nulla, se si escludono delle persone che fissano da lontano la nostra jeep "Di solito questa serata viene organizzata per dei gruppi ma volevo che questa notte fossimo da soli..." annuisco ma non riesco a dire altro. Sento accanto a me Stephan che scende dalla jeep e poi la sua mano prende la mia e mi a invita a seguirlo. Con un piccolo saltello scendo o almeno tento di farlo perché le sue mani mi bloccano appoggiandosi sui miei fianchi "Dimmi qualcosa per favore..." la sua voce incerta mi fa sorridere e così decido di farla finita con il mio mutismo "Ti amo"
"Anche io...mi dici se vuoi rimanere qui a dormire? Perché altrimenti devo modificare leggermente i piani e comunicarlo ai ragazzi" faccio cenno di no "Non devi modificare proprio nulla...è tutto perfetto...e lo sai, il mio carattere mi porterebbe a dirti che preferisco tornare al bungalow, che vorrei dormire lì ma...mi hai insegnato che le pazzie vanno fatte e questa sarà la nostra ennesima piccola grande pazzia...quindi sarò molto ma molto contenta di dormire qui con te..." mentre lui mi deposita piano piano sulla sabbia fine del deserto io cerco le sue labbra "Mi rendi felice da morire sai?"
"Anche tu Stephan...anche tu" quel ragazzo che mi guarda ogni tre secondi come se fosse in cerca della mia approvazione mi rende non solo felice da impazzire ma mi ha insegnato tante di quelle cose che non avrei mai pensato di imparare e che mi stanno riempiendo la vita di mille sensazioni nuove...mi ha insegnato che non serve controllare tutto il flusso della nostra vita, perché il bello della vita è proprio esserne sempre e comunque stupiti..mi ha insegnato ad accogliere le novità con gioia e non con ansia...mi ha insegnato che un secondo prima puoi essere su una jeep che corre nel deserto e un attimo dopo puoi essere seduta a gambe incrociate su una stuoia a mangiare cose di cui non sapevi neanche l'esistenza "Alla nostra lista dovremo aggiungere molte altre voci Stephan"
"Lo so, ma mica potevo svelarti la mia super sorpresa per la nostra ultima serata qua" ecco io e lui stiamo bene ovunque, ma vuoi mettere letteralmente il deserto e noi due e poco altro?
"Dovremmo aggiungere..vedere il deserto, mangiare una tipica cena egiziana a lume di candela nel deserto, guardare le stelle e poi dormire in una tenda"
"Sul dormire e basta ho i miei dubbi ma sorvoliamo per adesso" lo fisso scandalizzata mentre continuiamo a mangiare con il nulla assoluto attorno a noi "Allora modifichiamo in dormire e fare altro in una tenda...e qui chiudiamo ok?" lui ride annuendo "Ti sei superato con sta cosa del guardare le stelle lo sai? Insomma credevo che ci saremmo limitati ad una semplice cena da qualche parte"
"Credo che questa cosa sia una di quelle esperienze che almeno una volta nella vita andrebbero fatte per forza...se poi riesci a farla con la persona giusta tanto meglio..." rimaniamo in silenzio qualche minuto ma ogni tanto lui mi lancia un'occhiata sorridendo "Perché mi fissi ogni tanto? Per vedere se sono tentata di scappare a gambe levate?"
"Pensavo entrassi più in panico sinceramente...ti guardo perché sei bellissima, tutto qua..non vuoi scappare vero?"
"No scemo, non scapperei mai...ho superato da parecchio la fase in cui intendevo scappare da te...adesso credo di essere esattamente nella situazione opposta...non so proprio cosa farei senza di te"
"Quella sera in cui sono venuto alla Fontana di Trevi avrei voluto strozzarti giuro...o baciarti fino a farti ammettere che era una grandissima stronzata la cosa di rimanere amici"
"Ci ho provato..." si, sapevo anche io sarebbe stata una stronzata colossale quella cosa di rimanere amici ma in quel momento era l'unico meccanismo di difesa che avevo "Perché hai chiamato me? Non me lo hai mai detto"
"Non ho pensato molto in quel momento"
"È una stronzata colossale anche questa" mi metto a ridere mentre lui si sposta e si mette dietro di me sulla coperta variopinta "Non è vero" mi metto a ridere io stessa perché so benissimo anche io che ho pensato e anche parecchio quel giorno...se ho composto il suo numero, non l'ho fatto certo a cuor leggero..sapevo che lui sarebbe corso da me, sapevo che non avrebbe mollato..cercavo esattamente una persona così, una persona che mi salvasse "Chiara..."
"Ho chiamato te perché volevo esattamente te in quel momento..." volevo lui e quello che avevo intravisto la sera prima "Volevo vedere se anche per me poteva esistere un pochettino di pace...se tu non mi avessi risposto o se mi avessi detto di andare a quel paese..bhe avrei definitivamente accantonato la possibilità di essere felice...perché credo che esista un'unica persona sulla faccia della terra capace di essere quella giusta per una persona e la mia possibilità di essere felice eri, sei e sarai sempre tu..."
"E allora perché mi hai respinto Chiara? Porca troia riesci anche solo a capire in minima parte quanto sono stato male?" so di avergli fatto male ma dovevo imparare ad amare, perché prima di incrociare il suo sguardo non avevo mai amato "Anche io stavo male...pensi che sia uscita in maglioncino leggero al 20 dicembre senza pensare alle conseguenze? Ovvio che ho pensato alle conseguenze" lui mi fissa con un espressione strana, a metà fra l'incazzatura e la dolcezza che nonostante le stronzate che faccio mi riserva sempre "Lasciamo stare Chiara...non voglio neanche pensare al motivo per il quale sei uscita a congelarti...voglio pensare che non stavi pensando lucidamente..." so che per lui è difficile sentirmi parlare di come stavo "Ti ho vista svenire tre volte in pochi giorni...ti ho vista vomitare l'anima nel nostro bagno...ti ho spogliata mentre deliravi...ti ho vista avere gli incubi, gridare, piangere...ne ho passate di ogni in quei giorni"
"Lo so...e non sai quanto vorrei tornare indietro e poter cambiare le cose ma non posso...e quello che abbiamo passato fa parte della nostra storia..."
"Se ti avessi persa..." mi vengono le lacrime agli occhi e mi do della perfetta scema perché forse fino a quel momento non mi ero resa pienamente conto di quanto lui già dai primi giorni tenesse a me in modo così forte "Ma io sono qua..." mi giro e gli sorrido prima di fargli posare la testa nell'incavo del mio collo e farlo sfogare..

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora