53. MAI HO AMATO COSÌ

759 23 0
                                    

Mi blocco all'imbocco della spiaggia e prendo un bel respiro...mentre attorno a me tutto sembra muoversi al rallentatore sento che la gola mi si chiude e che una piccola, goccia di sudore mi scende lungo la spina dorsale...sbatto gli occhi cercando di vedere oltre la cortina grigia che all'improvviso mi ha appannato la vista...Stephan è a pochi metri da me mentre il sole cocente picchia implacabile sul tratto di spiaggia di Ras Um Sid. Sono quasi le undici e mezza e Sharm è in fermento. Pare che mio marito abbia preparato un'altra giornata dove spuntare l'ultima voce della nostra lista e anche fare altre mille cose. Io fino a tre minuti prima ero assolutamente in sintonia con il suo programma, almeno fino a quando ho visto la spiaggia. Stephan mi ha raccontato che è una delle più belle di Sharm, ideale per usare le moto d'acqua, ovviamente in una zona apposita, oltre che per fare immersioni per osservare la barriera corallina. La maggior parte dei turisti però sono semplicemente sdraiati a prendere il sole, su comodissime sdraio, senza un apparente problema al mondo. Neanche io ho grossi pensieri...o almeno non ne avevo fino a pochi minuti prima "Chiara..." sento la voce di Stephan che mi chiama ma sembra provenire da una distanza abissale "Chiara..." lui si gira verso di me quando vede che non gli rispondo subito e vedo quanto la sua espressione passi in un nano secondo da tranquilla a preoccupata...io sono immobile e non riesco assolutamente a muovere un muscolo, anche il più piccolo. Non so cosa mi abbia trasformata dalla Chiara assolutamente felice a quella che preferirebbe chiudersi in una stanza buia per almeno 24 ore. Quella mattina era iniziata alla grande, ed invece adesso vorrei solo scomparire, anzi possibilmente vorrei essere inghiottita all'istante dalla sabbia che scotta sotto ai miei piedi "Piccola..hey, che succede?" lui mi si avvicina e anche se sono in pieno panico, riesco comunque a notare quanto lui sia bello. Con una maglietta bianca con il taschino nero e un paio di pantaloncini rossi, con gli occhiali da sole a specchio ed i capelli perfetti, anche se il vento soffia abbastanza forte dal mare, mi sembra una visione quasi finta...e pensare che è mio e che quella mattina mi ha svegliata con la colazione a letto "Chiara..." vorrei parlare, vorrei dirgli che non so che cosa mi prenda ma non riesco ad articolare mezza parola. Capendo la situazione lui mi prende per mano e mi fa sedere su una seggiola poco lontano facendo cenno ad un ragazzo del bar vicino di portargli un bicchiere d'acqua "Amore mio..respira...ci sono io" cerco di fare come lui mi ha chiesto ma è difficilissimo incamerare aria nei polmoni "Vuoi tornare al bungalow? Possiamo metterci in spiaggia lì.." il mio primo istinto sarebbe di dire di si, che è la cosa migliore da fare, che va bene, che sinceramente non vedo l'ora di stare da sola con lui...ma mentre cerco di parlare capisco che non è assolutamente la cosa giusta da fare "No, adesso passa..." bevo un pochino di acqua ghiacciata e pian piano la marea del panico si ritira "Sicura?" Stephan mi guarda preoccupato mentre è inginocchiato davanti a me "Si..."
"Vuoi magari aspettare ad andare sulle moto d'acqua? Possiamo farlo pomeriggio...dico al ragazzo che rimandiamo di qualche ora"
"No, voglio andarci adesso..e poi dobbiamo anche fare quella mini immersione no? Per vedere la barriera corallina...e poi dobbiamo prendere il sole su una di quelle sdraio doppie, mentre tutte le ragazze che passano ti sbavano dietro ma sono io a stare accanto a te..."
"Nessuno mi sbava dietro"
"Si, come no..." tento di alzarmi dalla sedia ma lui mi blocca "È passato?"
"Si, è passato...grazie a te" se fossi stata da sola probabilmente sarei stata rannicchiata in posizione fetale per tre ore prima di riuscire ad alzarmi in piedi, invece è bastato che lui mi parlasse e sono riuscita a calmarmi "Mi dici come mai sei andata in panico?"
"La confusione, la gente, il sole...bho credo tutto l'insieme...non lo so...devo ancora imparare a condividerti con il resto del mondo...cioè anche ieri siamo stati in giro ma oggi..mi sembra diverso"
"Anche io devo imparare a condividerti con il resto del mondo...ma insieme ce la possiamo fare no?" annuisco e penso che accanto a lui posso pensare di affrontare qualunque cosa in realtà. Mi alzo e lui mi abbraccia stretta sollevandomi da terra "Prendiamo una o due moto d'acqua?"
"Una...perché ti voglio stare appiccicata...e poi avrei troppa paura..a meno che tu non voglia che io vada dietro a qualche istruttore..." lui mi molla a terra e si toglie gli occhiali "Spero tu stia scherzando perché non esiste che tu vada dietro a qualche istruttore...neanche se mi preghi in ginocchio...prendiamo una solo moto allora...ma mi prometti che provi a guidare? Tanto ti tengo io da dietro" annuisco e lo bacio a stampo ma lui non è del mio stesso avviso "Hai messo il costume rosso con i laccetti mannaggia a te..."
"Si...e per salire sulla moto dovrò per forza di cose togliermi il vestitino che ho messo sopra..quindi...prendi un bel respiro che oggi sarà una lunga ma lunga giornata.."
"Magari prima che la giornata finisca quel costume te lo toglierò..magari prima di arrivare al bungalow anche" divento rossa quando lui mi posa la mano sulla gamba prima di lasciarmi un bacio sulla guancia che però non è per nulla innocente..solo lui ha la capacità assolutamente unica di farmi passare nel giro di due minuti da una me completamente in panico a una me che non vede l'ora di vederlo sdraiato a prendere il sole "Sei...non so neanche descriverti cosa sei...diciamo che sei unico...e per fortuna ti ho incontrato. Perché non so seriamente dove sarei in questo momento se tu non fossi entrato nella mia vita a fine dicembre...senza di te non avrei mai potuto fare tantissime cose e sai che non lo dico per la parte materiale ma perché sono esperienze che non avrei mai potuto fare"
"Calmati...lo so...ma vedrai che queste saranno soltanto le prime cose che faremo assieme...abbiamo così tanti anni da passare assieme che quasi quasi ti stuferai di tutte le cose che ti farò fare...e soprattutto ti stuferai di farle assieme a me"
"Ma non dire stupidate...ora andiamo su questa moto d'acqua?"
"Sicura? Perché sarà una cosa forte..insomma...io ci sono già stato e ti assicuro che è bellissimo ma..." blocco le sue parole con un bacio "Sicura...basta che sei con me" lo porto al banco dove lui prima ha parlato con il ragazzo per il noleggio della moto d'acqua. Lui ci indica la zona dove possiamo lasciare le nostre cose ed indossare i giubbotti salvagente. Quando sto per togliermi il vestito mi blocco e mi imbambolo momentaneamente a guardare lui che si toglie con una mano la maglietta rimanendo con sti pantaloncini rossi che sono un attentato serio alle mie coronarie. Posa la maglia, gli occhiali e lo zainetto in una cassaforte e poi mi fissa in attesa che gli dia le mie cose "Chiara..."
"Eh? Ah si scusa...stavo ammirando il panorama" mi sfilo il vestito ed i sandali e glieli porgo...adesso è il suo turno di rimanere imbambolato a fissarmi. Il costume rosso che porto è abbastanza mini per i miei standard, è sicuramente il più striminzito che abbia comprato "Col cazzo che ti facevo andare su una moto d'acqua con un istruttore...non ci pensare neanche" scoppio a ridere della sua gelosia, assolutamente immotivata peraltro. Mai potrei anche solo accarezzare l'idea di pensare ad un altro ragazzo. Ci avviciniamo ad uno dei ragazzi che parla brevemente con Stephan...quando lui gli dice che ha già guidato parecchie volte la moto d'acqua lui annuisce anche se gli fa comunque un breve ripasso delle regole base. Un altro istruttore intanto mi si avvicina e mi aiuta ad infilare il giubbotto ma Stephan lo blocca prima che lui possa anche soltanto stringermi una cinghia "Faccio io"
"Stephan...sei impossibile..."
"Quello non metterà le mani su di te..." lui mi aggiusta quel coso rosso che mi fa sembrare una completa scema probabilmente....mi limito a ridere e lui prosegue "..sei scopabilissima messa così e non voglio che lui abbia fantasie strane su di te..già ce le ho io e questo basta ed avanza...non potevi metterti l'intero nero?"
"Ma fa caldo Stephan..." ci saranno tipo 30 gradi quel giorno e tutte le ragazze sulla spiaggia hanno costumi che fanno sfigurare il mio in quanto è sensualità ma pare che lui non abbia occhi che per me "Fa caldo ma sto pensando solo al momento in cui saremo io e te in mezzo al mare sulla moto d'acqua e finalmente potrò averti appiccicata dietro" rimango momentaneamente senza parole, soprattutto perché anche lui si mette il giubbotto rosso che su di lui fa l'effetto opposto che su tutti gli altri ragazzi. Gli altri sembrano dei perfetti cretini, lui al contrario è assolutamente illegale anche messo in quel modo. Il suo tasso di bellezza si innalza ancora di più quando sale sulla moto e poi mi fa cenno di raggiungerlo. Metto a fatica un piede davanti all'altro, rifiutando con un cenno la mano tesa di uno dei ragazzi che mi vuole aiutare. So che Stephan è geloso da morire ed infatti lui sorride impercettibilmente quando si accorge del mio gesto. Arrivata in acqua metto le mani sulle sue spalle e un piede sulla struttura della moto. Mi siedo dietro di lui e mi sistemo meglio "Come andare in motorino"
"Si, più o meno...solo che devi tenerti stretta a me con il triplo della forza..sicura che non vuoi agganciare il mio giubbino al tuo?"
"Mi terrò fortissima a te..promesso..del resto non potrei chiedere di meglio guarda" lui sorride e poi gira la chiavetta d'accensione "Pronta?"
"Assolutamente si" quando sento il motore rombare e la moto scattare in avanti caccio un urlo ma non è di paura anzi...è un'adrenalina positiva che inzia a scorrermi nelle vene...il cuore mi schizza in gola e mi aggrappo con tutta la forza che ho alla vita di Stephan. Lui guadagna mano a mano velocità e gli schizzi ci colpiscono da ogni parte...rido in maniera incontrollata mentre ci lasciamo alle spalle la spiaggia e andiamo sempre più al largo...è una figata pazzesca...ho leggermente paura solo quando Stephan stacca una mano dal manubrio e me la posa sulla gamba ma guida agilmente anche con una sola mano ed io mi tranquillizzo...quando capisce che amo particolarmente quando fa le curve e l'acqua ci arriva direttamente in faccia lo continua a fare...si, so che sembra una cosa da bambina di due anni ma mi piace da morire. Quando siamo parecchio al largo diminuisce progressivamente la velocità fino a fermarsi "Adoro sta cosa..." quando stacco le mani dai suoi fianchi mi metto a urlare anche se lui può sentirmi benissimo dato che attorno a noi non c'è assolutamente nessuno e soprattutto non ci sono rumori "L'ho capito...al ritorno guidi tu?"
"Non so se..insomma tu sei bravissimo quindi potresti continuare a guidare tu"
"Ma non esiste...e poi voglio vederti che guidi"
"Una volta hai detto che facevo schifo alla guida"
"Lascia stare cosa ho detto quella volta...sei bravissima..sia in macchina, sia sul motorino...sarai bravissima anche sulla moto d'acqua...solo se te la senti però.." vedo che lui si gira verso di me scavalcando con una gamba la struttura della moto..ora riusciamo a guardarci anche se ho una paura assurda che lui caschi in acqua messo in quel modo. Che poi abbia il giubbotto e sappia nuotare benissimo sono dettagli che non prendo in considerazione "Si che me la sento...solo che...penso sempre che le paure che mi porto dietro siano completamente assurde.."
"Non sono assurde...fanno parte di te...pensi che le altre persone non abbiano paura di nulla? Solo perché magari non le mostrano come te non vuol dire che non le abbiano.." alzo le spalle mentre disegno dei giri immaginari sulla pelle leggermente bagnata della gamba "Lo faccio anche per te...perché voglio che tu sia orgoglioso di me"
"Non devi farlo per me ma per te Chiara...ovvio che io sono orgoglioso di te, perché sinceramente quando ti ho conosciuta non avrei mai pensato che ti fidassi così tanto di me da portarti su una moto d'acqua...sono orgoglioso di te perché tu sei favolosa e non pensare neanche per un istante di avere qualcosa in meno rispetto alle altre. Tu hai tremila cose che le altre non avranno mai, a partire dal completo controllo su di me, sul mio cuore e sul mio corpo" quello che dice mi colpisce come un pugno in pieno petto, con un effetto positivo sia chiaro. È strano sapere di aver quel tipo di controllo su un'altra persona, che poi questa persona sia uno dei ragazzi più belli sulla faccia della terra è solo un piccolo tassello in più "Anche tu hai il pieno controllo su di me lo sai"
"E questa era una delle tue paure all'inizio?" annuisco mentre giocherello con le cinghie del suo giubbotto "Se avessi dato pieno controllo delle mie emozioni e delle mie reazioni a un'altra persona a me cosa sarebbe rimasto poi? Ho già sperimentato ampiamente la sensazione bruttissima di ritrovarmi senza nulla, quando sono morti i miei genitori...e non è una sensazione che intendo sperimentare nuovamente fidati...è qualcosa che ti lascia completamente devastata. Se mi ha lasciata in quel modo a 10 anni immagina adesso a 22, dopo aver sperimentato quanto può essere bella la vita accanto a te..."
"Anche per me non è stato semplice Chiara..." lo so e per questo credo che fra me e lui si sia creato quel legame tanto forte in così poco tempo "Non ho mai permesso a nessuno di vedermi vulnerabile, durante gli attacchi di panico..non ho mai permesso a nessuno di starmi vicino in quei frangenti...odio essere debole Stephan..."
"Ma non sei affatto debole...tu sei fortissima"
"Tu mi rendi forte..." lui scuote la testa e mi prende il viso fra le mani "Io ti ho resa un pochino più sicura di te e di quello che sei ma ti assicuro che tu sei forte più di tutte le ragazze che conosco messe assieme...l'attacco di panico di poco fa era perché ti senti sempre meno delle altre vero?"
"In parte si..insomma guardale..."
"Guardo te che è molto meglio...ti ricordi di quella ragazza che faceva la volontaria con te?" certo che me la ricordo. Ci ha provato spudoratamente con lui il giorno in cui ci siamo conosciuti "La zoccola...si me la ricordo purtroppo..quella che ti ha dato il suo numero di telefono giusto?"
"Si, quello che ho appallottolato quando eravamo a cena assieme al Colosseo" sembra che siano passati secoli da allora...allora, combattevo ancora contro i miei demoni personali, perdendo immancabilmente..anche adesso erano sempre con me ma invece di combatterli da sola avevo lui che lo faceva con me ma soprattutto avevo imparato a conviverci "Avrei potuto scegliere lei, portarla a casa...sarebbe stato semplice...fin troppo" mi viene da piangere e da strozzare quella ragazza che non vedo da allora solo all'idea di lui insieme a lei, magari nel letto che ora è diventato nostro "Magari saresti stato con lei qui adesso"
"Mai l'avrei portata qua fidati...quel giorno ho scelto te...ed è stata una scelta semplicissima ma anche difficile allo stesso tempo...è stata semplice perché praticamente non l'ho fatta neanche io, ma è stata anche difficile perché sapevo, ma non chiedermi perché, che tu saresti stata mica facile da gestire...ma siamo qua...e guarda quanto strada abbiamo fatto...quella prima sera sei letteralmente scappata via da me mentre adesso siamo in mezzo al Mar Rosso su una moto d'acqua...e abbiamo fatto tante di quelle cose in soli tre mesi...ti ho portata nella mia vita e tu mi hai portato nella tua..abbiamo creato la nostra vita e ti assicuro che non vorrei nessun'altra vicino a me adesso...non le guardo neanche le altre Chiara..."
"Perché sei pazzo" ormai piango ma posso sempre dare la colpa al sole che mi colpisce dritto in faccia facendomi lacrimare gli occhi "Pazzo di te sicuro...e tu sei pazza di me?"
"Un pochino" lui scoppia a ridere e mi schizza con il piede "Si giusto un pochino..." è molto di più che un pochino ovviamente e lui lo sa benissimo...sono pazza di molte cose che lo riguardano...banale dire che sono pazza dei suoi occhi e del suo sorriso..ma sono i dettagli più piccoli che mi fanno impazzire maggiormente. Le piccole rughe d'espressione che si formano attorno ai suoi occhi mentre ride, o la mania che ha di passarsi continuamente la mano fra i capelli...quando è nervoso poi si morde l'interno della guancia e si passa la lingua sulle labbra. Sono pazza delle sue mani che mi stringono o delle sue braccia che ormai sono il mio rifugio "Ero leggermente più normale prima di conoscerti Stephan...passavo le mie giornate a casa con Sally che ora praticamente non mi vede più...studiavo, facevo volontariato, piangevo un sacco, non che ora non lo faccia sia chiaro..."
"Ma adesso sei con me" si, sono con lui, con il ragazzo che mi ha mostrato che anche per me esiste un pezzo di paradiso, fatto di cose materiali ma che io amo soprattutto per il sapore tutto speciale che si lasciano dietro...

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora