27. SOLO SE SEI CON ME

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"Hey....5 giorni passano in fretta amore mio..." annuisco alle parole di Stephan, anche se pensare a così tanto tempo lontano da lui mi mette un'ansia pazzesca e 5 giorni non mi sembrano affatto pochi e soprattutto non penso che passeranno così in fretta. So che mi sono ripromessa di fare la forte, so che mi sono ripromessa di non piangere, soprattutto per non farlo partire con l'ansia, ma le prime lacrime cominciano a scendermi inesorabilmente lungo le guance. Stephan è già in ritardo, come spesso accade e so che quello a volte gli pesa. È colpa mia se ultimamente non è concentratissimo e ho paura che quel matrimonio, invece di essere una cosa positiva, si possa rivelare solo un peso inutile. Lui continua a dirmi che gli allenamenti vanno bene, che i momenti in cui è perso nei suoi pensieri non derivano dalla situazione con me ma dal momento non idilliaco che sta passando la squadra. Io non so se credergli o meno, credo che molte volte lui tenda a minimizzare i problemi davanti a me per non farmi preoccupare. Mi sento una zavorra per lui, come se fossi solo un peso inutile...un matrimonio non dovrebbe essere quello....quella trasferta sarà il primo vero banco di prova per noi due, mai siamo stati lontani per più di qualche ora. Adesso quei 5 giorni mi sembrano un'eternità. Stephan mi ha chiesto almeno 50 volte se non voglio per caso andare a Milano e poi a Genova assieme a lui, ne ha parlato con la società e non ci sarebbe problema ma io ho declinato l'invito. Non voglio che lui pensi a me come a una bambinetta che non può cavarsela da sola. So di non avergli fatto una grandissima impressione due giorni prima quando durante l'esame mi è venuto un mezzo attacco di panico e solo la sua presenza ha scongiurato un giro al pronto soccorso. Sono sua moglie, non una a cui lui deve badare...prima lui lo capirà e prima riusciremo a far funzionare quel matrimonio. Lui deve pensare alla sua carriera e non costantemente a me e alle mie fisse ingiustificate "Lo so...ora vai altrimenti fai tardi" lo spingo quasi fuori dalla porta e lui mi fissa stranito "Chiara..se devi piangere fallo, mica è un delitto sai? È perfettamente normale, del resto è la prima volta che ci separeremo per così tanti giorni...è logico essere dispiaciuti e tristi" Stephan mi prende il viso fra le mani facendomi scorrere i pollici sulle guance "Non è normale che io stia così...cazzo ho vissuto da sola per anni e sono sopravvissuta, adesso non posso stare così solo perché tu vai via...ecco quello che non volevo accadesse"
"Di che stai parlando?" apro la porta di casa ma lui richiude il battente appoggiandoci sopra il palmo della mano "Di questo...questa assurda dipendenza che io provo nei tuoi confronti...non è sana o normale...ho 22 anni Stephan e sono sola da 12 praticamente...me la sono sempre cavata alla grande, invece ora, solo perché tu te ne vai per 5 fottuti giorni sto per sentirmi male...cazzo, a volte penso...lascia stare dai...vai che sei già in ritardo"
"No adesso finisci quello che stavi dicendo...cosa pensi?"
"Che stavo meglio quando stavo da sola...era tutto più semplice...avevo solo me stessa da gestire, che era già più che sufficiente..adesso devo gestire troppe cose, te compreso"
"Mi devi gestire? Sono una cosa da gestire adesso?"
"Si Stephan...sei troppo da gestire per me...perché cazzo non l'hai capito e mi hai lasciata stare? No, tu ti sei impuntato e hai dovuto per forza convincermi a imbarcarmi in questa relazione che è diventata un matrimonio lampo...ma come cazzo mi è venuto in mente di sposarti?" lui mi fissa ad occhi sgranati poi prende il trolley e apre la porta "Fai così Chiara...non farti trovare quando torno...ritorna pure alla vita che avevi prima. Ti ricordo solo che ci siamo imbarcati assieme in questa relazione e tu hai acconsentito a sposarmi, non ti ho certo puntato una pistola alla tempia...e sapevi benissimo che faccio un lavoro che mi porta a stare lontano da casa anche più giorni consecutivi. Ti ho anche chiesto di venire con me ma tu mi hai detto di no...cosa devo fare di più?"
"Nulla...dovevi solo starmi lontano"
"Chiara...ma perché fai così? Fino a ieri sera stavamo benissimo...ed invece adesso..sembri tornata indietro di settimane...non ho voglia ma soprattutto non ce la faccio a starti dietro ogni volta cazzo...non posso convincerti da capo di quanto stiamo bene assieme ogni volta che vado in trasferta..non è giusta sta cosa...io non so più cosa fare con te..."
"Nulla...vai e gioca..."
"Vai e gioca...come se fosse semplice..per giocare a calcio ci vuole anche testa per farlo e se tu continui a fare così io non è che sia proprio così tranquillo sai?"
"E allora lasciami stare...vatti a prendere una di quelle troiette che non si fanno problemi a stare da sole anche settimane intere, tanto mentre sei via si scopano gli altri..perché credi che io non abbia paura che mentre sei via tu ti scopi le altre? Fai pure...tanto non sarebbe la prima volta che metti le corna alla ragazza che dici di amare no?"
"Sai che la situazione è molto diversa...siamo sposati noi due e non ti tradirei mai Chiara...per favore possiamo fare pace che altrimenti parto con l'ansia di non trovarti più al mio ritorno?"
"Infatti non mi troverai..." non so perché sono così cattiva "Allora butta pure quello che ti ho lasciato in cucina..." Stephan strattona la porta come se volesse scardinarla e poi esce di casa...quando il battente si richiude con un tonfo sordo mi tappo le orecchie. Sono tentata di riaprire la porta...non avevo intenzione di litigare ma è come se mi stessero squarciando il petto...un peso mi trascina a terra, faccio fatica a respirare e non so come affrontare quella cosa che minaccia di sommergermi "Stephan..." quando tiro il battente lui sta sparendo nell'ascensore "Stephan..." corro nel corridoio a piedi nudi ma lui scuote la testa. L'ultima immagine che ho è il suo viso che mi fissa con un misto di amore e dolore, ed i suoi bellissimi occhi verdi pieni di lacrime. Ho rovinato tutto e sono sicura che quella volta non basterà una scusa detta con gli occhi bassi per farlo tornare da me.

VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora