"Dovrei essere incazzato più io di te..invece sembra che sia stato tu ad essere espulso durante la partita..." Lorenzo cerca di scherzare mentre scendiamo dal pullman che si è appena fermato fuori dall'aeroporto Leonardo Da Vinci di Verona, ma io ho veramente poca voglia di scherzare quel pomeriggio "Avrei preferito che mi avessero espulso guarda...ho giocato di merda" acchiappo il trolley e girandomi quasi travolgo una ragazza che mi chiede la classica foto. Gliela concedo perché lei non c'entra assolutamente nulla con il mio umore nero ma non riesco neanche a sorridere "Ma non hai giocato di merda Stephan..." Lorenzo cerca di tirarmi su ma non ci riesce fino in fondo "E poi Chiara mi ha scritto dopo la partita dicendo che sta poco bene ed io sono preoccupatissimo...sapevo che sarebbe successo qualcosa"
"A me sembra che Chiara stia benissimo" lo guardo come se fosse impazzito ma seguo il suo sguardo e rimango completamente spiazzato. Chiara è a poca distanza da noi, con le mani affondate nelle tasche di quel giubbotto argento che le sta d'incanto. Mi guarda con la testa inclinata e trattiene a stento una risata "Lo sapevi te"
"Diciamo che qualcuno doveva pur aiutarla nel suo folle piano...ci vediamo martedì a Roma"
"Ma..." lo guardo senza capire, assolutamente frastornato da quello che sta succedendo "Mi sa che stasera e domani ti tocca stare nella città di Romeo e Giulietta...divertiti" Lorenzo fa una faccia da scemo poi si allontana insieme al resto della squadra. Dato che ci è stato dato un giorno e mezzo di riposo alcuni miei compagni hanno deciso di non tornare nella capitale..io credevo di avrei passato il lunedì a maledire tutti quanti, con Chiara che avrebbe sopportato stoicamente il mio umore nero...ed invece me la ritrovo lì, a Verona, senza sapere assolutamente cosa lei ha in serbo per noi due. Mi avvicino e lei tira fuori il cellulare "Possiamo fare una foto?" fa quella faccia che moltissime ragazze sfoderano quando mi chiedono la classica foto ed io scoppio a ridere "Che diavolo ci fai qua? Sei arrivata adesso?"
"In realtà sono arrivata qua ieri pomeriggio...credo con l'aereo successivo al vostro"
"Scusa ma...non ti seguo"
"Sono arrivata a Verona ieri pomeriggio verso le sei e mezza...ho dormito qui, poi sono venuta alla partita ed ora...voilà eccomi qua...pronta per sorbirmi i tuoi scazzi, le tue menate eccetera eccetera...il volo per Roma su cui salirai ovviamente non è questo ma quello quellodi domani pomeriggio alle 17.30...tutto chiaro?"
"No...cioè si....ma eri in tribuna a vederti la partita?"
"No...in curva ospiti...22 euro con prevendita...se mi si abbassa la voce è perché ho cantato per 90 minuti circa...è stata una figata pazzesca...da rifare..."
"Tu in curva ospiti?"
"Si, io in curva ospiti...e se ti stai chiedendo perché...perché mi andava, ma non volevo fare la moglie snob di Stephan El Shaarawy che si siede in tribuna e non può neanche cantare mezzo coro ma semplicemente la ragazza un pochino folle che segue suo marito allo stadio, in curva ospiti..."
"Tu sei matta...letteralmente"
"Probabile..insomma ho preso l'aereo da sola per la seconda volta nella mia vita e la paura non diminuisce fidati ma mi sto abituando a questa vita...che diciamolo non è niente male..ovviamente a parte il marito rompicoglioni che adesso mi dirà che ha giocato di merda"
"Ma è vero..." cerco di rimanere serio ma non ci riesco molto "Si ovviamente...due in pagella immagino..."
"Fra il 2 ed il 3 credo" lei sbuffa dandomi una spinta "Si ovviamente...hai finito ora? Possiamo andare in albergo così ci prepariamo per la serata?"
"La serata?" lei annuisce intrecciandomi le braccia al collo "Si, la serata...giro per Verona e cena dove ci pare...poi ritorno in albergo e lì ti dovrai inventare tu qualcosa per la nottata...domani ci alziamo quando ci pare e poi facciamo quello che vogliamo...anche nulla.."
"Hai organizzato tutto..."
"È tipo 5 giorni che sto organizzando ogni cosa...ho imparato che mi piace un sacco seguirti nelle trasferte...ma non solo perché mi piace vederti giocare..soprattutto perché so che a te fa piacere, anche se ne sei all'oscuro come questa volta...e devo dire che con quel completo oggi eri da stupro immediato comunque...del resto so di avere un marito bellissimo, che tutte le ragazze sulla faccia della terra mi invidiano"
"Credo che invece tutti gli uomini invidino la bellissima e pazza moglie che mi ritrovo...tu stai bene?" Chiara muove la testa su e giù "Si...anche questa felpa ti sta benissimo...magari rimandiamo un attimo la nostra uscita e ci facciamo venire in mente qualche idea per passare un'oretta...sono solo le quattro, abbiamo un sacco di tempo"
"Tutto quello che vuoi..." tenendole una mano dietro al collo avvicino il suo viso al mio. Chiara si mette sulle punte dato che porta come al solito le scarpe da ginnastica..niente tacchi, niente trucco, niente di diverso dalla ragazza che quaranta giorni prima mi ha letteralmente sconvolto la vita "Scommetto che trovo un modo per farti scordare della presunta partita di merda che pensi di aver giocato..."
"Troveremo un modo...già il fatto che tu sia qua aiuta molto devo dire"
"Ho detto una piccolissima bugia però...ti ho già organizzato qualcosa per tipo adesso...ma dobbiamo sbrigarci che altrimenti facciamo tardi" quella piccola pazza chissà cosa avrà preparato...anche se arriveremo leggermente tardi a qualunque cosa ci aspetta però prima di prendere un taxi la bacio in mezzo all'aeroporto. Me ne frego della gente che ci gira attorno, me ne frego di quanto sono deluso della prestazione in campo, me ne frego di tutto, per dare importanza solo alla ragazza accanto a me, quella che si è fatta Roma-Verona per finire in un settore ospiti che sarà stato l'inferno praticamente. Nessuna ragazza avrebbe rinunciato ad un posto in tribuna per un seggiolino scomodo e freddo...solo lei, ed è per questo che Chiara ha sorpassato tutte le ragazze che ambivano a conquistare il mio cuore. Lei se l'è preso di diritto e se lo terrà per sempre...
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VOLEVO SOLO SCOMPARIRE IN UN TUO ABBRACCIO
FanfictionLA PAURA DI AMARE...LA PAURA DI STAR MALE....FORSE BASTA UN ABBRACCIO NEL QUALE SCOMPARIRE