One

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Ansia, ansia era la parola che descriveva me in questo momento.

Ero nel letto, stavo contemplando il nulla buio ed il soffitto bianco della mia camera.

Controllai l'ora sul mio casio argento schiacciando il pulsantino che accendeva la luce.

L'orologio digitale segnava l'1:28. Dannazione, dovevo dormire se volevo svegliarmi presto domani.

Ma non riuscivo a calmarmi. Ero in ansia per il nuovo anno di scuola, in realtà non vedevo l'ora di tornare tra i banchi di scuola.

Non riuscivo a dormire, così decisi di prendere il mio Mac, indossai le cuffie bianche e nere che aveva comprato mio padre qualche anno fa ed iniziai a vedere l'ultimo episodio della stagione di Stranger Things che avevo rimasto in sospeso circa... 3 ore fa.

Iniziai a fantasticare su Mike, era il mio personaggio preferito. Peccato che il celebre FinnWolfhard e Noah Schnapp venivano nella mia stessa scuola, ma non avevo mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola.

Invece le altre ragazze riuscivano a farsi fare autografi e foto.

Con loro gironzolava sempre un certo Wyatt Oleff. Anche lui attore. Ha recitato con Finn nel film IT, nel ruolo di Stan Uris.

Feci un urletto eccitato quando Mike baciò El. Mi tappai subito la bocca ricordandomi del fatto che fosse notte fonda.

Terminato l'episodio,più delusa che mai per la scomparsa di El, mi addormentai, sognai dei riccioli corvini e due occhi scuri.

*****

"BONNIE! Bonnie svegliati!!" Urlò mia madre dal piano di sotto.

Contemporaneamente anche la sveglia iniziò a strillare perforandomi i timpani.

Piagnucolai chiudendo la sveglia, violentemente.

Mi alzai dopo 10 minuti buoni e mi diressi verso il cassettone color avorio contenente i miei vestiti.

Dopo ben 10 minuti tirai fuori dal cassettone i miei Skinny neri strappati alle ginocchia, una t-shirt bordeaux a maniche corte e le vans classiche.

Corsi in bagno, mi lavai e mi vestii velocemente.

Mi guardai allo specchio cercando di capire come acconciare i miei lunghi capelli corvini e mossi.

Le onde si chiudevano in dei piccoli boccoli non definiti molto bene, decisi di smuoverli un po' e lasciarli ricadere morbidi sulle spalle.

Valorizzai i miei occhi verdi-azzurri con un po' di mascara, misi un po' di burro cacao sulle labbra per renderle più morbide.

Spruzzai un po' del mio profumo allo zucchero filato e presi il mio zaino.

Uscii dalla mia camera dai muri a strisce rosa e bianche e mi diressi di sotto.

"Ciao mamma, ciao papà io vado!" Urlai correndo verso la porta.

"E la colazione?!" Urlò mia madre. "Non posso sono in ritardo!" Misi un piede fuori dalla porta, ma venni bloccata dalle urla di mia madre.

"Bonnie la giacca!" Urlò mia madre facendomi retrocedere.

Presi la mia giacca nera e mi diressi, di corsa, verso scuola.

A metà strada guardai il mio orologio che segnava le 7:56.

No!NO!NO!! Sarei sicuramente arrivata in ritardo.

Aumentai la velocità anche se non avevo più fiato.

Arrivai davanti al cancello senza fiato alle 7:59.

Mi appoggiai sulle ginocchia senza fiato. "Aah! Pensavo non arrivassi più Bonnie!" La voce dolce di Charlotte mi fece alzare lo sguardo.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora