Fifty-one

3.6K 174 189
                                    

Erano passare due settimane. I rumor si andavano smorzando.

Per colpa del fuso orario di ben otto ore io e Finn ci sentivamo di rado. Molto spesso quando da lui era notte fonda e viceversa.

In questo momento erano le quattro del mattino a Vancouver da lui era mezzogiorno.

Eravamo nel mezzo di una videochiamata.

"Poi hanno fatto pace?" Chiese Finn riferendosi a Lizzy e Wyatt.

"In teoria dovrebbero, anche se Lizzy è un po' più fredda di prima, ma un paio di giorni e le passa. Intano continua a mandargli frecciatine." Dissi piano per non svegliare i miei e mio fratello che domani sarebbe dovuto ripartire per Washington.

"Povero Wyatt." Rise. "Mi manchi..." Dissi seria.

"Anche tu Bon Bon." Disse storcendo la bocca.

'Finn!' Lo chiamò una voce maschile. "Arrivo!" Urlò lui girando la tesa verso la voce.

Lui si mise una mano sulla nuca e si stiracchiò sorridendo.

Lui si mise una mano sulla nuca e si stiracchiò sorridendo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"La pausa è finita!" Sospirò. "Ci sentiamo." Disse poi.

"Buon lavoro."  Dissi. "Buona notte..." Mi salutò e chiudemmo la videochiamata.

Andai a dormire e data la stanchezza mi addormentai subito.

****

La mattina dopo avevo un paio di occhiaie grandi quando l'Asia e la Russia messe insieme.

Ormai da due settimane erano onnipresenti sul mio viso.

Misi una felpa nera ed un paio di skinny neri, tutto ovviamente a caso, e le mie fidate vans old skool.

Non mi truccai, feci una crocchia e presi lo zaino. A dire il vero non avevo voglia di andare a scuola, avevo sonno ed ero stanca di dover sfuggire a persone e paparazzi ogni due minuti.

Sbuffai e misi gli occhiali rossi che usavo per leggere. Non me ne fregava una minchia se dicevano che fossi brutta. Non ti piaccio? L E C C A M E L A FINN HA SCELTO ME TROIA.

Sorrisi a quel pensiero e indossai il mio parca verde, la sciarpa bianca ed un paio di guanti senza dita.

Misi le cuffie tre uscendo di casa ascoltando What The Hell di Avril Lavigne. Musica veccia insomma.

Il vento invernale di dicembre mi tagliava le guance arrossandole e mi screpolò le labbra.

'You're on your knees
Begging please
Stay with me
But honestly
I just need to be a little crazy'

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora