Forty

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Erano passati tre giorni dal Sushi. Cercavo di stare il più vicina possibile a Finn.
Oggi sarei dovuta andare a vedere un film al cinema con Finn.

Non voleva dirmi che Film era. Doveva essere una sorpresa a detta sua.

Misi un maglione marrone in un Jeans blu chiaro, una cinta nera e ai piedi le mie comodissime super star.

Misi il giubbotto e presi la borsa a tracolla.
Finn sarebbe arrivato a momenti.

Mentre aggiustavo per un'ultima volta i capelli allo specchio il mio iPhone vibrò.

Era Finn che diceva di scendere.

Sorrisi e scesi le scale. "Ciao mamma io esco!" Urlai.

"A dopo." Urlò mia madre da camera sua.

Uscii dalla porta e mi trovai un bellissimo corvino sorridente.

I riccioli mossi dal vento, gli occhi scuri come la pece, sembravano dei pozzi profondi dove mi perdevo ogni volta.

Le sue lentiggini si sollevarono prendendo la forma dei suoi zigomi che si sollevavano facendo curvare le labbra piene e rosee.

Non resistetti e lo baciai. "Ciao." Dissi sorridendo.

"Ma ciao!" Mi baciò un'altra volta.

Lui guardò l'orologio. "Siamo in anticipo, passiamo per il parco?" Chiesi.

Io mi presi un minuto per osservarlo. Era bellissimo, si vestiva sempre benissimo.

Aveva una felpa giallo acre e dei pantaloni a sigaretta neri, ai piedi portava le solite dr Martens basse e sulle spalle un cappotto nero.

Io annuii. Guardai verso casa. Stavolta era tutto normale, nessuna tenda ondulante,nessun occhio indiscreto.

Ci incamminammo e passammo per il parco. C'era il furgoncino dei gelati ed iniziai a sbavare.

Non mi importava fossimo a metà novembre. Ora avevo voglio di gelato. STORIA DI UNA RAGAZZA CON IL CICLO.

Si perché mi era venuto il ciclo e se non mi avesse fatto comperare il gelato lo avrei ucciso e poi lo avrei riportato in vita con le sfere del drago.

Gli tirai la manica del cappotto "Ti prego!" Feci gli occhi dolci. "Ma fa freddo." Disse lui.

"Ma ne ho voglia!" Lo tirai un'altra volta. Lui sospirò rotando gli occhi al cielo. "Va bene." Andammo vicino al furgoncino.

"Cosa prendete?" Chiese l'anziano signore. "Due coni..." Disse Finn sospirando e porgendogli i soldi.

Io lo guardai male. "Ma.." Lui mi fulminò con lo sguardo.

"Io al cocco." Dissi. L'uomo annuì ed iniziò a riempire il cono.

"Io alla menta." Disse Finn.

L'uomo ci porse i gelati e ci sedemmo su una panchina.

"Ti vizio troppo." Disse cingendomi le spalle con un braccio.

"A me piace." Sorrisi. "Lo so." Disse.

"Aspetta hai un..." Mi guardò le labbra e mi baciò leccandomi il labbro superiore.

Si staccò dolcemente e si leccò le labbra. "Avevi un po' di gelato sul muso." Disse.

Io arrossii un po' e mi portai la manica del giubbotto sulle labbra imbarazzata.

"Mh.. però buono il cocco." Disse assaporando il gelato che mi aveva rubato dalle labbra.

Poi diede una leccata sul mio gelato. "Hey! Mio gelato!" Gli diedi un leggero schiaffo sul braccio.

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Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora