Thirty-eight

4.3K 195 137
                                    

"I pianeti ruotano intorno al sole... des..." Si imbrogliò con le parole Lizzy.

"Descrivendo..." La incitai. "D-descrivendo un.. orbita... e-ellittica." Disse io sbattei le mani sulla scrivania buttando la testa indietro sulla sedia.

"Ah! Ringraziando Dio." Sospirai. "Che palle." Disse Charlotte che era sul mio letto. Stava leggendo una rivista di moda e stava mangiamo una barretta al cioccolato.

Era appoggiata con la schiena sul muro. "Quando finirete di studiare?" Chiese masticando la barretta.

"Ci mancano... il sole, la legge gravitazionale e... le onde elettromagnetiche." Dissi sfogliando le pagine del mio quaderno.

"Che pizza." Disse ingoiando un pezzo di barretta.

"Smettila di ingozzarti! È la quinta barretta di fila, poi non lamentarti di sembrare una balenottera azzurra!" La rimproverai.

"Non rompere i ciglioni, sono stressata." Disse. "Ah si? E per cosa?" Chiesi. "Non so nulla, domani prendo una F." Disse prendendo la sesta barretta.

"E perché non studi?" Chiesi. "Perché non mi va." Disse scrollando le spalle.

"I sensi di colpa mi attanagliano lo stomaco ma combattono contro il cazzo che me ne frega. Ha vinto il cazzo che me ne frega." Mangiò la barretta.

"Fai come vuoi, ma domani non ti passo le risposte." Dissi. "Non fare la stronza Bon Bon!" Disse buttando a terra la rivista e prendendone un'altra.

"Te le passo io." Disse Lizzy. "Lei si che è un'amica." Indicò con la barretta Lizzy.

Diedi uno schiaffo sul braccio a Lizzy. "Così non imparerà mai e resterà ignorane!" Dissi.

Lizzy scosse le spalle.

"Ricominciamo, enunciamo la seconda legge di Keplero." Dissi prendendo il quaderno e portandomelo al petto.

"Le aree descritte dal raggio vettore, sono proporzionali al tempo impiegate per descriverle." Disse. "Brava Lizzy, e cos'è il raggio vettore?" Chiesi.

"Una linea immaginaria che congiunge il centro del sole con il centro dei pianeti." Disse.

"Secchiona numero due è stata creata." Disse Charlotte masticando.

Roteai gli occhi al cielo. "Okay, cos'è la fotosintesi clorofilliana?" Chiesi.

"È un processo biochimico che trasforma l'idrogeno inorganico in idrogeno organico." Disse tutta fiera.

"La fessa che sei." Dissi io e lei corrucciò le sopracciglia. "Non è idrogeno, ma carbonio." Dissi.

Lei Sbuffò. "Non c'è la farò mai!" Mi squillò il telefono. Era Kiddo💞.

Risposi subito.

"Pronto?" Sospirai.
"Studio intenso Bon Bon?" Chiese ridendo.
"In teoria si, successo qualcosa?" Chiesi.
"Sei libera stasera?" Chiese.
"Stasera?" Sorrisi io.
"Stasera,solo io e te." Disse con voce sensuale.
Io mi morsi il labbro e guardai Charlotte e Lizzy che facevano si con la testa.
"Beh..." Guardai l'orologio che segnava le sei e mezza. Stavamo studiando da quattro ore.
"Va... va bene. A che ora?" Chiesi.
"Alle otto passo davanti casa tua, sii puntuale." Disse. Io risi.
"Certo! Per chi mi hai presa!" Dissi fingendo di scacciare una mosca.
"Per Bonnie Foster." Disse lui.
"C-come devo vestirmi?" Chiesi.
"Anche in pigiama, saresti bellissima comunque." Aww che dolce.
"Okay a dopo."
Agganciai il telefono.

Guardai Charlotte che aveva un Ghigno sul volto. Oh no.

Lei battè le mani Ele strofinò alzandosi dal letto. "Mettiamoci a lavoro!" Squittì andando verso il mio armadio bianco.

Iniziarono a buttare i miei vestiti all'aria. Io sbuffai appoggiando la testa sul palmo della mano ed il gomito sulla scrivania.

Mi infilarono contro la mia volontà un maglione giallo acre ed una gonna marrone a balze, dalla fantasia a quadri.

Come scarpe mi obbligarono ad indossare le ballerine color cachi che indossai Un unica volta per il diciottesimo compleanno di mia cugina.

"Ora dobbiamo truccarti!" Disse Charlotte. "lascia fare a noi." Disse Lizzy.

Chiusi gli occhi e mezz'ora dopo Lizzy sospirò un "Voillà!" Girandomi verso lo specchio.

Mi prese un colpo, quasi non mi riconoscevo più.

Le mie labbra erano leggermente rosate, il mio viso più dettagliato, gli zigomi più pronunciati e gli occhi verde-azzurri spiccavano come fari sotto la sottile e precisa linea di eye-leiner.

Non pensavo mai a truccarmi di più, il mio massimo era un po' di mascara e in po' di burro  di cacao.

"Wow." Dissi. "Passiamo ai capelli!" Charlotte prese il ferro. "Rifiniamo questi boccoli!" Si strofinò le mani Lizzy.

*****

Mi guardai allo specchio. Ero davvero molto carina, né troppo elegante né  troppo sportiva, i boccoli non erano molto definiti, ma c'erano. L'unica cosa che non mi piaceva erano le scarpe.

Odiavo le ballerine. Charlotte allacciò un punto luce al mio collo e Lizzy mi porse alcuni bracciali.

Indossai il mio unico anello e presi la borsa. "Sei bellissima." Disse Charlotte sistemandomi meglio i capelli.

Incredula davanti lo specchio feci due giri completi. "E sei anche in anticipo di cinque minuti!" Disse Lizzy.

Charlotte mi spruzzò il profumo allo zucchero filato. "Il nostro lavoro qui é concluso, divertiti e metti quella borsa!" Indicò la borsa sulla sedia.

Le mie amiche uscirono di casa ed io iniziai ad indossare il cappotto color cachi lungo fino al polpaccio.

Faceva freddo, ma per essere novembre era abbastanza caldo. Sentii il telefono vibrare era un messaggio di Finn, mi chiedeva di scendere.

Presi velocemente la borsa a tracolla di cuoio e ci infilai il profumo, dei trucchi, il portafogli ed il telefono. Corsi dalle scale e salutai velocemente i miei ed uscii di casa.

La serata era abbastanza fredda, c'era un lieve alito di vento che mi smuoveva leggermente i capelli e mi faceva rabbrividire leggermente.

Il riccio si girò verso la mia direzione sorridente.

Era a dir poco bellissimo. Aveva un cappotto nero, una maglia larga a maniche lunghe rossa infilata per metà nei lunghi pantaloni neri a sigaretta. Ai piedi portava delle classiche Dr Martens nere basse.

"Sei bellissima." Disse venendo a baciarmi. "Mai quanto te." Dissi sovra pensiero squadrandolo due o tre volte.

"Uhh, lo stile anni ottanta si fa sentire." Ghignò. "E più forte di prima." Scherzai io. "Ti si addice proprio." Mi baciò di nuovo. "Ti ho fatto le labbra rosse." Scherzai.

Lui cercò di pulirsi ma presi le mie salviette struccanti dalla borsa, rubati a Charlotte, e gli pulii le labbra.

"Andiamo?" Chiese. Io annuii. Controllai casa mia per vedere se mia madre mi stesse spiando e vidi una tenda muoversi.

Sempre la stessa storia. Scossi la testa.

Spazio autrice

Sono tornata con un nuovo capitolo leggermente più lungo, sto facendo il possibile per aggiornare almeno una volta al giorno, se non sono "belli" (Come dite voi) come al solito è perché non ho ne idee ne tempo.I'm sorry.

Non posso mettere una foto di Finna Pinna perché sono dal computer, spero il capitolo vi sia piaciuto.

Un bacio e a presto lupacchiotte! <3

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora