Thirty-seven

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"Finn, aspetta!" Gli acchiappai il lembo della maglietta e lui si girò con sguardo deluso.

Mi mise in mano il mazzo di Amaryllis. "Sono deluso Bonnie." Deglutì.

"Ma deluso di cosa? Tu mi hai tradita, ci siamo lasciati e posso fare cosa voglio con qualsiasi altro ragazzo." Dissi.

Lui si morse l'interno della guancia. "A proposito non dovevi essere a Portland?" Chiesi.

"Non sono andato, volevo restare con te e dimostrarti che eri l'unica cosa davvero importante per me." Mormorò.

A quelle parole sentii una stretta al cuore. Mi sentii stupida e bastarda.

Mi morsi l'interno della guancia e deglutii.

"I-i.." Mi interruppe. "No Bonnie. Adesso parlo io!" Mi zittii.

"Sto cercando di dimostrarti che ti amo, che sei l'unica certezza per me. E tu cosa fai? Cadi tra le braccia di quel lavapiatti dagli occhi di ghiaccio?! Cazzo!" Urlò.

"Non stiamo insieme!" Dissi. "Tu mi hai lasciato!"  Urlò lui. "Perché tu mi hai tradita!" Urlai a mia volta.

"Ti manca qualcosa? Mi hai tradita perché non scopiamo?! Dimmelo Finn!" Urlai.

"Cosa? No! E a te cosa ti mancava sentiamo!" Incrociò le braccia al petto.

"Affetto, mi serviva affetto! E tu non eri lì!" Dissi. "Ahhh! Quindi adesso limoniamo con il primo che capita perché abbiamo bisogno d'affetto?!Brava Bonnie! Complimenti!" Battè le mani.

"Non stavamo limitando!" Dissi io. "Ah no? Io vi ho visto incollati!" Disse lui. "Era un cazzo di bacio a stampo!" Gesticolai.

"Non mi interessa Bonnie! Io ti amo, fino a ieri eri mia! Solo io potevo toccarti, solo io potevo marchiarti! Solo io potevo farti provare piacere!" Urlò. "Ed ora..." abbassò la voce. "Ora è tutto finito..." Gli Sun incrinò la voce è si leccò le labbra.

"Proca puttana anche io ti amo Finn!" Urlai.

"Allora dimentichiamoci di tutto!" Disse. Io guardai verso destra per un millesimo di secondo e poi lo scrutai.

Partii dai riccioli corvini, scesi sulle sopracciglia definite, gli occhi grandi e scuri, le lentiggini tenere ed il naso perfetto. Le labbra carnose e attraenti.

Mi morsi il labbro. Avrei davvero potuto rinunciare ai suoi baci? Ai suoi sorrisi,Alle nostre risate,ai nostri battiti,alle sue mani nei miei capelli, ai miei elastici mancanti, all'amore?

No. Certo che no. Mi asciugai velocemente la lacrima solitaria che rigava la mia guancia sinistra e mi buttai tra le sue braccia.

Con il mazzo di fiori in mano allacciai le braccia dietro il suo collo e premetti disperatamente le mie labbra sulle sue.

Lui mi cinse la vita ed approfondì il bacio. Era un bacio disperato.

Ci staccammo lentamente e Sussurrai : "Ti amo."

"Quanto mi sei mancata." Mi baciò di nuovo. "Sono stato uno stupido, uno stronzo, un coglione." Disse tra un bacio ed un 'altro.

"Si è vero." Dissi baciandolo per un ultima volta.

Ritornai alla mia statura normale. "Io... devo urgentemente tornare a lavoro..." Dissi girandomi. Lui mi prese da un polso e mi girò verso di lui.

"É tutti come prima?" Chiese mordendosi il labbro.

"Ma cosa dici!" Mi liberai dalla sua stretta bruscamente. Il suo sguardo si rattristò.

Io Sorrisi prendendogli il viso tra le mani e baciandolo di nuovo. "Sarà meglio di prima." Lui sorrise.

"Stronza." Io tornai a lavoro posando il mazzo di fiori nel retro.

"Bonnie... senti sono stato un'idiota.. non avrei dovuto farlo." Disse il mori grattandosi la nuca.

"Tranquillo, lo abbiamo fatto in due. N-non pensiamoci più okay?" Finsi un sorriso.

*****

Ero sul letto con la schiena appoggiata al muro e stavo rileggendo per la millesima volta orgoglio e pregiudizio.

Sentii il telefono vibriate. Era Charlotte.

"Pront.." Non mi fece finire che mi attaccò.

"VI SIETE RIMESSI INSIEME?!" Urlò bucandomi un timpano.

"Si Charlotte." Sospirai.

"STRONZA! NON CI DICI NULLA!" Urlò di nuovo.

"Ve lo avrei detto domani." Dissi mettendo il segnalibro tra la pagina sessantanove e la pagina settanta.

"DOMANI?! DOMANI BONNIE?! TU DECI DIRCELO SUBITO!" Urlò di nuovo.

"Si, la prossima volta ve lo dico." Sbuffai.

"Io ti ammazzo." Disse lei esasperata. "Sono quattordici anni che prometti di uccidermi e sono ancora viva." Mi misi sotto le coperte.

"Solo perché c'è Lizzy che mi calma." Disse.

Io arrotolai una ciocca corvina al mio indice e sorrisi. "Anche lei avvolte vuole uccidermi."

"Chi non vorrebbe ucciderti Bonnie?" Sospirò.

"Beh, Finn." Dissi. "Fidati, anche lui vorrebbe ucciderti." Disse.

"A proposito ma tu come lo sai?" Chiesi. "Noah, a quanto pare il tuo ragazzo tiene aggiornati i suoi amici meglio di te." Disse con rimprovero.

"Sei una palla." Sbuffai. "Anche tu." Rise.

"Notte Troia." Dissi. "Sogni d'oro puttanella." Attaccai il telefono e decisi di cadere tra le braccia di Morfeo.

Domani le mie amiche mi avrebbero sicuramente strangolata. Un po' me lo meritavo.

Spazio autrice.
E alle undici (messaggi subliminali mode on.) aggiorno SEEEEH
Spero il capitolo vi sia piaciuto. Anche se credo sia stato il capitolo più corto che abbia mai scritto, ma sto morendo di sonno vi giuro che ho buttato il sangue per scrivere questo capitolo.

 Anche se credo sia stato il capitolo più corto che abbia mai scritto, ma sto morendo di sonno vi giuro che ho buttato il sangue per scrivere questo capitolo

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Mi faccio perdonare con un po' di Foto di RichardO.

Quanto cute il nostro RichardO?😂A presto Lupacchiotte!❤️

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Quanto cute il nostro RichardO?😂
A presto Lupacchiotte!❤️

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