Il mio ginocchio faceva su e giù, non riuscivo a stare ferma. Ero troppo agitata.
Il mio cuore martellava nel petto e quasi potevo vederlo alzarsi di pochi millimetri al ritmo del battito del mio cuore.
Feci un respiro profondo, uno di quelli per calmarsi, ma non servì a nulla.
"Calmati Bon." Disse Steve lanciandomi uno sguardo dallo specchietto.
Io lo guardai inarcando le sopracciglia. Peggio di un compito in classe di matematica senza aver studiato.
Sistemai meglio i capelli non smettendo di muovere il ginocchio destro. In più queste dannate ballerine mi facevano un male cane.
Meglio dei tacchi però. Almeno non rischio di morire cadendo come un salame.
Pensai a tutti i paparazzi che sarebbero stati presenti, e questa pace momentanea sarebbe stata distrutta. Di nuovo.
Iniziai a giocare nervosamente con il lembo del mio abito.
Guardai fuori dal finestrino, file di alberi in corsa, quali più alti, quali più bassi. La maggior parte senza foglie.
Mi sembrava di volare sul grigio asfalto. Guardai il cielo bigio dai riflessi argentei.
Si sarebbe messo a piovere a momenti.
Arrivammo in un quarto d'ora all'aeroporto. Sospirai di nuovo. Non stavo nella pelle.
Scesi dall'auto ed iniziai a cercare Finn con lo sguardo. L'aereo dovrebbe essere già atterrato da alcuni minuti.
Mi sollevai sulle punte cercando una folta chioma di riccioli corvini. I tacchi in questo momento sarebbero stati veramente utili.
Vidi un gruppo enorme di persone e intuii che doveva essere per forza lui.
Corsi verso il gruppo di persone ed iniziai a spingere e a infilarmi tra i vari paparazzi.
Lo vidi. Era fermo immobile e si guardava intorno con un sorriso tirato sul volto. Era così bello. Perfetto.
Aveva una semplice felpa nera, degli skinny neri e delle sneakers bianche.
Io deglutii. Mi veniva da piangere. Mi gettai tra le sue braccia e lui rimase spiazzato. Le guardie del corpo volevano allontanarmi da lui, ma appena mi riconobbe le fece allontanare e mi baciò.
"Mi sei mancato da morire!" Dissi tra un bacio e l'altro. Un bacio disperato.
"Anche tu Bon." Mi baciò. "Andiamo via..." Disse lui.
Steve mi mandò un messaggio. Ci vediamo dopo.
Entrai nella BMW blu scura dai vetri oscurati.
Lui si sedette vicino a me. Ne approfittai per dargli il regalo. "Auguri." Dissi.
"Aww, grazie. Ma non dovevi Bon!" Disse iniziando a strappare la carta rossa.
Ne tirò fuori il regalo era un bracciale in oro bianco, non avevo potuto fare di meglio. Avevo speso tutti i miei risparmi che avevo guadagnato al bar per comprarlo. Ma non me ne pentivo.
I suoi occhi si illuminarono. "C'è... c'è scritta una frase dietro." Dissi. Mi era costata di più l'incisione in se che il bracciale.
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Occhi Neri ||Finn Wolfhard||
Fanfiction//✔️COMPLETATA✔️// Bonnie Foster, una ragazza di appena 15 anni ,deve iniziare il suo secondo anno di scuola superiore, è una ragazza riservata, un po' timida e dagli ottimi voti, cosa succederà se un certo Finn Wolfhard le stravolgerà la vita? "Ama...