Sixty-five

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Era ormai la vigilia di natale. Io Lizzy e Charlotte stavamo facendo gli ultimi regali.

Io avevo comprato a mio padre una macchinuccia da collezione, l'ultima che gli mancava, la 127 fiat.

A mia madre un set da cucina e a mio fratello una polo grigia.

A Pepper invece un'aragosta rossa che suona.

A Lizzy e a Charlotte una collana in argento portafortuna, non facevo distinzioni tra loro.Le volevo bene allo stesso modo. E mi sarei incazzata da belva se qualcuna avesse voluto più bene a me o all'altra. Per me erano come due sorelle. Con i loro pregi ed i loro difetti.

Per Finn avevo speso un po' di più. Gli avevo comprato un Maserati argento ed oro. Ci avevo speso un botto, è vero. Ma non mi importò più di tanto. Oggi sarebbe venuto a casa mia Finn e avremmo fatto l'albero di natale insieme.

Lo so che si fa molto prima, ma volevamo aspettare l'arrivo di James da Washington. Poi stasera avremmo cenato tutti insieme. Comprese le mie migliori amiche e le rispettive famiglie. Invece Wyatt era a Los Angeles dai nonni fino al ventotto di dicembre. E Noah era a Seattle per un intervista. Sarebbe tornato domani pomeriggio.

Chiuse nei nostri cappotti ci sedemmo su una panchina del parco principale di Vancouver. Sistemai meglio i miei capelli corvini sotto al basco marrone.

"Che hai preso a Wyatt?" Chiesi a Lizzy. Le si formò un sorriso ebete sul volto. "Questo." Mi porse la busta nera di Tiffany. "Cosa gli hai preso?" Chiese Charlotte gustando il suo chupa-chups alla fragola.

"Un braccialetto in oro giallo." Disse felice. "Mio Dio quanto ai speso?!" Quasi mi strafogai con il mio chupa-chups alla coca-cola.

"Sicuro è costato meno del tuo Maserati..." Mi diede un'occhiataccia Charlotte ed io arrossii.

"Coosa?! UN MASERATI?!" Urlò Lizzy. "SHHHH ZITTA!" Le tappai la bocca.

"Siamo ragazze normali, mica gentaglia straricca." Disse dopo Charlotte. "Si, ma siamo fidanzate con degli attori, Ripeto, ATTORI. E sono abituati a tutto il lusso di questo mondo." Dissi io.

"Io credo che non serva il prezzo, ma il pensiero. Insomma, loro lo sanno che non siamo... come loro ecco..." Disse Charlotte. Io abbassai lo sguardo. Questa cosa mi stava pesando. Mi stava pesando eccome.

"Bonbon, sembra che tu sia schiacciata da questa cosa, non dovresti cercare di competere con lui, non è giusto." Disse Charlotte. Aveva ragione.

"Tu che gli hai preso?" Chiesi indicando le varie buste che aveva in mano. "Una felpa." Scrollò le spalle. "Hai fatto la cosa migliore." Sospirò lizzi girandosi a sedere composta e guardando il cielo bigio dai riflessi argentei.

La imitai, solo che dopo un po' chiusi gli occhi sospirando. Dopo qualche minuto di silenzio qualcosa di freddo colpì la punta del mio naso.

Aprii di scatto gli occhi e portai l'indice sul naso. Guardai cosa c'era sopra e sorrisi.

Era un cristallo di neve che si stava sciogliendo sul mio dito. Mi guardai in torno e vidi che iniziarono a cadere dal vari cristalli di candida,morbida e glaciale neve. Diedi una gomitata alle mie amiche.

"Nevica!" Dissi felice come una bambina in un negozio di giocattoli. "Cazzo!" Disse Lizzy alzandosi subito in piedi. "Dobbiamo tornare a casa. IMMEDIATAMENTE:" Disse. " Ma dai, è solo un po' di neve." Dissi porgendo le mani in avanti nella speranza di catturarne qualche fiocco.

"Tra poco torna Wyatt, e non ho voglia di ammalarmi perchè TU vuoi giocare sotto la neve con un cappottino, non impermeabile tra l'altro, come una bambina!" Mi prese per l'avambraccio ed iniziò a trascinarmi verso casa. Intanto Charlotte che non aveva proferito parola ci seguiva in silenzio.

Come si vedeva che Lizzy era la più grande. Sembrava mia madre.

****

Era pomeriggio ed ero sul divano, con una cioccolata calda in una mano ed IT Sulle gambe incrociate Vicino al fuoco con una bella coperta sulle spalle. Mi sarebbe piaciuto mettere il pigiama, ma poi mi ricordai che sarebbe venuto Finn. Quindi rimasi vestita.

Guardai un'attimo fuori, non aveva smesso di nevicare neanche per un secondo. Intanto mio padre faceva avanti ed indietro dal garage al salotto per portare pacchi su pacchi di addobbi natalizi.

Intanto mia madre lo rimproverava perchè aveva sporcato di neve il parquet. Pepper dormiva vicino a me sul divano. Cresceva a vista d'occhio. Aveva a malapena quattro mesi e se si alzava sulle ampe posteriori raggiungeva il mio bacino.

Dopo un quatro d'ora mio pade aveva finito di portare pacchi e bussarono al campanello. "Mamma! Vai tu!" Urlai.

Mia madre sbuffò ed andò ad aprire. Era James. Pepper subito gli corse in contro e gli fece le feste, anche se non lo vedeva da un mese.

"Ciao James." Mi alzai a malavoglia dal divano ed anda ad abracciarlo. "Quindi oggi avremmo compagnia?" Chise James. Io corrucciai le sopracciglia. Non gli avevodeto che ci sarebbe stato Finn. Ma lui indicò con il pollice dietro di se e vidi un paio di occhiscuri ed una folte chioma di riccioli che mi sorridevano.

Spazio Autrice. Se leggete mi fate felice.

Hi! Scusate se ieri non ho aggiornato, ma ho avuto da fare.

Comunque oggi aggiornerò due volte, quindi BE TRANQUI che rimedio.

Buon san Valentino a chi è fidanzato, ma soprattutto a te, che sei single come me. Ricordati che noi abbiamo milioni di fidanzati, solo che vivono nei libti, nei film e nelle seie tv, ed hanno più valori di quelli che vivono nel mondo reale e che giurano di amarci ma poi ci uccidono, sia fisicamente che psicologicamente, propio perchè siamo donne e ci giudicano più deboli. Quindi vi chiedo amiche mie, lottate, lottate sempre per i nostri diritti e facciamo capire a queste teste di cazzo che abbiamo più palle di loro e loro più tette i noi. Vi voglio bene. NON FATEVI MAI e dico MAI METTERE I PIEDI IN TESTA DA UN UOMO.

A presto lupacchiotte <3

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora