Sixteen

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Il giorno dopo mi alzai con 10 kg in più è un mal di testa incredibile.

Mi sentii le mutandine bagnate, corsi in bagno ed abbassai i pantaloni. Ciclo.

Ma porca di quella. "AHHHH!" Ringhiai prendendo un assorbente.

"Fanculo!" Mi alzai dalla tavoletta e tirai lo sciacquone. Ora non piango solo da sopra, ma pure da sotto.

Andai in camera e aprii L'armadio color avorio. Presi una maglietta a maniche corte rossa, dei leggins sportivi, dovevo stare comoda, e sopra misi un giubbotto nero.

Come scarpe delle Nike Air haurance nere.

Provai a coprire le occhiaie violacee con un po' di correttore, ma con scarsi risultati. Sbuffai e misi un leggerissimo filo di Mascara.

Scesi al piano di sotto e mangiai l'uovo ed il bacon che mi aveva preparato mia madre.

Dopo tanto tempo feci colazione con mia madre e mio padre.

Anche se non nelle migliori condizioni. Io che ero uno zombie, ancora con gli occhi gonfi e rossi, le occhiaie e la pelle pallida. Mio padre che leggeva il giornale e mia madre su Facebook.

Finii la mia colazione ed uscii di casa con i crampi alla pancia.

Arrivai camminando, trascinandomi, davanti la scuola.

"Mio Dio ma che hai combinato?" Chiese Charlotte. "Non ti fai sentire da ieri a ricreazione Bonnie!" Mi rimproverò Lizzy.

Io risposi semplicemente "Dopo." Poi sentii delle risate.

Mi girai verso esse. C'erano Chanel e Finn che si tenevano per mano. Ancora? Basta vi prego è una tortura!

Una lacrima mi rigò la guancia, spostai lo sguardo su Wyatt che mi guardava dispiaciuto. Sorrisi leggermente e mi asciugai la lacrima.

Tirai su con il naso. "Andiamo." Dissi. Entrammo nell'aula del professor Robinson, scienze sociali, e mi buttai sulla sedia dell'ultimo banco.

Non volevo neanche seguire la lezione. Volevo dormire, recuperare tutte le ore di di sonno perse pensando a quella testa di cazzo.

"Bonnie ma stai bene? Non ti metti mai all'ultimo banco." Disse Liz.

"C'è sempre una prima volta cara." Dissi stiracchiandomi.

*****

A ricreazione andai direttamente nel mio posto segreto.

Mi lasciai scivolare sul solito gradino ed iniziai a pensare.

Non avevo fame, avevo dei crampi orribili, il cuore a pezzi, sembravo uno zombie.

Però avevo le tette grosse, ma mi facevano male. Quindi no. Oggi era una giornata di merda.

Sbuffai. "Passerai il resto della tua vita qui dentro?" Chiese Wyatt scendendo le scale.

"Questo è il MIO posto segreto, quindi evapora." Dissi acida.

"Siamo nervose Oggi." Sembrò non darci troppo peso e si appoggiò al muro.

"Si sono nervosa!" Dissi. "E scommetto non solo per Chanel." Disse piano ma lo sentii, e come se lo sentii.

"Se oggi non vuoi morire." Iniziai ma mi resi conto di essere troppo cattiva con lui.

"Aah! Scusami! Sono un disastro!" Mi presi la testa fra le mani.

"Ti tratto male quando tu vuoi solo aiutarmi!" Stavo sclerando davvero.

"Hai il ciclo?" Chiese. "Non vorrei ucciderti quindi EVITA di dirlo ancora." Dissi guardandolo negli occhi.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora