Twenty-four

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"Signorina, ma io avevo ordinato una granita alla Coca-Cola!" Disse una ragazza.

"La cambio subito." Dissi. "Signorina io..." non sentii nemmeno quello che dissero le altre cinque ragazze.

Oggi il locale era strapieno e stavo perdendo 10 kg solo per fare avanti e indietro.

Cambiai la cioccolata con la granita e diedi la cioccolata al ragazzo Bruno.

"Signorina!" "Signorina!" Mi sentivo chiamare da tutte le parti.

Vidi la porta aprirsi e pregai che fosse arrivato Kole.

Entrò in ritardo un riccio impacciato. Lo guardai con sguardo severo.

"Scusa dolcezza." Disse dispiaciuto. "Sei in ritardo di mezz'ora e mi hai lasciata sola in questo inferno con Megan!" Lo rimproverai.

"Non eri del tutto sola." Disse. "MUOVITI." Gli Urlai.

Lui corse nel retro a sistemarsi ed io corsi dai clienti con il vassoio in mano.

*****

Ero dietro il bancone stavo pulendo dei bicchieri, il locale si era un po' svuotato ma c'era comunque tanta gente.

Oggi non sono potuta stare con Finn. Sospirai.

"Che c'è?" Chiese Kole pulendo delle posate. "Il fidanzato ti ha mollata?" Chiese.

Io lo guardai. "Cos? No!" Esclamai. "E allora? Che succede." Chiese prendendo una forchetta.

"Niente, è questo il problema." Dissi posando il bicchiere. Lui aggrottò le sopracciglia.

"Non ti seguo..." Disse. "Non l'ho potuto vedere oggi." Dissi. "Beh, domani hai la giornata libera. Be happy!" Fece un sorriso ed indicò le fossette con un dito.

Io Sorrisi. "Si, devo studiare per Fisica." Misi apposto un piatto.

"Ma che scuola fai?" Chiese. Io chiusi con un fianco un cassetto. "Seconda superiore" presi il gelato all'anguria con panna che avevano chiesto e lo misi sul vassoio.

"Quindici anni? Sul serio?! E già lavori?" Chiese.

Presi una palettina verde e la immersi nel gelato. "Per la precisione... ne faccio quindici il ventidue di novembre." Chiusi con il fianco il cassetto dirigendomi verso il tavolo 5.

Posai il gelato alla ragazza dai capelli castani e presi gli ordini del suo ragazzo presumo.

Era un bel ragazzo, grandi occhi verdi, capelli ricci e castani, si carino.

"Lei cosa prende?" Chiesi mordicchiando il bottone della penna gialla.

"Mi porta...un cappuccino amaro." Disse. Presi l'ordine e mi congedai.

Andai verso il bancone e porsi l'ordine a Kole che accese la macchinetta.

"E il tuo ragazzo? Quanti anni ha?" Chiese. Io Sorrisi.

"Ne fa sedici il ventitré di dicembre." Dissi appoggiandomi di spalle sul bancone con il vassoio tra le mani.

"Fico." Disse inserendo la cialda nella macchinetta.

"E tu?" Mi girai appoggiando i gomiti sul bancone. Lui mi guardò con i suoi occhi blu per una frazione di secondo.

"Io cosa?" Chiese. "Tu sai molto di me, io non so nulla di te." Dissi.

"Beh... non c'è molto da sapere in realtà." Scrollò le spalle.

"Ho diciotto anni, tra quattro giorni ne faccio diciannove. Ho finito la scuola, ora frequento la facoltà di biologia, lavoro in questo bar per pagarmi l'affitto." Disse.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora