Seventy-seven

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Finn mi fece sedere sulla panchina con il mio cono al cocco in mano e lui si sedette accanto a me.

Ero ancora imbarazzata per prima. Ad un tratto lui si sporse verso di me e leccò il mio cono bianco.

"Hey!" Tolsi il mio cono da sotto il suo naso.

"Buono!" Ghignò. "Vuoi un po' del mio?" Chiese. "No!" Sbuffai.

"Non sarai arrabbiata con me?" Chiese ridendo.

"Invece si!" Sbuffai. Lui mi diede un bacio sulla guancia.

"Cazzo!" Imprecò. "Cosa?" Chiesi sorridendo. "Devo pisciare.... torno subito." Disse buttando la carta del suo cono che aveva praticamente divorato in due minuti.

Si alzò e corse verso i bagni del parco. Forse soffre d'incontinenza.

Scrollai le spalle e ricominciai a gustare il mio gelato.

"Bonnie!" Sentii chiamarmi. Alzai lo sguardo e vidi Richard.

Io gli Sorrisi. "Ciao!" Dissi. "Da quanto tempo, come va?" Si avvicinò. Io mi alzai dalla panchina.

"Tutto bene, a te?" Chiesi. "Benone." Disse lui.
"Ne sono felice." Sorrisi leccando il mio gelato.

"Sei qui tutta sola?" Chiese. "No, il mio ragazzo è un'attimo in bagno." Sorrisi leggermente. "Capisco." Disse lui.

"Magari un giorno possiamo uscire..." Disse.
"Che bello!" Una terza voce si unì ed un braccio mi circondò le spalle.

"Posso venire anche io?" Alzai lo sguardo ed incontrai i riccioli di Finn. Sorrisi.

"Credo propio che debba andare." Disse Richie. "Già." Lo apostrofò Finn stringendomi più a lui.

"Ci vediamo." Richie mi Sorrise. Non riuscii a parlare che Finn mi precedette. "Io non credo. Ed ora fila via principino." Finn si girò e mi trascinò via.

"Hey!" Mi liberai. "Ma che fai!" Dissi. "Ti stava importunando." Disse.

"È solo un'amico Finn!" Sbottai. "Ti guardava in modo strano, ti stava invitando ad USCIRE."Finn sbottò.

Io roteai gli occhi al cielo procedendo una scenata di gelosia. "E poi si può sapere chi è? È Cos-.." dovevo pensare qualcosa per farlo tacere. E al più presto.

Mi alzai sulle punte e afferrai con entrambe le mani il suo giubbotto di jeans nero. Lo tirai verso di me e lo baciai.

Come previsto Finn si zittì. Mi staccai e tornai alla mia statura naturale.

"Lo ammetto." Feci scorrere il mio indice sulla sua maglietta a righe.

"Ho fatto la bimba cattiva." Mi morsi il labbro. "Magari potresti punirmi stasera..." Alzai lo sguardo nella modalità occhioni dolci.

Vidi un leggero rossore impossessarsi delle guance di Finn. Sorrisi maliziosamente e mi alzai nuovamente sulle punte.

Lo baciai a stampo e gli diedi un buffetto sul petto. "Non smetti mai di stupirmi..." Disse con gli occhi sgranati.

"Almeno ti ho fatto stare zitto." Sorrisi.

Gli fregai lo skateboard da sotto l'ascella e ci montai sopra. Molto probabilmente mi sarei rotta una gamba.

Mi diedi la spinta con il piede ed iniziai ad avanzare, sempre più velocemente. Montai la tavoletta con entrambi i piedi ed allargai le braccia mantenendo l'equilibrio.

Però! Ci stavo riuscendo! "RALLENTA CHE CADI! RAZZA SI INCOSCIENTE!" Finn Iniziò a correre dietro di me.

Sentivo i capelli che sventolavano dietro le me spalle. Il mio giubbotto marrone sembrava un para cadute, era gonfio d'aria ed i calzoni si appiattivano contro le mie gambe.

Il vento piacevolmente freddo mi accarezzava il viso arrossando leggermente le gote e la punta del naso.

Credevo di essere estremamente goffa. E invece! Arrivai infondo alla curva di Jackson Street (🌚) e spostai il peso sulla parte destra dello skate descrivendo una perfetta curva.

Mandai uno sguardo a Finn che aveva le mani nei capelli ed il volto più pallido del solito.

E quella distrazione mi costò cara. Sbandai pendendo l'equilibrio e mi ritrovai con il sedere per terra.

"Porca vacca." Imprecai. Intanto lo skateboard nero andava ancora avanti lentamente.

Vidi Finn che si precipitava verso di me a perdifiato.

"Ma che cazzo ti salta in mente!" Disse ansimando. "Calmati, non sono fatta di porcellana!" Mi alzai e sbattei le mani contro i miei calzoni per pulirli dalla ghiaia.

"Ti saresti potuta fare male!" Urlò. "Ma non l'ho fatto." Alzai le sopracciglia. Improvvisamente mi strinse in un'abbraccio.

"Mi hai fatto preoccupare. Non farlo mai più..." Sospirò. Sentivo il battito del suo cuore. Era velocissimo. Le mie braccia gli ricordarono la vita snella.

Sorrisi leggermente. "D'accordo." Dissi. Ci staccammo. "Ma dove hai imparato?" Chiese recuperando la tavoletta che si era fermata a pochi metri da noi.

"Non lo so. È la prima volta che provo da quattro mesi." Scrollai le spalle. (Vedi capitolo 4 🌚)

Cavolo. Erano passati già quattro mesi... mio Dio. Come vola il tempo. (Invece ne sono passati due 🌚)

"Hai un talento naturale." Sorrise. "Sarà stato il maestro." Sorrisi e lo baciai.

Spazio Autrice
Salveh. Oggi è il nostro mesiversario. Facciamo due mesi amori!
Due mesi di noi❤️😢
"Sei fidanzata?"
"Si."
"Con chi?"
"Sono troppe per elencarle!"
Eh niente. Vi amo tanto lo sapete no?

 Vi amo tanto lo sapete no?

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URLA

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URLA.

HOLY SHIT!Spero che il capitolo vi sia piaciuto

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HOLY SHIT!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
A presto Lupacchiotte/i❤️

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora