Sixty-two

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Mi aveva passato un fazzoletto che aveva preso nel cassetto del suo comodino bianco e mi pulii la mano sporca.

Mi stesi accanto a lui che era ancora nudo. Lui mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte.

"Ti amo da impazzire Bonnie." Disse. "Anche io Finn." Gli accarezzai il petto liscio e tonico. Era così bello. Così terribilmente eccitante.

"Posso ricambiare?" Chiese. Io scossi la testa. "Ti ho solo restituito il favore." Lo baciai.

"Sei bellissima." Fece incrociare le nostre dita e mi baciò il dorso della mano.

"E tu sei stupendo." Con la mano libera gli scostai i riccioli corvini dalla fronte.

Decise di rivestirsi con un paio di pantaloni della tuta, ma accontentando le mie richieste, non si mise la maglia.

Si avvicinò alla cabina armadio, ancora nudo. Ne approfittai per sbirciare il suo fondoschiena perfettamente rotondo.

"Così mi consumi Bonnie!" Disse ridendo ancora di spalle. Io arrossii e risi. "Idiota."

Si diresse di nuovo sul letto nei suoi pantaloni grigi.

Si distese su di me, facendo peso sui suoi gomiti posizionati ai lati della mia testa e sulle sue gambe per non pesarmi.Iniziò a lasciarmi dei piccoli baci sulle labbra e sulle guance.

Era così tenero. "Quanto mi sei mancata." Disse tra un bacio e l'altro.

"Anche tu." Feci passare le mie braccia magre sulla sua schiena ed iniziai a dargli dei dolci grattini.

Lui mugolò di piacere. Decise di non spingersi oltre, così si sdraiò accanto a me. "Giochiamo alla play?" Chiesi.

Lui sgranò gli occhi e si mise a sedere squadrandomi.

"Mi hai davvero chiesto una cosa del genere?" Chiese. Io annuii mettendomi a sedere.

"Chi sei tu? Dove hai nascosto Bonnie?!" Mi prese dalle spalle e mi scosse.

"Sono io!" Lo spintonai via ridendo. "No,no,no. Tu non sei Bonnie!" Si alzò.

"Ti vesti..." Mi squadrò. "Sei stuprabile vestita così." Deglutì.

"Mi... mi hai fatto una sega ed ora mi chiedi di giocare ai videogiochi?" Si mise le mani nei capelli.

"Quanto ti posso amare!" Corse a baciarmi.

Io risi e ci sedemmo ognuno su un pouf, io presi quello giallo e lui quello rosso.

"A cosa vuoi giocare?" Chiese. "Mhhh... Cup head." Dissi decisa.

"Sei sicura?" Chiese facendo diventare i suoi occhi due piccole flessure color pece.

Io annuii. Lui non lo sapeva, ma giocavo spesso ai videogiochi.

Iniziammo a giocare al gioco più difficile a cui avessi mai giocato, okay, lui era più abile e più portato, ma anche io non me la cavavo malissimo.

La prima e seconda partita la vinsi io. Alla terza partita che vinsi lui buttò il joystick bianco a terra imprecando.

Io risi. "Ma vaffanculo!" Esclamò. "Come sei scarso!" Gli feci la linguaccia. Il resto delle partite le vinse lui. E a me andava ben così.

"Chi era scarso?" Chiese visibilmente orgoglioso di se stesso. Io risi. "Voglio giocare a super Mario odyssey!" Finsi un capriccio.

Lui sorrise,si avvicinò e mi baciò. "Ma c'è bimba capricciosa che ho." Mi diede un'altro bacio. Poi si alzò e collegò la Nintendo switch scollegando la play.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora