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Entrammo in casa di Finn.
"Permesso..." Dissi osservando per la seconda volta la casa.
"Ciao Bon!" Una voce familiare mi richiamò facendomi girare la testa verso destra. "Ciao Nick!" Sorrisi.
Finn chiuse la porta. E mi fece appendere il giubbotto all'appello abiti in legno di ciliegio dietro la porta.
"Siete già arrivati?" Disse una voce dolce da donna. Io sbiancai ed il mio battito aumentò pericolosamente.
L'ansia iniziò ad attanagliarmi lo stomaco. Io deglutii e mi Urlai lentamente verso la donna ancora pallida in volto.
Vidi la splendida donna che stava scendendo le scale in un bellissimo abito a tubino nero.
"Buongiorno signora." Non sapevo come comportarmi.
"Tu devi essere Bonnie!" La donna si avvicinava elegantemente a me. Deglutii sembravo fatta di amianto.
"Io sono Mary!" Mi porse la mano. (Crazieh, non mi ricordo come ti chiami scrivilo nei commenti pupa.)
Le strinsi la mano cercando di risultare il più convinta possibile. Era veramente bellissima, come il figlio. Aveva i capelli castano scuro e gli occhi color ambra.
La porta si aprì dietro di noi ed io sobbalzai. Avevo subito capito cosa stava per succedere.
Il mio battito cardiaco era alle stelle ormai. Mi voltai verso l'uomo che era appena entrato.
"Ciao ragazzi, siete già arrivati!" Il padre era leggermente meno formale. Ma metteva sempre paura.
Aveva i capelli ricci ,corvini,che aveva provato a domare con del gel.
Gli occhi erano neri e penetranti somigliava in un modo incredibile a Finn.
L'uomo in giacca e cravatta mi porse la mano. "Eric." Sorrise.
Accettai immediatamente la mano e gliela strinsi. "Bonnie Foster signore." Ero tesissima e Finn se ne accorse.
"Venite a tavola, Mariana ci porterà al più presto l'antipasto." Disse la donna.
Nick si alzò dal divano e ci seguì nell'ampia cucina dalle pareti bordeaux.
Mi sedetti vicino a Finn e difronte a Mary. Finn era difronte a Nick ed Eric a capo tavola.
Osservavo le posate e la loro posizione. E come cavolo si usano?
Lanciai uno sguardo disperato a Finn. Lui mi Sorrise avvicinandosi al mio orecchio.
"Tranquilla sei troppo tesa." Sussurrò. Io sospirai per calmarmi ma non servì a molto.
Arrivarono velocemente gli antipasti seguiti da un'interrogatorio.
"Quindi che classe fai?" Chiese Eric. Ero sotto pressione e poco ci mancava che morissi.
"Seconda superiore" bevvi un sorso d'acqua.
"Quindi non sei famosa eh?" Chiese Mary. Io guardai Nik e Finn che erano imbarazzati quanto me.
Intanto arrivò il primo. Era un piatto di gnocchi al sugo.
"No." Dissi ingoiando un pezzo di formaggio.
"Quindi stai con mio figlio solo perché è famoso." Andò diritta al punto.Io mi strafogati con il formaggio. "Cosa?! No! Non mi permetterei mai." Dissi.
Mi guadagnai un occhiataccia dai suoi genitori.
"Sono stato io a parlarle per primo. Non avrebbe senso." Disse Finn.
"Le donne sanno abbindolarti per bene Finn. Basta avere un bel facciano." Disse fredda la madre.
Mi sentii estremamente ferita. E le mie labbra divennero una linea retta.
"Non ti permetto di parlarle in questo modo" sbottò Finn.
"Finn, non impor-" Non mi fece finire. "No fammi parlare Bon!" Mi zittì.
"Va bene essere critici con me. Ma non con lei. Io la amo e lei ama me. Ne sono sicuro. Lo vedo da come mi guarda. Da come sorride. Da come mi dice che mi ama. Glielo leggo negli occhi." Disse.
"Siete troppo giovani per parlare d'amore." Sbottò il padre sbattendo un pugno sul tavolo che ci fece sobbalzare tutti. Intanto Rosie gironzolava per casa.
"Anche Beverly Marsh aveva undici anni. Eppure amava William Denbrough." Mormorai. "E ora questi chi sono!" Sbottò il padre.
Nick ci guardava con occhi sgranati. "Il vostro problema è che io sono una persona comune. E non ho un patrimonio alto." Sbottai io.
"Le persone famose devono stare con le persone famose. Quelle comuni con quelle comuni." Sentenziò Mary.
Io strinsi gli occhi in due flessure e serrai la mascella, cercando di metter freno a quell'orribile rabbia che mi divorava lo stomaco. Odio.
"C'è una legge che lo impone per caso?" Sputai acida.
"Signorina abbassa la cresta." Disse stizzita Mary.
A quel punto mi alzai dal tavolo. Buttando il tovagliolo di stoffa sul tavolo.
Finn mi inseguì "No, no Bonnie vieni qui." Disse prendendomi il polso.
Io Mi dimenai. "No fin! Non accetto questa mentalità chiusa!" Mi liberai dalla sua stretta ed uscii da casa Wolfhard rincorsa da Finn.
"Bon!" Mi chiamò. "Lasciami sola!" Sibilai.
E tornai a casa con le lacrime agli occhi. Era iniziato tutto così bene.
Stava andando tutto troppo bene. Tutto Fin(n) troppo bene.
Spazio Autrice
Chiedi scusa per la mia assenza, ma Wattpad non mi andava.
Vorrei ringraziare non mi ricordo il nome per avermi aiutato con i nomi dei genitori. Scrivilo nei commenti pupa!È troppo bello.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
A presto Lupacchiotte/i!❤️
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Occhi Neri ||Finn Wolfhard||
Fiksi Penggemar//✔️COMPLETATA✔️// Bonnie Foster, una ragazza di appena 15 anni ,deve iniziare il suo secondo anno di scuola superiore, è una ragazza riservata, un po' timida e dagli ottimi voti, cosa succederà se un certo Finn Wolfhard le stravolgerà la vita? "Ama...