Fifty-seven

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Era ormai metà dicembre, ero al centro commerciale con le mie amiche e decidemmo di andare a fare merenda al bar del centro commerciale.

Ci sedemmo ad un tavolo difronte alla televisione ed una ragazza dai tratti asiatici prese i nostri ordini. Io cioccolata calda alla nocciola e croissant alla nutella e le mie amiche un cappuccino ed il croissant alla marmellata di fragole.

"Quindi lo hai perdonato?" Chiese Lizzy. Io annuii.

"Dovevi farlo aspettare di più." Disse Charlotte. "Stava piangendo, era così carino e così tenero!" Squittii

"Hai il cuore troppo tenero..." Si lamento Lizzy. "Sei tu che sei sadica." Dissi io.

La ragazza ci portò gli ordini. "Io so farmi desiderare." Disse Lizzy girando il cucchiaino nel cappuccino.

Io roteai gli occhi al cielo ed addentai il croissant. "Oggi un ospite speciale!" Disse il presentatore alla tv attirando la mia attenzione.

Incatenai il mio sguardo sul televisore nero appeso al muro e lo stesso fecero Lizzy e Charlotte girandosi essendo di spalle al televisore.

"Finn Wolfhard!" Esclamò. Io Sorrisi.

"Buonasera." Disse lui leggermente a disagio. "Ma quanto è bello!" Esclamai.

Era in un bellissimo completo nero. Non ascoltai l'intervista in se, ero fissa sulla sua immagine e stavo pensando a quante cose avrei potuto fargli tra una settimana circa.

 Non ascoltai l'intervista in se, ero fissa sulla sua immagine e stavo pensando a quante cose avrei potuto fargli tra una settimana circa

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Rideva spesso. Era bellissimo quando rideva, era stupendo quando sorrideva, era un Dio greco. Forse Apollo, oppure Zeus, non lo so, ma era un Dio Greco. Il mio Dio.

"Potremmo tornare da Zara? Il mio portafoglio mi sta supplicando di svuotarlo." Disse Lizzy appoggiandosi pigramente alla spalliera della sedia. "Ma c'è Finn!" Dissi indicandolo.

"Lo vedrai tra una settimana!" Sbuffò Lizzy. "Una settimana è tanto!" Dissi io.

Lei mi guardò male e mi trascinò da Zara lasciando i soldi a Charlotte che pagò. "Offro io!" Urlò Lizzy mentre Mi trascinava da Zara.

****

Passammo il pomeriggio in vari negozi a fare shopping come delle ragazze normali con una vita normale che non conoscono i loro idoli, non hanno storie d'amore difficili e passati burrascosi.

"Beh, io credo che Noah sia una testa di cazzo." Disse Lizzy leccando il suo gelato al cioccolato.

Stavamo tornando a casa, mia, per mangiare una pizza.

"È solo esuberante." Lo difese Charlotte. "Come dici tu..." Scrollò le spalle Charlotte.

"Guarda chi c'è."Mi diede una gomitata Charlotte. Io seguii il suo sguardo e Vidi Chanel,suo fratello,dal nome ancora ambiguo, ed altri due ragazzi,venire verso di noi.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora