Fourteen

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Erano ormai le undici e mezza, avevo perso le speranze, così mi tolsi i vestiti rimanendo nel mio intimo rosa confetto.

Presi una felpa grigia che mi copriva fino a sopra l'elastico delle mutandine ed andai a bagno.

Legai i capelli ed iniziai a lavarmi i denti. I mei stavano già dormendo.

Sentii dei rumori strani dalla provenienza ambigua.

Mi girai verso camera dei miei, nessun cambiamento, mi affacciai sulle scale, uguale.

Andai in camera ancora con lo spazzolino rosa in bocca,i rumori provenivano dalla finestra.

Vidi un ciottolo colpire il vetro. Aprii la finestra e mi affacciai. Trovai Finn con un pulmino sotto casa.

"Stasera campeggio dolcezza!" Rise. "Ma...domani ho scuola!" Dissi.

"Torniamo per le tre di mattina." Disse scrollando le spalle.

"Non lo so..." Dissi guardandomi in torno.

"Dai! Non dirmi che non hai mai violato il coprifuoco!" Disse alzando le braccia.

Io non lo guardai e lui Rise. "Arrivo." Dissi.

Cosa mi sta facendo fare questo ragazzo... "carine le mutandine, ti donano." Disse dopo che mi ero girata.

Mi affacciai alla finestra con il volto rosso e gli alzai il dito medio.

Presi dal cassetto il primo pantaloncino che trovai e infilai le mie vans old Skool. Non dovevo fare rumore, o i miei si sarebbero svegliati. E li sarei morta per infarto.

Mi sedetti sul bordo della finestra, notando subito l'arietta fredda che mi fece rabbrividire. Fino a "poche" Ore fa splendeva il sole ora faceva un freddo boia.

"Non cadere!" Disse appena misi i piedi sulla sporgenza del tetto. Stavo morendo di freddo, di paura e di sensi di colpa. In più c'era Finn di sotto che mi metteva asia ricordandomi che potevo cadere da un momento all'altro.

Mi aggrappai al davanzale  e rimasi la finestra leggermente aperta. Io imbranata come al solito scivolai cadendo di schiena sull'erba. Per un'attimo mi mancò il respiro, ma mi ripresi subito.

Vidi Finn scompisciarsi dalle risate, all'inizio mi arrabbiai, ma poi pensai che io avrei fatto lo stesso con lui quindi sorrisi e mi misi a sedere.

Lui si avvicinò ancora ridendo e mi porse una mano che accettai subito. "Fata male?" Chiese asciugandosi una lacrima dall'angolo del suo occhio.

"No,no." Scossi la testa. "Brrr." Rabbrividii stringendomi nella mia inutile felpa grigia a maniche corte. "Vieni." Disse guidandomi verso il Mini-bus.

Appena entrai un calore piacevole invase il mio esile corpo.

Alla guida c'era Nick che salutai calorosamente. Salutai velocemente i ragazzi ed abbracciai le ragazze. Invece riservai un trattamento più accurato a Wyatt, dato che o conoscevo meglio, abbracciandolo come avevo fatto con Millie, Sadie e Sophia.

Io e Finn ci sdemmo ai penultimi posti, io vicino al finestrino e lui affianco a me. Sbadigliai strofinandomi un occhio. "Che sonno..." Mi lamentai.

Finn mi sorrise ed alzò il braccio che ci divideva. "stenditi, ti sveglio io quando saremo arrivati." Disse indicando le gambe. Non me lo feci ripetere due volte e appoggiai la testa sulle sue gambe.

Mi sciolse i capelli ed iniziò a giocarci. Amavo quando lo faceva. Era così rilassante. Era l'unica persona a cui permettevo di toccarli.

Si mise l'elastico al polso dove ancora ceca quello viola, con una mano mi faceva i grattini sul braccio e con l'altra giocava con i miei capelli.

Occhi Neri ||Finn Wolfhard||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora