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Rebecca's pov

Le ragazze sono andate via all'istante dopo aver inviato ad Alan quel messaggio e mi hanno ripetuto minimo dieci volte di essere carina e gentile. Ed io per dieci volte di seguito ho risposto:"Sarò me stessa, come sempre."

Fra tre minuti esatti, Alan sarà qua sotto. Sospiro e sto per prendere un libro dalla mensola quando mia madre apre la porta della mia stanza e entra.

"Rebecca, io, tuo padre e tua sorella abbiamo deciso di andare a pranzare fuori, vieni anche tu, giusto?"mi chiede mentre poggia dei miei vestiti sul letto in attesa di essere sistemati da me in ogni cassetto.

Sospiro, di nuovo. Devo saltare anche questa volta, a causa di Alan. "Mi dispiace, ho già preso un impegno tra poco, vedrò di cucinarmi qualcosa. Divertitevi."Dico sorridendole.

"Sicura?"mi chiede nuovamente e io annuisco non del tutto convinta. Proprio oggi Alan doveva scrivermi? Non domani, tra una settimana...tra un mese?

Lei annuisce e mi informa su cosa c'è in frigo e mi da qualche idea su cosa preparmi per il pranzo. Un minuto. Ecco il messaggio.

'Sono giù, scendi?'

Dice il messaggio e io scendo dal letto, mi guardo un secondo allo specchio e ricordo di essere ancora in pigiama. 

Prendo di fretta un jeans e una felpa leggera che mia madre ha posto sul letto in attesa che io li sistemassi. Devo ricordarmi di sistemarli, veramente.

Metto i vestiti in due minuti e mi guardo di nuovo allo specchio. Lascio la coda alta, cosi' com'è e decido che forse è meglio non fare una passeggiata ormai alle 12:35.

Dovrei anche preparmi del cibo. Lo farò entrare in casa e parleremo qui, di qualsiasi cosa lui voglia dirmi.

Apro la porta ed eccolo li', con una mano in tasca e l'altra tiene il telefono mentre digita velocemente. Il ciuffo oggi sembra più spettinato del normale, ma lui sta sempre bene anche cosi'.

Maglia grigia a maniche corte, jeans strappato nero e una semplice felpa dello stesso colore della maglia, solo leggermente più scuro. Ha l'aria concentrata e sembra in un mondo suo in questo momento.

Prende un grande respiro e lo richiamo facendo alzare i suoi occhi dallo schermo del cellulare, visto che non ha nemmeno sentito la porta aprirsi.

"Ehi."dico solamente e lui alza il capo verso di me notandomi solo in quell'istante.

Alan's Pov

Le mani iniziano a formicolare e sudano freddo. Tra poco la rivedrò e devo parlarle di tutto ciò che è successo in questi mesi senza di lei. E di cosa ci sta succedendo adesso. 

'Riprenditi, idiota. La ragazza di cui sei ancora innamorato ha solo accettato di vederti. Secondo me gli fai solo pena. Riprenditi, sul serio. Dov'è Alan Anderson, quello a cui piaceva divertirsi alle feste e a cui non interessava nessuno, oltre la sua famiglia?'mi richiama la coscienza.

 Alan è ancora qui. Solamente, la voglio di nuovo con me. L'unica che mi faceva veramente stare bene.

E' ora di andare. E' già quasi ora di pranzo, mi devo sbrigare. Scendo le scale di casa velocemente, mando un saluto a mia madre che mi raggiunge prima che io esca.

"Dove stai andando, Alan? Tuo padre torna tra venti minuti e tra mezz'ora saremo a tavola, dove credi di andare?"mi chiede fulminandomi non appena vede la mia mano poggiarsi sulla maniglia della porta di casa.

"Rebecca."rispondo solo e lei sembra rilassarsi a quel nome e mi sorride. "Sbaglio o state riallancciando i rapporti?"mi chiede facendomi l'occhiolino. "Sbagli, ma sto cercando, di andarle a parlare. Posso?"chiedo sorridendole dolce.

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora