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Rebecca's Pov.

Mi incammino in mezzo alla folla di questo grande posto. "Se già inizi a mettere il broncio, chiamo un taxi e torno a casa subito."dico sbuffando, spostandomi i capelli tutti da un lato e alzando gli occhi al cielo. 

Alan imita il mio gesto ma la sua espressione sul viso non muta. Siamo al centro commerciale, lui mi ha chiesto di fare un giro insieme. Ma già discutiamo e ci siamo visti da appena venti minuti.

Camminiamo l'uno di fianco all'altra ma siamo comunque distanziati, lui con le mani in tasca, io con le braccia conserte al petto.

"Tanto dobbiamo incontrarci con tutto il gruppo solo a cena e quindi posso benissimo andare ora."affermo io e lui mi fulmina con lo sguardo, poi gira lo sguardo. I nostri amici ci hanno invitati a cena tutti, da James e, allora, Alan mi ha chiesto di uscire di pomeriggio e poi dirigerci direttamente insieme a casa del nostro amico.

Sinceramente, non ho esitato più di tanto e ho detto di si', ma adesso vederlo con il broncio mi da solo sui nervi. "Finiamo sempre per discutere."dico esasperata e vedo una panchina in lontananza libera, cosi' affretto il passo seguita da Alan che mi imita.

"Non puoi dire che quello non ti guardava il culo."Sbuffa e si siede sulla panchina e io mi seggo all'estremo lato. "Ora ti stai pure lontana?"mi chiede ridendo sarcastico e scioccato dalla situazione. 

"Smettila di comportarti come una bambina e vieni qui."mi prende il polso e mi porta verso di lui.

Io non obbietto perché non sopporto litigare, soprattutto con lui, e mi avvicino. "Io bambina?"lo guardo alzando entrabe le sopracciglia e lui mi guarda negli occhi, ad un certo punto lo vedo scuotere la testa verso il basso e poi rialzarla con un sorriso sulle labbra e ridacchia.

Ma quanto è lunatico questo ragazzo? "Perché ridi?"domando io non capendo e mi prende il mento fra le dita. "Perché tra noi è sempre cosi'. Anche se so che stiamo facendo piccoli passi, non riesco a controllare la gelosia, mi manchi, per questo rido, perché ormai è cosi' evidente che mi viene solo da ridere."mi sposta una ciocca di capelli e io mi perdo nei suoi occhi.

Annuisco e basta senza dire nient'altro e d'istinto prendo una sua mano e la intreccio alla mia, mi alzo lo tiro per la mano in modo che si alzi dalla panchina. 

Lui mi guarda con un'espressione confusa e mi chiede:"Che c'è? Ci siamo appena seduti."ma si alza comunque e non molla la presa con la mia mano.

 Stringo le dita alle sue e sorrido:"Siamo venuti qui per fare un giro e compere, abbiamo solo borbottato a vicenda fino adesso, che dici andiamo?"Chiedo io e lui annuisce, accompagnandomi in un negozio. 

Provo qualche capo, tra cui dei nuovi vestiti e ne ne trovo uno che mi piace particolarmente, è rosa antico, lungo e con le maniche lunghe cadute, lasciando le spalle scoperte, lo scollo è a V e la gonna si apre ampia dalla vita in giù.

 Decido di non farlo vedere ad Alan, magari lo vedrà in futuro e spero che ne rimarrà sbalordito. Pago tutto ed esco dal negozio preceduta da lui. "Non sei uscita dai camerini, aspettavo di vedere qualcosa che hai comprato su di te."Mi dice mentre ci stiamo incamminando verso il bar. "Magari ci sarà un'occasione in cui li vedrai..."rispondo vaga e lui scrolla le spalle.

Al bar ordiamo subito e mi inizia a raccontare diverse vicende su di lui che mi fanno ridere mentre aspettiamo. 

Non appena riesco a controllare le risate, dietro Alan osservo un ragazzo, e mi sembra vagamente di conoscerlo, ma è girato di spalle e non riesco a capire chi sia, anche a causa di tutte le persone davanti.

 Il ragazzo ha un giubbotto blu e i capelli scuri."Chi hai visto?"mi chiede Alan e si gira a guardare la mia stessa direzione ma del ragazzo non si vede più traccia. Ma una voce molto vicina alle mie spalle mi fa girare.

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora