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Rebecca's Pov.

Sono passati cinque giorni. Lo studio sinceramente mi ha tenuto la testa impegnata ma il pensiero di non poter stare con Alan mi tormenta.

Questa mattina l'ho visto di sfuggita all'entrata visto che sono arrivata leggermente in ritardo.

Mia madre mi ha guardata abbastanza confusa quando ha saputo che mio padre mi avrebbe accompagnato quasi ogni mattina per adesso.

Mi ha chiesto soltanto:" Non so cosa è successo tra voi due, ma io sono qui se vuoi parlare di qualcosa. Qualsiasi cosa."

E non sapendo come risponderle le ho semplicemente sorriso e l'ho ringraziata. Sento la mancanza di Alan. So che tra noi in realtà non va niente male, ma saperlo comunque lontano non mi fa stare benissimo.

Aveva detto che era difficile, ma dobbiamo riuscirci. Un pensiero mi riaffiora in mente, e mi fa ricordare che la prossima settimana compio diciotto anni. Compio gli anni e quasi me lo stavo dimenticando per tutto quello che sta succedendo.

Diciotto, ancora non ci credo. Da quando mi sono trasferita ne è passato di tempo, ho passato tante cose, ho trovato Alan, più che ho trovato, è entrato nella mia vita ed è riuscito a conoscermi, farmi sorridere ed amarmi. Già, ne è passato tempo, avevo sedici anni quando sono arrivata, e sento di essere cambiata nell'arco del tempo.

Non solo la parte estetica, è cambiato il mio modo di guardare le cose, di provare l'amore, di sentire l'amore. Mi sento più decisa e sicura di me stessa rispetto a qualche tempo fa.

Ritorno con la testa nella mia stanza, seduta alla mia scrivania, colma di libri, appunti, fogli vari e molte materie ancora da studiare. Sospiro stanca, e mi concentro sulle parole del testo che ho davanti.

Sto preparando tutto per gli esami finali che avrò a Giugno, e nel frattempo mi tengo in pari con le materie. Oggi ho avuto altri risultati di verifiche e compiti scritti vari, e devo dire che sono soddisfatta. Con tutta questa faccenda, Alan e io che non possiamo molto spesso vederci per adesso, ho preferito concentrarmi sui i libri e fortunatamente con lo studio sta andando bene.

Dopo aver ripetuto altre pagine di Arte, controllo il cellulare sulla scrivania, ma niente, non trovo nessun messaggio, oltre quello di mia sorella dove mi comunicava che avrebbe passato il pomeriggio da una sua compagna. Del resto, niente messaggi di Alan.

Sospiro, so che fa tutto parte del piano, ma ancora è parecchio difficile, per me stare lontana da lui in questo modo. Rifletto e un dubbio mi frulla in testa. In questi cinque giorni, nessuno di quei tre si sono fatti sentire. Alexia non mi ha mandato un singolo messaggio fino ad adesso e ora che ci penso, credo che loro stiano solo aspettando e ci stanno osservando.

Guardo la miriade di appunti sparsi sul tavolo e decido di sistemarli, e cosi' passo l'intero pomeriggio a studiare Arte, Fisica e molte altre materie.

Qualche ora dopo...

Dopo cena e dopo tutto lo studio del pomeriggio passato, salgo le scale per andare in camera mia ma la voce di Amber mi ferma e quando mi giro mi rendo conto che anche papà può sentire la conversazione visto che è seduto sul divano del salotto.

Scuoto la testa e chiedo non avendo ascoltato la domanda:" Cosa, Amber?" I suoi capelli chiari, questa volta sono lasciati liberi lunghi sulle spalle e quando scuote la testa, si muovono più volte. Si gira verso mio padre e anche lei si rende conto che può sentirci, cosi' sale le scale e mi raggiunge.

Mi indica si salire insieme a lei e ad andare di sopra, poi inizia a parlare di nuovo ma a voce non troppo alta:" Alan non è venuto, una singola volta in questi giorni, non ti è venuto a prendere e tu non esci con lui, da sorella a sorella, cosa sta succedendo?"

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora