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Rebecca's Pov.

Sento la testa pulsare mentre cerco di girarmi dall'altra parte del letto ma fallendo. Mi chiedo perché non riesco a muovermi. Non apro gli occhi e rimango nella posizione in cui sono. Solitamente sento freddo la mattina, ma stranamente oggi, una fonte di calore mi riscalda.

Porto la mano destra sul volto, e getto un sospiro. Questo cavolo di mal di testa non mi lascia tregua. Cerco di aprire piano gli occhi, e metto a fuoco solo quello che ho davanti. Di fronte a me, il muro della mia stanza mi accoglie e la finestra semi aperta lascia entrare dei leggeri raggi di sole.

Sposto la testa verso la mia sinistra e ciò che vedo mi fa mordere il labbro inferiore. La sua schiena scoperta e rilassata mi da il buongiorno, i suoi capelli sono molto scompigliati e noto solo adesso che è ha solo i boxer. Alan ha un fisico scolpito e lo sa benissimo. So che ha sempre fatto sport e ha le spalle larghe e grandi.

Molte volte mi incanto a guardarlo troppo a lungo. Ma cavolo, è il mio ragazzo.

'Un bel ragazzo.' Mi ricorda la coscienza e io non posso darle torto.

Io cerco di fare un resoconto di ciò che ricordo della scorsa sera. Cosa principale non sono sconvolta di aver trovato Alan al mio fianco, perché ricordo quasi tutto dell'ultima parte della serata.

So che ho detto ad Alan di volerlo e ricordo il suo discorso. Non ricordo bene da quando ho incominciato a bere a quando è arrivato Alan. Ricordo di aver visto Thomas da lontano, ricordo vagamente di aver mandato qualche messaggio, ma non ricordo altro.

Guardo la scena che si pone davanti a me e ora comprendo perché non riuscivo a muovermi prima. Alan è sdraiato di schiena ma con un braccio cinge la mia vita. Solamente adesso guardandomi noto che indosso una maglietta lunga che adesso si è alzata e scopre le mie gambe.

Provo ad appoggiarmi con i gomiti e la testa torna girare. Chiudo un occhio e sento grugnire Alan. Le sue palpebre fremono qualche attimo e la sua fronte si corruga, porto una mano tra i suoi capelli e li accarezzo piano. Il suo viso dopo poco si rilassa e un sorriso involontario mi si forma sul viso.

Controllo l'ora sul mio comodino e noto che solo le dieci passate. Sospiro e appoggio di nuovo la testa sul cuscino. Rifletto ancora una volta su ieri sera.

Alan mi ha capita con una semplice frase scritta tramite messaggio, questo me lo ricordo bene. E' venuto da me e solo ora ricordo che poche ore prima lui era alla cena con i suoi genitori. Mi giro verso di lui e lo guardo dormire tranquillo.

Con la mano destra accarezzo piano il suo volto, mi soffermo sulla mandibola e le sue sopracciglia si alzano. Continuo il mio percorso fino alle labbra. Gli tocco il labbro inferiore e con gli occhi chiusi, lui mi bacia il polpastrello dell'indice.

Sobbalzo dallo spavento, ma lui non apre comunque gli occhi e sorride. Non diciamo nessuno dei due nulla, il suo braccio intorno alla mia vita mi stringe un altro po' a lui e io non mi lamento. "Mi piace svegliarmi cosi'. Mi piace molto." Borbotta, senza aprire gli occhi e con voce roca.

Io sorrido divertita e lo guardo ormai girata interamente verso di lui. "Non dispiace nemmeno a me." Rispondo io e mi scosto i capelli dal viso. Saranno completamente scompigliati.

Pian piano lo vedo aprire gli occhi e noto che il suo blu è più intenso del solito. Un sorriso decisamente malizioso compare sul suo viso e in un attimo sono completamente stretta a lui. Mi abbraccia da dietro e mette la testa nell'incavo del mio collo lasciando leggeri baci dietro il collo.

"Quanta dolcezza..." Sussurro io e lui grugnisce. "Ripeto, amo svegliarmi cosi'." Lo sento dire e un sorriso spunta sulle mie labbra. Questa mattina mi sa che Alan vuole rimanere a letto.

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora