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Rebecca's Pov.

"Adesso so cosa provo ancora per te. Perché posso dirti che ancora oggi, sono profondamente innamorato di te."

Dentro di me rimbomba la frase di Alan. Sbatto ancora una volta le palpebre. Sembra che siamo in una bolla, perché nessuno dice nulla e i si sentono solo i nostri respiri. Il tempo non sembra scorrere, i nostri respiri si sincronizzano. Lui osserva le mie labbra, poi i miei occhi, nuovamente le mie labbra. Dovrei dare una risposta, ma sono come incantata.

I suoi occhi giocano con i miei, fanno vedere tutto ciò che lui prova. E guardandolo dritto nelle sue pozze blu, capisco quanto siano forti e puri i suoi sentimenti.

Deglutisco quando il suo sguardo si ferma un momento di più sulle mie labbra, mordicchio quello inferiore e i suoi occhi si accendono di una luce nuova. Ma quando mi decido che sia ora di dare una risposta, sentiamo una voce.

"Io..."sto per dire quando alle nostre spalle, dalla porta della cucina sbuca la testa di Ashley. "Scusatemi, avete ragione, non volevo interrompere, ma siamo tutti in salotto e stiamo decidendo cosa fare. Se giocare a carte, o non so, vedere un film..."poi si sente una voce dietro che la richiama, e dal tono più basso posso capire che è Caleb.

Riesco solo a sentire un leggero:" Tesoro, vai dritta al punto."dopo quella frase Ashley si gira verso di lui, ma non riesco a decifrare la sua espressione visto che è girata.

Io mi rendo conto solo ora di non aver risposto ad Alan e che lui mi sta guardando ancora. Rispondo io per entrambi e lui finalmente sposta lo sguardo. "Si', arriviamo."dico e lui mi osserva di nuovo. Non riesco a capire cosa dice il suo sguardo ed Ashley annuisce ritornando sui suoi passi.

Sto per dire qualcosa quando Alan si scosta e va dritto verso la porta:"Si', andiamo."ripete la mia stessa frase con tono basso. Io sono confusa, ma lo seguo comunque in salotto.

Nella grande sala, il tavolo è stato sparecchiato, tutti occupano i posti sul divano, sedie e poltrone. E' rimasto solo un posto sul divano accanto Michelle e James. Alan mi indica il posto e io lo guardo, lui con la testa rifà il gesto e io scuoto la testa.

"Siediti, sto in piedi."mi ripete e io gli prendo una mano, sento gli sguardi dei miei amici di sopra quindi cerco di tirare Alan verso il divano. Lui prova ad obbiettare ma fallisce quando vede l'espressione sul mio viso.

I ragazzi nel frattempo hanno ricominciato a parlare tra loro. "Alan vado a prendere una sedia." Gli comunico, ma quando sto per muovermi lui scuote la testa e dice:"Ho capito."dopo ciò non ho il tempo di fare un passo, che lui da dietro mi prende per i fianchi, si siede sul divano e poggia me sulle sue gambe.

Arrossisco quando sento alcuni degli sguardi addosso."Potevo andare a prendere una sedia."borbotto a lui che mi cinge la vita con un braccio. "Tranquilla, non mi lamento di certo."risponde lui con un sorrisetto.

Poi ritorna subito serio, io mi giro di nuovo verso gli altri. Dopo più di un anno non riesco ancora a capire i suoi sbalzi di umore.

"Allora cosa vogliamo fare? Vogliamo andare da qualche parte? Volete andare a qualche festa? O giochiamo a carte? O un film?"inizia a domandare, come suo solito a raffica, ma Caleb scoppia a ridere e lei scioccata si gira verso di lui che le circonda le spalle con un braccio.

"Cosa? Perché ridi, Caleb, non mi devi interrompere..."lei sta per ricominciare quando Caleb continuando a ridere le stampa un bacio sulle labbra. Io sorrido involontariamente e il braccio sulla mia vita mi avvicina al busto di Alan.

Mi giro verso di lui e un sorrisetto gli aleggia sul viso. "Che c'è?"chiedo io con voce bassa. "Quei due sono dei pazzi."borbotta ma vedo un sorriso spuntare sulle sue labbra. "Sono troppo belli insieme."gli dico io e mi giro di nuovo verso gli altri.

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora