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Rebecca's Pov

Il soffitto di camera mia, in questo momento, mi sembra molto più interessante del campanello che suona, ma devo per forza scendere di sotto, perché oltre me, nessuno è in casa.

E' pomeriggio e fra cinque giorni inizieranno le vacanze di Natale, e io ancora non sto ci sto credendo. Sono già passati diversi mesi dall'inizio della scuola e fra poco dovrò concentrarmi solamente sugli esami finali.

Il campanello suona per la quarta volta e mi affretto ad alzarmi dal letto, corro di sotto e apro di colpo la porta. Ashley con una mano sul fianco e l'altra tiene un sacchetto, Michelle che mi guarda e Sandy che sta in silenzio mi aspettano fuori sul porticato di casa mia.

"Tu forse non senti il campanello, perché sto bussando da dieci minuti."sbuffa Ashley ed entra sedendosi sul divano seguita dalle altre due. Io, insieme al mio ammasso di capelli raccolti in una coda scombinatissima, mi getto di peso sulla poltrona al lato del divano, dove tutte sedute mi guardano.

"Allora hai detto che volevi un'opinione su una cosa, che ci devi ancora spiegare, e per questo siamo tutte qui. Quindi cosa c'è?"prende parola Ashley e io decido che forse è meglio salire in camera.

So che sto prendendo tempo, ma devo parlare con le ragazze. Le conduco di sopra e non appena siamo in camera e tutte sedute, sul letto o sulle due sedie, getto un sospiro e mi getto di nuovo sul letto con le mani sugli occhi.

"Sono distrutta."dico e sospiro pesantemente. "Dovresti riposarti di più."mi dice Michelle al mio fianco e scuoto la testa. "Intendo mentalmente. Sono combattuta."borbotto con le mani in faccia.

"Qualcosa mi dice, che il soggetto di ciò è Alan."prova ad indovinare Ashley e io dopo un attimo di esitazione tolgo le mani dal viso e ritorno seduta. "Già"rispondo soltanto e distolgo lo sguardo.

"Puoi parlarne con noi."mi rassicura Sandy e io le sorrido lievemente. "Sono stanca di questa situazione, del fatto che ci baciamo ma non stiamo insieme, del fatto che mi sento frenata da qualcosa. Voglio riuscire a prendere una decisione. Insieme o no."confesso e loro mi guardano attente.

Gli occhi chiari di Ashley si abbassano per qualche secondo come se stesse riflettendo poi ritornano sui miei. "La scelta deve essere la tua. Devi capire se è giusto stare insieme o no. Se tu provi ancora qualcosa o no per lui."mi consiglia sempre la bionda e io intreccio le dita delle mani, distogliendo lo sguardo dal suo.

Lo capisco se lui mi fa stare bene. Lo capisco che è lui la persona che ancora mi fa provare emozioni diverse. "Ho qualcosa che ancora mi frena, ma so che è passato diverso tempo. So anche che stiamo bene quando siamo insieme, ma un muro ancora mi blocca."dico e alzo gli occhi.

Michelle mi osserva e sorride:"E allora rifletti su questo muro. Potresti abbatterlo oppure tenerlo."osserva e io la guardo. Ha ragione, ed è ora di scegliere. "Forse è ora di smetterla di perdere tempo."confermo e loro mi sorridono.

Il pomeriggio passa tranquillamente, parliamo ancora un po' della 'questione Alan', dopo ciò, iniziamo a studiare e cosi' si fa sera. Le ragazze vanno via, la mia famiglia adesso è tutta in casa e aspetto che la cena sia pronta.

Dopo una doccia calda, asciugo i capelli e noto il mio cellulare illuminarsi sul piano del lavandino. Spengo l'asciugacapelli e il cellulare vibra e si illumina nuovamente. Decido di prenderlo e controllo i messaggi appena arrivati.

Sono tre e sono tutti di Alan.

'Sai che non ci vediamo da una settimana?'

'Vediamo un film? Oppure ci vediamo domani?'

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora