Alan's Pov.
Esco dalla casa dopo non so quanto tempo. Dentro di me mi sento vuoto. Solo immaginarmi la faccia di Rebecca quando dovrò dirle queste parole, mi si spezza in due il cuore. Non posso pronunciare quella frase...Non riesco nemmeno a crederci che me lo abbia imposto, oppure la mia ragazza ne avrebbe risentito.
La devi lasciare.
Come posso fare una cosa del genere dopo tutto quello che abbiamo passato? Dopo tutto l'amore che proviamo? Dopo che l'ho persa già una volta, per una cavolata?
Attraverso silenziosamente il prato, ormai il cielo è quasi scuro, solo in lontananza si scorgono le luci del tramonto. Mi sento intorpidito, sento allo stesso tempo un dolore lancinante.
E mentre chiudo il cancello con le ultime parole di Erick in testa:" Adesso, vattene. Voglio proprio vedere cosa succede tra voi due. Ci vediamo o sentiamo presto, Alan." E quest'ultima frase è stata accompagnata da quel solito irritante sorriso maligno.
Quando scorgo una auto grigio metallico ferma dietro la mia, cerco di tranquillizzarmi e riprendere fiato. Fortunatamente Caleb mi ha raggiunto. Sto provando a digerire tutto quello che ho saputo e che mi sta costringendo a fare quel verme di Erick insieme al suo complice.
Quando Caleb alza lo sguardo verso di me gli faccio un cenno con la testa e fa per avvicinarsi ma io scuoto la testa e gli indico di entrare nella sua auto.
Prendo il cellulare e giro verso la mia auto, nel frattempo digito velocemente a Caleb che mi guarda confuso dall'interno della sua macchina:' Non posso lasciare l'auto qui. Andiamo, ti seguo.'
Il suo messaggio è stato:' Va bene. Tutto ok, amico?'
Scrivo un semplice si' e lo vedo posare il telefono e guardarmi dall'interno della sua auto.
Non voglio che quei due lo vedano e immischino anche il mio amico in tutto questo. Dovrò raccontargli qualcosa, anche perché Caleb non sa nulla di tutto questo casino, ma mi ha raggiunto non appena ha potuto.
Quindi lancio un ultimo sguardo alla casa con il giardino perfetto e le finestre aperte. Sembra cosi' tranquilla all'esterno e invece fino a pochi minuti fa mi sbattevano in faccia la verità, ridendo e provocandomi.
Entro nella mia macchina nera e stringo forte il volante tra le dita. Mi sento annientato, sconfitto. Non può finire cosi'. Non posso lasciare andare tutto quello che c'è tra me Rebecca.
Non riesco neanche a pensarci, e cosi' getto un ringhio frustrato. Alzo lo sguardo verso lo specchio retrovisore, dove vedo Caleb annuirmi. Andiamo via da qui.
Esce dalla via prima di me e qualche secondo dopo lo faccio anche io. Man mano ci allontaniamo sempre di più da quella zona dispersa tra le campagne e quando siamo abbastanza lontano, mi tranquillizzo un po'.
Fremo ancora dalla rabbia per tutto quello che mi ha detto ma mi concentro sulla strada, attento e seguo Caleb. Quando siamo in città noto che sta andando verso casa sua e io lo seguo prendendo respiri.
Dopo dieci minuti, spengo l'auto lungo il vialetto di casa sua. Resto in auto e cerco di calmarmi e chiudo gli occhi. Come è potuto succedere?
Lui sa tutto fin dallo scorso anno, ha finto di essere buono con la mia ragazza, ha saputo tutto da quella canaglia di Thomas o come diamine si chiama. Com'è potuto accadere tutto questo? E cosi' a lungo?
Mi sento preso per il culo, umiliato, patetico. Mi porto le mani tra i capelli, li tiro e abbasso la testa. Brividi di frustrazione, rabbia, paura e ansia mi attraversano l'intero corpo. Un bussare al finestrino mi ripercuote dai pensieri e prendo un grande respiro guardando ancora avanti.
STAI LEGGENDO
Just us Together 2
Roman d'amourSEQUEL di Just us Together Trama: Lei, fragile ecco come si era definita negli ultimi tre mesi. Lui, troppo confuso dei suoi sentimenti. Rebecca, non si aspettava di certo che quel viaggio potesse del tutto sconvolgere la sua relazione. Ricominciar...