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Rebecca's Pov.

Io pronuncio con voce bassa, soltanto:" Alexia." E lui contemporaneamente dice con il mio stesso tono di voce:" Erick"

Aspetta cosa? Io strabuzzo gli occhi e indietreggio con il busto fino a toccare il bracciolo del divano dietro di me. Non sto ancora capendo...Cosa c'entra in tutto questo...Erick? Non sentivo quel nome da...Quando sono stata rapita da Marcus.

Sinceramente non ho saputo più dove fosse andato o cosa avesse fatto Erick, ma fino ad adesso il suo nome non mi era tornato più in mente. Ho cercato per lo più di dimenticare, di chiudere quel capitolo di quello che è successo.

Rifletto solo ora che siamo già ad Aprile, e che è quindi il mio rapimento è accaduto quasi un anno fa. Sono andata avanti, dopo tutto quello che è successo, non è ho voluto sapere più niente.

Sono rimasta traumatizzata per qualche giorno e rendendomi conto di tutto ciò mi vengono i brividi ancora. Ma allora, perché Alan ha detto quel nome? Ci deve essere un motivo e da come si è guardato sospettoso in giro, ho capito che anche lui sa qualcosa. Ma di preciso, cosa?

Mi sento scombussolata. Così gli porgo la domanda che non riesco più a trattenere:"E-Erick? Cosa c'entra lui?" La mia voce suona preoccupata come realmente mi sento.

Alan sembra ancora congelato da quando ho pronunciato il nome della sua ex, poi sbatte le palpebre e si schiarisce la voce.

"Alexia?" Invece di rispondere mi pone un'altra domanda e solo il nome di quella vipera mi fa di nuovo provare dei brividi di timore e rabbia in tutta la schiena.

Ma siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso argomento?

"Fermiamoci un attimo." Scuote la testa lui e poi mi guarda. Si porta una mano sotto il mento e lo accarezza guardando poi un punto fisso verso la porta.

Il suo sguardo è serio, rigido e pensieroso. Anche io cerco di riflettere su tutto quello che sta succedendo e poi dico di scatto:" Sappiamo entrambi qualcosa da quello che ho capito, ma iniziamo dal principio, stiamo parlando dello Sconosciuto." Affermo guardandolo e lui conferma annuendo brevemente.

E fin qui ci siamo. Poi lui alza lo sguardo verso di me sussurra come se parlasse più a sé stesso che con la sottoscritta:" Li ho visti, li ho incontrati." Fa una pausa guardando di nuovo le finestre e poi continua:"Erick...Thomas..." Lascia la frase in sospeso e io rifletto un momento.

Li hai visti. Come me. Ma al posto di dire Alexia...ha detto il nome di Erick...Solo adesso la verità mi illumina. Quelle frasi da parte di quella vipera, riguardanti una terza persona, tutto si incastra.

Alan che sa di Erick ma non di Alexia, e viceversa io. E' tutto talmente contorto. La terza persona è Erick. Sono loro quelli che si nascondevano sotto il nome Sconosciuto.

Ecco perché sapevano cosi' tanto di noi, dove ci trovassimo e cosa facessimo. Alan mi vede persa tra i miei pensieri e mi riporta alla realtà con una frase:" E' stato, lui a farti piangere oggi, è cosi'? Se è stato lui..." Adesso la sua voce fa percepire rabbia e gelosia.

Mi avvicino e le nostre ginocchia si sfiorano. Mentre lo tranquillizzo da un lato dicendogli ciò:" Non è stato lui." Le sue spalle si rilassano leggermente ma abbassando la testa ormai confesso il resto:" E' stata Alexia. Anzi, ho inseguito Thomas che ho visto appena fuori scuola, quando si è accorto di me ormai io ero vicina e anche se si è messo a correre, sono andata nella sua stessa direzione, e in pratica era tutto premeditato. Ero cascata nella loro trappola. E non appena ho sentito la voce di Alexia...Ho intuito tutto. Poi lei me lo ha chiaramente detto...Ma anche aggiunto di non parlartene se no..." Sospiro e i miei occhi cercano qualche soggetto che non siano i suoi occhi.

Just us Together 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora