5. Ripensa a quella notte che ti ha cambiato.

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Avrei fatto come sempre; come tutte le volte che  qualcosa andava storto. Sarei stato inflessibile.  Niente distrazioni. Sarei andato avanti con la mia routine di marito fedele e di padre spensierato. Momentaneamente quella d'attore avevo deciso di accantonarla almeno per qualche mese. Dovevo assolutamente concentrarmi sulla mia famiglia. I miei piccoli tesori e la loro splendida madre. Solo  a questo dovevo pensare.
I padri fanno ciò che è giusto per le loro famiglie. Lavorano, guadagnano quel che c'è da guadagnare ma soprattutto devono amare incondizionatamente i loro cari. Perché è questo ciò che miei genitori mi hanno insegnato. Un matrimonio non è solo una firma su un pezzo di carta e nemmeno una cosa da nulla. Il matrimonio è un valore al quale l'uomo deve rispettare e privilegiare, proteggendolo a tutti costi da altre mille tentazioni. Ma ciò che ne deriva e che allo stesso tempo assume eguale importanza, è proprio la famiglia. La mia famiglia è tutto ciò che ho.
Mia moglie Elziabeth e mie piccoli Harper e Foster, avranno tutto il diritto di vergognarsi di me. Lo avrebbero scoperto ? O sarei stato io a dirlo, involontariamente, tradendomi allo stesso tempo?
La risposta è che non avrei dovuto assecondarlo. Avrei dovuto chiudere quel confine che supera l'amicizia. Che Timmy aveva superato.
Avevo capito che qualcosa in lui non andava. La delusione per gli Oscar non c'entrava nulla.
Avevamo vinto come Migliore Colonna Sonora grazie alla musica di Sufjan Stevens. (La Mystery of Love di Oliver ed Elio)
Quindi questa compensava come minimo la perdita delle altre tre candidature. Perciò il suo pianto di due sere fa era dovuto a qualcos'altro che lo divorava da dentro. E la risposta la ricevetti nella camera 234 di quel maledetto albergo. Mi baciò.
Alla fine Timmy si era immedesimato realmente in Elio? Ma quando è iniziato tutto quanto ? È possibile che non mi sia accorto di nulla, durante tutti questi mesi?
La colpa però non è solo sua. Forse sono stato troppo carino e condiscendente con Tim. Qualche gesto che magari lui ha tradotto per qualcos'altro. Non può esser così. Timmy amava le ragazze. Ne è prova la sua rottura con la sua amica e collega del Film Lady Bird, al quale anche lui aveva recitato. Forse era dispiaciuto per quello ? Che Miss Ronan lo aveva mollato prima degli Oscar. Probabile pensai.
Eppure quell'attimo di debolezza nella sua camera, cosa voleva significare ?
Mi vergognavo solo a ripensare all'accaduto.
Eravamo appena tornati da quella folle serata di bevute. Io avevo preso solo due birre mentre Timmy ci era andato pesante. Per questo avevo deciso di rimanere con lui quella notte e Beth era d'accordo con me. Non potevo lasciarlo solo in quel modo. A questo servono gli amici no ?
Rimanendo tuttavia avevo confermato  la mia più grande paura. Deludere la mia famiglia. Non essere capace di rispecchiare la figura di bravo marito e di bravo padre.
Lo avevo lasciato fare. Le sue piccole labbra e il suo alito pungente per via dell'alcool, alla fine si erano trovati a ridosso delle mie labbra. Era durato solo pochi secondi.  Timmy mi aveva baciato e io lo avevo assecondato.
Lo assecondai perché non avevo avuto il coraggio di spingerlo via. Era ubriaco e soprattutto in quelle condizioni, mai e poi mai, ne sarei stato capace.
"Tim...."  avevo debolmente sussurrato.  Sperando ti trasmettergli che quel sui gesto, che le sue piccole labbra sulle mie, erano completamente uno sbaglio. Ma come se nulla fosse successo, Timmy mi sorrise e un secondo dopo era piombato sul cuscino, in un sonno profondo.
Il mattino dopo, verso le 6 lo sentii alzarsi e dirigersi di fretta al bagno. Dopo nemmeno due secondi, tirò lo sciacquone.
Mi alzai di fretta anch'io e mi diressi nel bagno. Lo guardai dritto negli occhi e mi venne da ridere.
"Ben ti sta. E tu che volevi berne altre" gli avevo detto imitando la sua voce.
"Non lo farò mai più. Oddio credo che...." rieccolo di nuovo piegato sulla tazza.
Mi ricordo che gli andai incontro e come se fosse stato mio fratello, con una mano gli tenni ben salda la testa e l'altra  sulla schiena.
Dopo essersi liberato gli dissi che era meglio se fosse rimasto ancora a letto. Proprio nel momento in cui si sedette sul bordo mi disse:"  Come  Elio ed Oliver nell'ultimo viaggio a Roma."
Rimasi interdetto di fronte a ciò che mi aveva detto. A ripensarci ora aveva ragione. Anche il personaggio Oliver, se mi ricordo bene, proprio nell'ultimo capitolo del libro, al ritorno da una festa aveva aiutato Elio a vomitare.
Perché aveva ricordato proprio quella similitudine ?
Alla fine decisi che più sarei rimasto li e più avrei incasinato le cose per lui. Prima di andarmene gli dissi scherzosamente che non avrebbe dovuto scolarsi tutto il bar e aggiunsi, marcando l'ultima parte del discorso, che alla fine non doveva abbattersi per quella stupida perdita.
Speravo almeno che non dicesse nulla su ciò che era accaduto, così mi avrebbe reso le cose più facile anche per me. Nessuna parola. Nessun ricordo. Lo avevo accompagnato ed ero rimasto con lui  tutta la notte per assicurarmi che stesse meglio. Tra amici si fanno queste cose.  Questa era la  versione che conosceva mia moglie e sarebbe rimasta così. Perché nulla era cambiato tra me e Timmy. Non era successo nulla. Ma più continuavo a ripetere quella specie di mantra, più mi accorgevo che suonava troppo falso anche a me.

Tu sei il mio Oliver ed io sarò il tuo Elio - La Scoperta del CambiamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora