Remember or Forget?-Ricordi Dimenticati. #Wattys2018

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Canzoni per il capitolo:

The Fray-Heartless.

Zayn ft.Sia-Dusk Till Dawn.

I giorni qui a New York sono passati in fretta, io e i ragazzi siamo usciti più volte e, cosa più importante, Isaac non si è più fatto sentire.

Mi aspettavo che questa vacanza andasse peggio, ma alla fin fine questi primi tre giorni non sono stati così male.

E' mattina presto, la neve scende copiosa ed è Natale.

Mi accoccolo accanto a Caleb, il quale è al mio fianco, e con l'indice accarezzo i suoi pettorali scolpiti fino ad arrivare al suo pomo d'Adamo.

Deglutisce e con uno scatto apre gli occhi.

"Vacci piano, tigre!" ridacchia posando un bacio sulle mie labbra.

Ricambio, lasciando intrecciare le nostre lingue, e, ben presto, mi ritrovo a cavalcioni sul suo petto.

Caleb mi bacia ovunque, facendomi provare sensazioni meravigliose, il suo tocco leggero è pieno d'amore e con spinte leggere colma il vuoto che, ormai, provo costantemente...

L'improvviso bussare alla porta mi fa sussultare.

"Vaffanculo..." mormoro fra me e me.

"Di cuore!" aggiunge il mio ragazzo.

"Caleb, Cassy? Siete svegli?" domanda Damon, aprendo la porta.

Oh merda!

Istintivamente torno sul mio lato di letto e mi copro abbondantemente.

"Uh, non pensavo di disturbarvi..." ridacchia, guardando Caleb.

I due non vanno esattamente d'accordo.

"Ma guarda, amico, sta tranquillo che non ci aspettiamo che tu pensi! In ogni caso, cosa pensi che possiamo fare di prima mattina a Natale? Un puzzle?" risponde a tono il ragazzo accanto a me.

Scoppio a ridere e, poi, lancio un'occhiataccia ad entrambi.

"Cassy, digli qualcosa!" esclamano all'unisono.

"Dico che dovete smettere di litigare e andarvene, perché si da il caso che io sia nuda e non abbia voglia di girare così per casa. Non credo che mamma e papà la prenderebbero bene. Su, forza e coraggio! Andatevene!" li caccio così.

I due se ne vanno in fretta e furia, litigando e spingendosi. Maschi...

Mi alzo dal letto e vado a farmi una doccia calda.

Nevica e si congela. Oggi è proprio una di quelle giornate in cui è necessario coprirsi.

Indosso il vestito rosso, con un'ampia scollatura sulla schiena, che ho comprato a Boston e vi abbino un paio di tacchi neri a spillo.

Trucco i miei occhi azzurri con la matita nera e l'ombretto e, infine, applico un rossetto rosso scuro.

Arriccio i capelli e sono pronta per il pranzo di Natale.

Quest'anno i miei genitori si sono davvero superati, addobbando la casa e chiamando, addirittura, un servizio di catering... questo solo e soltanto per dimostrare ai loro colleghi quanto siano influenti. Che gran cazzata!

Scendo al piano di sotto e noto con piacere che la casa è quasi del tutto piena, nonostante sia a mala pena mezzogiorno.

Intravedo subito i miei amici e li raggiungo.

"Buon Natale ragazzi!" esclamo abbracciando ognuno di loro.

E' incredibile essere qui, insieme, in questa casa, dopo così tanto tempo.