Remember or Forget?-Ricordi Dimenticati. #Wattys2018

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Canzoni per il capitolo:

Alex & Sierra- Little Do You Know.

Troye Sivan ft. Ariana Grande- Dance To This.

Il sole pizzica sulla mia pelle chiara, l'erba fresca graffia le mie gambe esposte e il vento scompiglia i mie capelli lunghi e biondi.

Con la mia famiglia e i miei migliori amici siamo venuti in un parco fuori New York.

Ci abbiamo messo tanto ad arrivare, ma ne è valsa la pena. Qui è tutto così bello e la casa del mio amico non fa eccezione: non ho mai visto un cottage fra le montagne.

Isaac si avvicina a me, ha i capelli scompigliati e gli occhi nocciola, oggi hanno assunto un colore più intenso, quasi vicino al marrone degli alberi.

Quando il suo fisico, non ancora ben delineato, troneggia su di me e le sue pozze dalle mille sfumature mi osservano, trasalisco.

Non andiamo sempre d'accordo, ma gli voglio bene e lui ne vuole a me.

"Come mai è tutto il giorno che stai qui sotto quest'albero?" domanda sedendosi accanto a me.

Lui è più grande di me di quattro anni, ma mamma e papà dicono che non fa tanta differenza; in fondo, lui ha dodici anni e io nove.

"Mi piace osservare il panorama, è un problema?" ribatto seccamente.

Odio quando prova a fare discorsi seri, io sono piccola e certe cose non le capisco.

"Alexa, Sean ed io abbiamo passato tutto il pomeriggio a giocare senza di te e ci siamo preoccupati."

"Sicuro che sia questo il solo motivo?"

Ho imparato, crescendo insieme a lui, a leggere nei suoi occhi e di conseguenza, so quando mente. Questo è uno dei momenti in cui lo fa.

"No, non è solo questo il motivo."

"Ma lascia perdere, non voglio che tu ti preoccupi per me." aggiunge subito dopo.

"Isaac, cosa c'è che non va?" chiedo preoccupata.

"Mia mamma si sta per sposare con un uomo che non è mio papà."

"Tuo padre è morto!" mi lascio sfuggire senza volere.

Non ho mai capito cosa sia successo in quella famiglia e i miei genitori mi hanno sempre detto di non fare mai domande.

"Lo so, ma dannazione! Tutta questa fretta per cosa? Perché mia mamma si diverte a farmi soffrire così tanto? Non le è bastato portarmi via tutto di mio padre?" esclama mentre una lacrima solitaria sfiora la sua guancia.

"Non piangere Isaac!" mormoro avvicinandomi a lui e abbracciandolo.

Con le mie piccole mani cigno il suo collo e mi appoggio alla sua spalla.

In tutta risposta mi stringe a sé e mi accarezza la schiena.

"Grazie Cassy." sussurra.

"Sei il mio migliore amico, farei di tutto pur di vederti felice."

Non appena finisco la frase, sussulta.

"Va tutto bene?" mi affretto a chiedere.

"No, Cassy, non va bene niente."

Ha dodici anni, è vero, ma non è come gli altri suoi coetanei. Mio fratello Damon è così diverso da lui, sembra quasi, che a differenza sua, non provi emozioni.