Remember or Forget?-Ricordi Dimenticati. #Wattys2018

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Canzoni per il capitolo:

The Fray- You Found Me.

David Guetta ft.Usher- Without You.

La luce che penetra dalla finestra, le braccia possenti di Isaac circondano la mia esile vita, il suo petto scoperto preme contro il mio, questa è la scena che si presenta davanti ai miei occhi, una volta aperti. Come se fossi tornata nel tempo, come se esso si fosse fermato, come se noi ci fossimo fermati nella nostra bolla d'amore.

Il problema, purtroppo, è che siamo andati avanti, percorrendo strade diverse, lasciandoci alle spalle il passato e dimenticando, però, che prima o poi, i nostri cuori si sarebbero riconnessi, riconnessi, per ironia della sorte, nella stessa città, nello stesso appartamento, nello stesso letto, dove anni fa è cominciato tutto.

Per qualche secondo decido di lasciarmi andare e lo osservo, lo osservo con lo stesso sguardo pieno d'amore con cui lo guardavo anni fa.

Quando esisteva un noi, quando niente importava realmente, salvo l'amarsi incondizionatamente.

Il tempo, però, cambia le cose, ci fa maturare e crescere, spostando i nostri obiettivi su un qualcosa di più razionale, un qualcosa che entrambi non vogliamo assolutamente.

I suoi tatuaggi sono ancora lì, su quella pelle che, ormai, conosco a memoria, quelle lettere, con così tanto significato, sono incise insieme ad ogni sua ferita e dolore, la cicatrice bianca è ancora lì, per dimostrare quanto l'amore distrugge le persone.

Con incertezza, porto la mano sul suo petto e, con una naturalezza sconcertante, accarezzo ogni centimetro del suo corpo fino ad arrivare al suo volto. Cerco di proseguire il cammino, ma mi ritraggo imbarazzata e con le gote rosse, non appena vedo i suoi occhi che mi guardano con tenerezza.

Non c'è malizia nei nostri sguardi, non c'è neanche passione, ma solo dolore, un dolore grande per ricordare un amore che è stato immenso.

"Non essere timida, non con me. Sai bene, che ti conosco meglio di me stesso." mi rassicura e nel mentre, mi attira nuovamente a sé.

"Vorrei non esserlo, vorrei lasciarmi andare per più di qualche secondo, ma non posso. I sensi di colpa mi affliggono e, anche se so di sbagliare, so che tornando nel mio posto sicuro, finirei per auto distruggermi." mormoro.

"Shh!" soffia sul mio collo.

"Non voglio tu pensi a questo. Non ora. Abbiamo altro da fare, oggi."

"E per quanto, anch'io, voglia tornare da te, so che ora non posso. Prima, i nostri demoni vanno sconfitti." aggiunge, mentre continua a tenermi stretta fra le sue braccia.

Visto? Siamo una continua contraddizione, un non posso sorreggerti, ma lo voglio, ti bacerei, ma devo starti lontano, ti amo, ma non posso fare a meno di odiarti... un continuo controsenso, un qualcosa di complicato, ma sempre e comunque giusto. E impazziremo per questo, prima o poi, lo faremo.

All'improvviso Isaac si alza dal letto e, dopo aver indossato una maglietta, va in cucina.

Lo seguo e ci ritroviamo a fare colazione con cappuccino e pancake alla Nutella.

"Ieri sera, quel che hai visto, significa tanto per noi e le nostre indagini."

"Voi chi?" chiedo.

"Me e Daniel. Sai, è una cosa lunga, ma credo debba spiegarti. Farà male, ti avverto, ma devi essere forte.

"Isaac, parla!"esclamo agitata.

"Siamo sulle tracce, se così si può dire, di E da anni. Sappiamo che non è una sola persona, che sono più persone. Alcune anche adulte. Non si tratta di una bambinata, ma di un qualcosa che, per anni, è stato studiato nei minimi dettagli. E non per fare del male solo a noi, ma per distruggere gli affari delle nostre famiglie."