Lei
Mi butto sul letto stanca, terribilmente sfinita per via dell'intera giornata che –finalmente- sta per concludersi. Mi giro da un lato maledicendo con tutte le mie forze tutti i pugni in testa che mi sono beccata stasera all'allenamento.
< Ehi amore! > mi saluta Gioia non appena mi vede abbandonata sul letto, probabilmente assomiglio soltanto a un ammasso di pigiama anziché ad una persona.
< Che hai? > mi chiede già preoccupata.
< Sono stanchissima, Giogiò. > Mi lagno, vogliosa di coccole. Vengo subito accontentata, Gioia scaraventa la borsa a terra e prende a cullarmi tra le sue braccia esili ma forti. Mi sento subito a mio agio.
< Come sono andati gli allenamenti? > Cerca di nascondere la sua ansia, eppure so che quando torno a casa con la coppa in mano è fiera e orgogliosa quanto me.
< A parte i colpi in testa, dici? Bene, sono andati bene. >
La sento sospirare, < Fa parte del gioco, Gioia. > Dico con un tono di voce che non ammette repliche.
< Se lo dici tu. >
< E' così e basta. >
< Che piacere hai nel farti prendere a pugni in faccia, Mia? Questo non è sport, è masochismo. > Non riesce proprio a capire.
< Anch'io posso prendere a pugni in faccia la gente, che cosa credi? Che me ne stia li, inerme? > Sbotto spazientita dall'ennesima conversazione sempre uguale negli ultimi sei anni. Beh... qualcosa più, qualcosa meno.
< Com'è andato il tuo primo appuntamento con quel gran figone? L'ho visto poco fa', sai? >
Il cambio improvviso della conversazione mi fa' saltare in aria, < oddio, non ti ci mettere anche tu! > sbotto. < E poi spiegami, dov'è che l'hai visto? >
< Aveva la macchina posteggiata qui vicino. L'ho visto mentre tornavo a casa con Jack, lui saliva sulla sua auto ed io scendevo. Pensi che sappia che sono tua sorella? > Mi chiede, improvvisamente, entusiasta.
< Probabile > rispondo con una scrollata di spalle < abitiamo in una piccola cittadina > sussurro mentre sbircio il mio BlackBerry.
< Voglio conoscerlo. >
"Che cosa?"
< Sei fuori di testa? E' già tanto che so come si chiama, io! Per... perché mai vorresti conoscerlo? >
< Non è evidente? >
< No che non lo è! >
< Voglio conoscerlo perché è il primo ragazzo che ti piace davvero da quando... beh, lo sai! Voglio sapere com'è riuscito a stregarti. >
"Stregarmi? Volano via parole pesanti, stasera."
< Ma perché non la smetti di dire certe sciocchezze, eh Gioia? > Sono più irritata di quanto mi piacerebbe ammettere.
< Un giorno capirai che non mi sto sbagliando, > mi accarezza il viso < e sai una cosa? Non vedo l'ora che arrivi quel giorno, Mimì. >
Mi ritrovo nuovamente buttata a letto dopo cena, ho solo mangiato qualche boccone e bevuto dei piccoli sorsi d'acqua.
Vorrei poter dire che la mia mente è ancora appisolata e stanca a causa della giornataccia, ma le parole di Gioia l'hanno resa sveglia e irritata. Sono tutti ancora riuniti in cucina, ed io sono riuscita ad allontanarmi con la scusa del mal di testa.
Mi stropiccio la faccia con le mani fredde e mi viene in mente quello stupido detto "mani fredde, cuore caldo."
Che gran stronzata!
Tutto ciò che mi riguarda è freddo. Freddo e lontano.
Io non ho una cotta per Victor, non accadrà mai.
Non è l'unico bel visino che ho visto e, se dovessi prendermi un cotta per ogni bel ragazzo che incontro, chissà che tipa sarei!
Okay, è uno dei più belli che abbia mai visto. E allora?
Si, credo che ci sappia davvero fare con le ragazze. E quindi?
E' una cosa che mi riguarda, forse?
Perché Gioia muore dalla voglia di vedermi innamorata?
Io non mi sento pronta e, sinceramente, dubito che lo sarò mai. Tutti i miei tentativi sono miserabilmente falliti e io ho gettato giù le armi, una volta capito che tanto non ne vale la pena. Mi sono arresa, alcuni la vedono così. Ma che ne sanno loro di quanto sia stato difficile, per me? Non mi va' di combattere per qualcosa che non ha la durata che vorrei. Non mi piace quando le persone entrano in contatto con me e poi, per qualsiasi ragione, escono dalla mia vita come se niente fosse. E poi, detto francamente, i miei tentativi di dimenticare sono risultati inutili, tutti i miei sforzi e il mio modo stupido di incaponirmi in storie senza senso mi fanno provare tanta tenerezza e ribrezzo nei confronti di me stessa. Forse è proprio per questa ragione che, delle volte, non riesco a sopportarmi.
L'ho capito, non so come né quando, ma alla fine l'ho capito. Non voglio e, quindi, non posso stare con qualcuno.
Una volta che sai che ciò hai sempre desiderato e sognato esiste ma non più per te, ti passa facilmente la voglia di amare.
Nessuno lo capisce. Nessuno mi capisce.
Mi dicono sempre di andare avanti –ed è quello che faccio- che ormai è passato molto tempo e che non era destino. Il che non è molto diverso da quello che mi ripeto io, ogni giorno.
Ma adesso, adesso che quello che per me rappresentava l'opposto del chiunque, è andato via per sempre io non ho alcuna intenzione di accontentarmi del primo ragazzo che mi sorride. Quello poteva andare bene – e nemmeno- quando ero disperata e cercavo di riempire il vuoto con qualsiasi tipo di briciola. Adesso che sono cresciuta e che ho capito come stanno le cose, non ho nessuna intenzione di rovinare il mio perfetto equilibrio, per un sorriso splendido.
Voglio un ragazzo che abbia più palle di me e di Derek Collins messi insieme. Voglio qualcuno che non lo tema e che non tema nemmeno ciò che il mio amore è stato per lui. Voglio qualcuno che mi faccia ridere e che abbia il coraggio di dirmi "stai dicendo un mucchio di stronzate", se necessario.
Voglio qualcuno che mi faccia vivere le mie esperienze e i miei errori e, se dovessi buttarmi giù per qualche stupida ragione, dev'essere sempre pronto a sostenermi. Non deve giudicare le mie scelte, non voglio che comprenda tutto quello che provo, può andare bene anche solo il fatto di accettarmi nonostante tutto.
Ma fin quando avranno paura di Derek Collins, di ciò che è stato per me, di ciò che siamo stati insieme... non avranno mai la mia stima. Fin quando faranno gli stronzi non avranno mai la mia attenzione. E fin quando non riusciranno a rubarmi testa, cuore e amore non avranno mai me!
Eh si, che cavolo... sono pignola.
Ma le mie esigenze e i miei desideri, sono tutto ciò che mi resta.
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Qualcosa di più
Любовные романыMia ha diciassette anni ed è già stanca di tutto: del posto in cui vive, delle persone che la circondano e di essere considerata la ragazza di Derek Collins, nonostante siano passati anni. Non fa altro che correre, per un infinità di motivi: per ca...