Capitolo 82: L'altra metà di me

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                                                                                             Lui


Mi sento fastidiosamente osservato mentre apro la porta del mio studio e il riflesso del vetro mi svela il volto del mio osservatore. Collins, chiaramente non avevo alcun dubbio.

Sto dando un occhiata ai miei scatti migliori, giusto per farmi un idea su quali portare con me e far vedere alla mostra che si terrà l'ultima sera in India, nel mio video di presentazione. Ma sento che manca ancora qualcosa.

E' difficile accettare che non sarò presente al compleanno di Mia, avrei voluto starle accanto quella sera, ma per ogni cosa bella c'è sempre una rinuncia.

Decido di far cambiare direzione ai miei pensieri e, osservandomi le mani, noto quanto le mie nocche siano violacee e indolenzite, per non parlare del mal di schiena. Questi sarebbe i miei freschi ventun anni, da quando sono diventato un settantenne?

Non so come faccia Mia a convivere con tutto questo, tutti i giorni, anche se mi rendo conto dei miei miglioramenti fisici da quanto pratico questo sport.

Lei ieri aveva un occhio nero, le ho chiesto come stava e mi ha mandato una foto del suo livido sul quel bel viso e mi ha detto "sto così." So quanto sia brava e che si sta allenando duramente per le gare internazionali che si terranno l'ultima settimana di ottobre ma, vederla in quelle condizioni, mi ha fatto parecchio incazzare. Perché non ha scelto qualcosa come la danza? O il pattinaggio sul ghiaccio, eh?

< Posso? >

Sorrido ancora prima di alzare lo sguardo e tutto il mio cattivo umore è andato via < ciao Bambina. >

Mia è bella, proprio bella. Non saprei in che altro molto descriverla. Mi prendo un attimo tutto mio per osservarla dall'alto al basso: jeans scuri stracciati sulle ginocchia, camicia da jeans chiara , giubbotto di pelle, sciarpone e i capelli mossi e voluminosi che le circondano il bel viso.

Mi piacerebbe tanto svelarle l'altra metà di me, quella che la butterebbe sulla scrivania e le farebbe dimenticare ogni suo complesso...

< Sei pensieroso oggi? > Sempre pronta a scrutarmi con quegli occhi sinceri che ha, la mia Bambina.

< Non esattamente. >

Si avvicina e arriccia la fronte, ha la capacità di trasformare un espressione buffa in sexy e accattivante.

< E dai > insiste < non avere segreti con me. >

Rido e poggio i gomiti sul bancone < vuoi saperlo davvero? >

Deglutisce < si. >

Non mi importa se lei non sente la mancanza o il bisogno dei miei baci, io ho voglia di baciarla. Per questo lo faccio. E non ci penso su due volte. 

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